Slow Train Tour – Bernina Circuit, terzo Battesimo
Il bilancio è senza dubbio positivo per i commenti da parte dei giornalisti della stampa nazionale e di settore, italiani ed esteri, e per l’interesse mostrato dai tour operator. C’è di che esserne orgogliosi. La Società di Sviluppo Locale ha costruito l’iniziativa durante due anni di lavoro, confrontandosi con tutti gli attori del territorio, a seguito dell’input avuto da Provincia, Camera di Commercio e Regione Valposchiavo, promotori e finanziatori del Progetto Valtellina Valposchiavo Expo. Il risultato è pregevole, nella forma e nella sostanza: un pacchetto turistico sui generis, di alta qualità, destinato a target mirati, che mette in mostra quanto di bello le due valli alpine hanno da offrire, da una parte all’altra del confine. Un treno d’epoca, un servizio impeccabile, un pranzo preparato da chef stellati, le eccellenze enogastronomiche, la storia, le tradizioni e il paesaggio. Una proposta non per tutti, ideata allo scopo di intercettare i visitatori dell’Expo provenienti da ogni parte del mondo che cercano nuove esperienze, lontani dalle direttrici turistiche più trafficate fra città d’arte e località balneari. Questa era l’ambizione degli enti pubblici e questo la Società di Sviluppo Locale ha realizzato con uno sguardo al futuro, poiché lo Slow Train Tour continuerà anche dopo il 2015.
La due giorni, dal programma intensissimo, anche troppo, ha anche visto, peraltro inevitabili, ritardi accumulati solo per la volontà dei viaggiatori di fermarsi più a lungo nei luoghi più significativi, quali Palazzo Salis, Castel Grumello, Palazzo Vertemate, di assaporare i vini offerti in degustazione, per conoscere la storia e la cultura delle due valli.
L'arrivo, mangiando, con treno d'epoca
--- La prima giornata è vissuta in particolare sul viaggio sul treno d’epoca, trainato dal locomotore E646.154, esattamente 50 anni sul groppone, meno comunque di quelli degli altri vagon. Partito da Milano alle 11 è giunto a Tirano poco dopo le 14, quando ancora sulle eleganti carrozze gli ospiti erano seduti a tavola per il pranzo preparato dagli chef stellati. Quindi la visita alla città sul trenino giallo con due tappe: Palazzo Salis e Palazzo Torelli, sede della casa vinicola Rivetti & Lauro, per una degustazione. Da Tirano i viaggiatori si sono spostati a Bianzone, alla tenuta 'La Gatta' per visita alle cantine e assaggio dei vini Triacca, e poi hanno raggiunto Castel Grumello, presentato e raccontato nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Distretto Culturale della Valtellina. La cena si è svolta nella cornice suggestiva dell’antica dimora che domina la valle.
--- La seconda giornata alla scoperta della Valposchiavo e quindi della Valchiavenna: trenino rosso da Tirano a Poschiavo con visita alla Smart Valley e degustazioni di prodotti biologici, e poi a S. Moritz. Da qui con l’autopostale attraverso il Passo del Maloia discesa a Chiavenna per visitare Palazzo Vertemate e il Museo del Tesoro e per sostare per una degustazione al Crotto Belvedere.
Obiettivo raggiunto per la più che qualificata presenza di giornalisti, perlopiù specializzati nei settori enogastronomico e turistico, basti citare Allan Bay, l’ex direttore della Guida Michelin Fausto Arrighi, Giangiacomo Mazzucchelli di Mediaset. Quasi tutte rappresentate le testate nazionali, Corriere della Sera, Il Giorno, Il Giornale, Sole 24 Ore, oltre a riviste specializzate quali Oggi, Dove, Cucina Moderna e a periodici stranieri come Le Temps, Publico, Prima Magazine, Belfast Telegraph. I giornalisti hanno già scritto, twittato più che altro, e scriveranno dello Slow Train Tour, della Valtellina e della Valposchiavo tessendo le lodi di una proposta che hanno giudicato in maniera completamente positiva. Altrettanto importante il responso dei tour operator italiani ed esteri, ai quali spetterà il compito di vendere lo Slow Train Tour quale pacchetto turistico, per l’Expo 2015 ma non solo. Qualcosa di più di una semplice manifestazione d’interesse in alcuni casi per una proposta che ha favorevolmente impressionato.
Soddisfazione è stata espressa dall’amministratore delegato della Società di Sviluppo Locale Antonio Trivella, che ha sottolineato in primis il ruolo degli enti pubblici e dei privati che ci hanno creduto, che hanno sostenuto l’iniziativa e che vi hanno partecipato in prima persona offrendo prodotti, organizzando degustazioni, mettendo a disposizione le loro strutture. “Era un progetto difficile – commenta Trivella –, lo sapevamo fin dall’inizio, ma con determinazione abbiamo lavorato per due anni per realizzarlo e per proporlo in largo anticipo sull’inizio di Expo 2015, allo scopo di poterlo offrire ai tour operator. Il territorio ha risposto alle nostre sollecitazioni, poiché tutti hanno compreso che soltanto con una fattiva collaborazione questo progetto può essere vincente. Ora – conclude Trivella –, confortati dall’esito positivo di questo esordio, con la stessa determinazione continueremo a lavorare affinché lo Slow Train Tour si affermi quale proposta turistica durante e soprattutto dopo l’Esposizione Universale”.
Soddisfazione anche nostra nel vedere che dopo un trentina d'anni un'idea trainante per il nostro turismo va in porto. E a proposito di idee ce ne sarebbe qualcun'altra.
Il “Circuito del Bernina”, “Bernina Circuit” ha titolo per essere inserito nel grande giro degli appassionati sia della natura che di quanto riguarda i treni. Tantissimi, in tutto il mondo. Citiamo il successo continuo, Jungfrau a parte, del “Glacier Express” che da Zermatt raggiunge in 7 ore Davos a 272 km o S. Moritz a 278. Interessante il dato relativo ai costi: Glacier Express da Zermatt a Davos o S. Moritz 120,80 € in 2a classe e 211,70 in prima cui sono da aggiungere 27,50 per la prenotazione estiva e 10 per quella invernale. Il pranzo costa 35.50 per tre portate e 25 per il piatto del giorno.
Da tenere conto che il “Bernina Circuit” potrebbe avere diverse soluzioni. Di uno o due due giorni. Intero o parziale. Capolinea variabile. A livello ferroviario con sola pausa per il pranzo o di tipo crocieristico con visite durante il percorso sino ad arrivare all'utilizzo dell'aeroporto di S. Moritz. Persino l'appendice sul lago con il piroscafo storico meta Villa carlotta.
Cose comunque da tour operetor. Prima o poi il risultato arriverà, la materia c'è. Insistere.
***