Regione: OK per i progetti dei trafori Stelvio e Mortirolo

Regione: progetti trafori Stelvio e Mortirolo

Giunta regionale interessante per noi quella della settimana scorsa. Seduta n. 151 del 28.1 scorso, visto che sul tavolo degli assessori in un colpo sono arrivati due argomenti di nostro  particolare interesse ovverossia due buchi. Sì due buchi, quelli da farsi sotto le montagne per una comunicazione diretta verso il Nord Europa, di fatto obiettivi di entrambi, sia pure l'uno diretto e l'altro derivato.

1  Studio per il traforo dello Stelvio
SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL CONFERIMENTO DI INCARICO A INFRASTRUTTURE LOMBARDE S.P.A. PER LA REDAZIONE DI UNO STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL TRAFORO DELLO STELVIO
Si approva lo schema di convenzione, tra Regione Lombardia e Infrastrutture Lombarde S.p.A., per la redazione di uno studio di fattibilità del traforo dello Stelvio.

2  STUDIO DEL TRAFORO DEL MORTIROLO PER LO SVILUPPO TURISTICO ED ECONOMICO DELLA VALTELLINA E DELLA VALCAMONICA
La comunicazione dà atto dello studio del traforo del Mortirolo che collegherà la Valtellina e la Valcamonica, affidato a Infrastrutture Lombarde S.p.A.
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Fin qui la parte ufficiale. Aggiungiamo qualche notizia utile.
a) Stelvio Non è vero che la scelta sia quella di un tunnel lungo 10 chilometri alla base del passo Stelvio con sbocco nella zona di Prato Stelvio. L'ultimo progetto della Società per i Trafori, quello con imbocco alla Madonna dei Monti era di circa 8 km, sostanzialmente una lunghezza pari a quella dell'ultima galleria della SS38 prima di arrivare a Bormio. Allora sembrava un'opera gigantesca mentre si è visto nella SS38 che oggi siamo su ben differente lunghezza d'onda. Nell'archivio del giornale, consultabile da chiunque, si trovano i dettagli, compresa anche la clausola di sicurezza per evitare che il traforo possa incentivare il flusso di TIR
Per completezza citiamo le ipotesi dei fautori:  “ le possibilità d'uso: vagoni passeggeri da una parte, vagoni sui quali caricare le autovetture con i passeggeri a bordo per tutta la lunghezza del tragitto da Bormio a Spondigna. Siamo scettici sul ferroviario pur tenendo conto dell'accordo europeo del 1985 (massimo di livelletta del 3,5%) anche per i costi non potendo la linea contare su consistenti volumi di traffico merci
b) Mortirolo  A questo tema il giornale ha dedicato diversi articoli. Consigliamo al lettore quello dei primo agosto del 2014 dal titolo eloquente "Così abbiamo perso il traforo del Mortirolo" (x) indirizzo in calce. Ricordiamo che il progetto predisposto dalla Società per i Trafori, di circa 7 km, prevedeva la possibilità del promiscuo, gomma-ferro, a scartamento metrico quindi con la possibilità per la Ferrovia retica di arrivare a Edolo. L'imbocco sarebbe stato a Tovo il cui Comune mercoledì 5 febbraio 1992 in Consiglio Comunale, con 8 voti a favore, un astenuto e tre contrari (ma non barricadieri) chiudeva la partita approvando l'imbocco del tunnel e le relative condizioni, peraltro di fatto già accolte. Gli altri due Comuni interessati, Lovero ed Edolo, intanto avevano già deliberato anche loro.  Potrebbe essere interessante rintracciare quella documentazione utile per la storia ma magari utile anche per il prosieguo dell'iter.
Giunta regionale interessante per noi quella della settimana scorsa, seduta n. 151 del 28.1, visto che sul tavolo degli assessori in un colpo sono arrivati due argomenti di nostro  particolare interesse ovverossia due buchi. Sì due buchi, quelli da farsi sotto le montagne per una comunicazione diretta verso il Nord Europa, di fatto obiettivi di entrambi, sia pure l'uno diretto e l'altro derivato. Le decisioni della Giunta:

1  Studio per il traforo dello Stelvio
SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL CONFERIMENTO DI INCARICO A INFRASTRUTTURE LOMBARDE S.P.A. PER LA REDAZIONE DI UNO STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL TRAFORO DELLO STELVIO
Si approva lo schema di convenzione, tra Regione Lombardia e Infrastrutture Lombarde S.p.A., per la redazione di uno studio di fattibilità del traforo dello Stelvio.

2  STUDIO DEL TRAFORO DEL MORTIROLO PER LO SVILUPPO TURISTICO ED ECONOMICO DELLA VALTELLINA E DELLA VALCAMONICA
La comunicazione dà atto dello studio del traforo del Mortirolo che collegherà la Valtellina e la Valcamonica, affidato a Infrastrutture Lombarde S.p.A.

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Fin qui la parte ufficiale. Aggiungiamo qualche notizia utile.
   a) Stelvio Non è vero che la scelta sia quella di un tunnel lungo 10 chilometri alla base del Passo con sbocco nella zona di Prato Stelvio. L'ultimo progetto della Società per i Trafori, quello con imbocco alla Madonna dei Monti era di circa 8 km, sostanzialmente una lunghezza pari a quella dell'ultima galleria della SS38 prima di arrivare a Bormio. Allora sembrava un'opera gigantesca mentre si è visto nella SS38 che oggi siamo su ben differente lunghezza d'onda. Nell'archivio del giornale, consultabile da chiunque, si trovano i dettagli, compresa anche la clausola di sicurezza per evitare che il traforo possa incentivare il flusso di TIR visto come il fumo negli occhi in Val Venosta.
Per completezza citiamo le ipotesi dei fautori:  “ le possibilità d'uso: vagoni passeggeri da una parte, vagoni sui quali caricare le autovetture con i passeggeri a bordo per tutta la lunghezza del tragitto da Bormio a Spondigna". Siamo scettici sul ferroviario pur tenendo conto dell'accordo europeo del 1985 (massimo di livelletta del 3,5%) anche per i costi non potendo la linea contare su consistenti volumi di traffico merci
   b) Mortirolo  A questo tema il giornale ha dedicato diversi articoli. Consigliamo al lettore quello dei primo agosto del 2014 dal titolo eloquente "Così abbiamo perso il traforo del Mortirolo" (x) indirizzo in calce. Ricordiamo che il progetto predisposto dalla Società per i Trafori, di circa 7 km, prevedeva la possibilità del promiscuo, gomma-ferro, a scartamento metrico quindi con la possibilità per la Ferrovia Retica di arrivare a Edolo. L'imbocco sarebbe stato a Tovo il cui Comune mercoledì 5 febbraio 1992 in Consiglio Comunale, con 8 voti a favore, un astenuto e tre contrari (ma non barricadieri) chiudeva la partita approvando l'imbocco del tunnel e le relative condizioni, peraltro di fatto già accolte. Gli altri due Comuni interessati, Lovero ed Edolo, intanto avevano già deliberato anche loro.  Potrebbe essere interessante rintracciare quella documentazione utile per la storia ma magari utile anche per il prosieguo dell'iter. (x)  (GdS)

(x) http://www.gazzettadisondrio.it/editoriali/01082014/cosi-abbiamo-perso-t...

 

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