Troppa democrazia regalo ai black boc
Devastazione nel centro di Milano, questa l'accusa intorno alla quale indaga la Procura di Milano. Duole che il Presidente del Consiglio abbia dichiarato “ "Quattro teppistelli non rovineranno Expo". Teppistelli? Le immagini sono eloquenti. Le definizioni lapidarie e comunque tutte sostanzialmente sul filone della delinquenza. Si deve arguire che Renzi giochi al ribasso per tenere lontane le accuse al Governo ed in particolare al Ministro dell'Interno sulla graticola per Lega e M5S.
Le ragioni
Il Direttore del Servizio Pubblico ha spiegato a '8 e mezzo' la logica della polizia. In primis evitare scontri che portassero, come volevano quelli là, allo scorrere del sangue. Feriti ma meglio ancora morti. In secondo luogo evitare che quelli là raggiungessero i loro due obiettivi, Duomo e Scala. Va osservato che freddamente e razionalmente giudicando questi obiettivi sono stati raggiunti. C'è però dell'altro. Ricorriamo a una citazione de “El Pais”, quotidiano di Madrid, il maggiore spagnolo con una diffusione in ordine di grandezza pari a quella del Corriere della Sera.
Emblematico El Pais
Titolo “Protestas en Milán contra la Expo”, grande foto con o neri e le fiamme e poi il testo: Las autoridades italianas tienen una gran capacidad para prever graves altercados, pero casi ninguna para evitarlos. Desde hace varios días, la policía venía advirtiendo de que varios cientos de violentos antisistema estaban llegando a Milán para infiltrarse entre quienes, de forma pacífica, iban a manifestarse en contra de la Exposición Universal, que se ha inaugurado este viernes en Milán”
L'accusa
Non occorre tradurre, si capisce. Pesa quel passaggio “Le autorità italiane hanno una grande capacità di prevedere gravi reati ma quasi nessuna per evitarli”. E qui c'entra la politica, non importa di qual colore.
Nei giorni scorsi abbiamo sentito tanti affannarsi a dire che bisognava distinguere e quindi si è fatto bene ad autorizzare la pacifica manifestazione dei “No EXPO”.
No, non si è fatto bene perchè si forniva agli incappucciati l'occasione d'oro come poi è stato e nel giorno di massima risonanza. Eccesso di democrazia che invece non sarebbe stata calpestata se si fosse detto che la loro manifestazione i No EXPO la facevano in altra data, persino proponendo a un portavoce di esprimere il loro pensiero, ad esempio con una conferenza stampa dentro l'EXPO stessa. Si dice che i neri avrebbero ugualmente fatto la loro guerra. Sì, ma senza lo scudo e la maschera rappresentata dal corteo nel quali si sono intrufolati prima e dopo.
Il rimedio
Fino alla fine di Expo le manifestazioni di qualsiasi tipo le si vadano a fare fuori Milano e lontane da centri abitati. . Niente veti dunque ma titela doverosa dell'EXPO, della città, dei milanesi.
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PS Non vogliamo ovviamente insegnar niente alle Forze dell'Ordine ma una domanda c'è. Quando il Territorio di Trieste era affidato agli anglo-americani il Generale inglese Winterton, - quello che il 5 e 6 novembre 1953 fece sparare sulla folla che rivendicava l'italianità causando 6 morti, fra cui due studenti, e tanti feriti – usò gli idranti ma con aggiunta di anilina in modo da riconoscere poi chi aveva partecipato. Cosa impedisce di usarla oggi?