ECCO LA DIRETTIVA DI MONTI PER RISPARMIARE 12.4.30.31

Il Presidente del Consiglio Monti ha emanato la seguente "Direttiva" che merita di essere riportata perchè dà il quadro, lo scenario economico-sociale del Paese in questa congiuntura.

Certo, dal dire al fare c'è di mezzo - dice il proverbio - il mare. Non occorre fare 100 metri a nuoto in un minuto, ma neanche in due o tre. Quello che importa è di riuscire a stare a galla senza bere perchè poi ci pensa Archimede con il suo principio a mantenere il corpo fuori dell'acqua quel tanto che basta.

Archimede, bravissimo per il suo principio, bravissima anche per gli specchi ustori con i quali dalla zona ove oggi c'è il Castello Maniace, nell'ultima propaggine di Siracusa riuscì da lontano ad incendiare le navi romane, non può farci niente per i problemi che ci sono sul tavolo.

Riusciranno i nostri professori, Monti in testa, a trovare il bandolo della matassa misteriosamente sparito sull'itinerario borsistico internazionale?

Per intanto ci prova. Da buon professore ecco il compito a casa per tutti. Leggiamolo:

"Il Presidente del Consiglio dei Ministri,

VISTO l'art. 95, primo comma, della Costituzione, che affida al Presidente del Consiglio dei Ministri la direzione e la responsabilità della politica generale del Governo, garantendo l'unità di indirizzo politico amministrativo e il coordinamento dell'attività dei Ministri;

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'art.11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 2006, n. 315, che ha proceduto al riordino del Comitato Tecnico Scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio, in data 1 marzo 2011, recante disposizioni sull'Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica, in data 16 novembre 2011, con il quale il professor Dino Piero Giarda è stato nominato Ministro senza portafoglio per i rapporti con il Parlamento, con delega, a decorrere dal 17

novembre 2011, ad esercitare le funzioni di impulso, coordinamento, monitoraggio, verifica e valutazione, nonché ogni altra funzione attribuita al Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione all'attuazione e all'aggiornamento del programma di Governo;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 13 dicembre 2011 con il quale sono state conferite le funzioni, in via delegata, al Ministro Dino Piero Giarda, ed in particolare, quella concernente il coordinamento dell'azione del Governo in materia di programma di Governo e analisi e studio per il riordino della spesa pubblica;

RITENUTO di dover emanare una direttiva di indirizzo per garantire che l'intera attività amministrativa dell'Esecutivo si sviluppi in un contesto coerente con il programma di Governo;

VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del …

SU PROPOSTA del Ministro per i rapporti con il Parlamento,

emana la seguente DIRETTIVA

Premessa

Nell'attuale situazione economica il governo ritiene necessario un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi per l'anno 2012, al quale tutte le amministrazioni pubbliche devono concorrere.

Allo scopo si rende necessaria un'incisiva azione tesa alla riduzione dei flussi di spesa pubblica e alla riorganizzazione delle attività e che miri a:

una più efficiente erogazione dei servizi;

l'eliminazione degli sprechi;

la definizione delle linee di attività ritenute prioritarie nell'attuale congiuntura e la conseguente eliminazione delle altre;

la realizzazione di economie di bilancio.

La presente direttiva disciplina il contributo che le amministrazioni centrali sono tenute a prestare per il raggiungimento dell'obiettivo di riduzione sopra indicato. In tale contesto ciascun Ministro riconosce l'attività di revisione della spesa (spending review) come prioritaria dell'azione di governo.

Organizzazione del processo di spending review

Per il coordinamento generale delle attività è costituito il Comitato dei ministri per la revisione della spesa, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto dal Ministro delegato per il Programma di Governo, dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, dal Viceministro dell'Economia e delle Finanze e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Le Amministrazioni pubbliche assicurano la massima collaborazione fornendo le informazioni e i dati in possesso, nonché il supporto tecnico necessario.

Oggetto dell'attività di revisione della spesa

L'attività di revisione della spesa di ogni amministrazione dovrà in particolare concentrarsi su:

a.

Revisione dei programmi di spesa e dei trasferimenti, verificandone l'attualità e l'efficacia ed eliminando le spese non indispensabili e comunque non strettamente correlate alla missioni istituzionali;

b.

Ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti, anche in conseguenza del ridimensionamento dei programmi di spesa;

c.

Razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti sul territorio e all'estero, finalizzata alla riduzione dei costi e alla razionalizzazione della distribuzione del personale, anche attraverso concentrazioni dell'offerta e dei relativi uffici;

d.

Riduzione, anche mediante accorpamento, degli enti strumentali e vigilati e delle società pubbliche

e.

Riduzione in termini monetari per la spesa per acquisto di beni e servizi anche mediante l'individuazione di responsabili unici della programmazione della spesa, nonché attraverso una più adeguata utilizzazione delle procedure espletate dalle centrali di acquisto ed una più efficiente gestione delle scorte.

f.

Ricognizione degli immobili in uso; riduzione della spesa per locazioni, assicurando il controllo di gestione dei contratti; definizione di precise connessioni tra superficie occupata e numero degli occupanti;

g.

Ottimizzazione dell'utilizzo degli immobili di proprietà pubblica anche attraverso compattamenti di uffici e amministrazioni;

h.

Restituzione all'agenzia del demanio degli immobili di proprietà pubblica eccedenti i fabbisogni;

i.

Estensione alle società in house dei vincoli vigenti in materia di consulenza;

l.

Eliminazione, ad eccezione di casi eccezionali riferibili per esempio a rapporti con Autorità estere, di spese di rappresentanza e spese per convegni;

m.

Proposizione di impugnazioni avverso sentenze di primo grado che riconoscano miglioramenti economici progressioni di carriera per dipendenti pubblici, onde evitare che le stesse passino in giudicato.

Ciascun Ministro, con la collaborazione della struttura di supporto istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data odierna, propone un progetto contenente sia gli interventi di revisione e riduzione della spesa atti a generare i risparmi di spesa previsti, sia misure di razionalizzazione organizzativa e di risparmi per gli esercizi futuri. I progetti devono essere presentati entro il 31 maggio 2012.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri assume, anche in assenza delle proposte, le conseguenti determinazioni.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri - Il Ministro per i rapporti con il Parlamento

Roma 30.4.2012

Il Presidente del Consiglio dei Ministri - Il Ministro per i rapporti con il Parlamento
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