VIRUS (1.4) Bambini a spasso ecc. che pasticcio! E NON CAMBIA NIENTE

Avevamo riportato ieri sera i tratti salienti della Circolare del Ministero dell'Interno, firmata non dal Ministro o da un sottosegretario ma dal Capo di Gabinetto del Ministro, cui va pertanto la responsabilità politica, che era stata presa dai mass media e dai vari personaggi come una apertura dopo la chiusura pressochè totale dei tantissimi che non erano ricompresi nel comparto dei 'Servizi essenziali'. Conosciuto il testo si doveva prendere atto che rispetto alle anticipazioni anziani e disabili non erano ricompresi fra coloro che potevano almeno vicino a casa sgranchire le gambe, loro o assistenti. Scambi consistenti di telefonate davano l'impressione che stamane avremmo visto nelle strade - non però in parchi, giardini ecc. - tornare la vivacità dei bambini.

Incredibile. Crediamo sia la prima volta dall'unità d'Italia che si verifica un cosa del genere
Alle 10.03 di stamane, 1 aprile (e non si tratta di un pesce) a poche ore dall'uscita della Circolare la nuova posizione del Ministero: “Ultimo aggiornamento:
mercoledì 1 aprile 2020, ore 10:03

I chiarimenti del ministero (1 aprile, poche ore dopo la pubblicazione della Circolare) del 31 marzo sulle disposizioni per la prevenzione del contagio Covid-19
Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano.
Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute.
La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che  la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute.
Per quanto riguarda l'attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le  limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.
La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all'obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza.
Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse.

In apertura “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano”,
in chiusura “Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse”. Ma allora che bisogno c'era di una circolare che o conferma quello che c'è e allora non serve o innova ma allora la Circolare è uno strumento di nessun valore non potendo modificare quanto è regolato legislativamente.

In calce i tratti salienti della Circolare così come da pubblicati ieri sera che completano un quadro desolante.

La realtà
La realtà è che la Circolare ieri sera aveva provocato una mezza rivoluzione. Primi i Governatori – durissimi Fontana e De Luca – i medici, sindaci per una chiave di lettura di pericolo superato che si sarebbe data ai cittadini. Marcia indietro in modo risibile.
L'impressione che si ha è quella di una confusione in quel di Roma che ha dato una serie di pasticci ai quali potrebbe non esser estranea una sorta di multipla 'governance', per così dire. C'è un Ministro della Salute. C'è l'ISS. C'era e c'è il responsabile della Protezione Civile ma gliene è stato messo un altro al fianco. Ci sono i Governatori spesso d'accordo tra loro, anche se di colore politico diverso, e in disaccordo col Governo. Probabilmente nel pallone ci sono anche i burocrati che neppure di fronte a qualcosa di più enorme di loro abbandonano l'UCAS, il ben noto Ufficio Complicazioni Affari Semplici.

Abbiamo l'impressione che in parte le difficoltà siano strutturali e ne parleremo non appena possibile. Una conclusione sulla base di una serie di esperienze di guai seri in prima persona e in prima linea:  Frana di Spriana 1977, Irpinia '80,  Tresenda e Valtellina 1983, Calamità Valtellina 1987, Sondrio lunghissimo black out e pericoloso inquinamento acquedotto. Va aggiunta la scuola di Zamberletti, inventore della Protezione Civile in Italia. Finita la fase acuta del virus sarà opportuno che ripensino alla Protezione Civile e alle sue due fasi, fondamentali. Come detto ne parleremo con una serie di dati testimoniali.

Alle 10.03 di stamane, 1 aprile (e non si tratta di un pesce) a poche ore dall'uscita della Circolare la nuova posizione del Ministero: “Ultimo aggiornamento:

mercoledì 1 aprile 2020, ore 10:03
I chiarimenti del ministero dopo la circolare del 31 marzo sulle disposizioni per la prevenzione del contagio Covid-19
Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano.
Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute.
La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che  la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute.
Per quanto riguarda l'attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le  limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.
La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all'obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse.

In apertura “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano”,
in chiusura “Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse”. Ma allora che bisogno c'era di una circolare che o conferma quello che c'è e allora non serve o innova ma allora la Circolare è uno strumento di nessun valore non potendo modificare quanto è regolato legislativamente.
In calce i tratti salienti della Circolare così come pubblicati ieri sera che completano un quadro desolante.
La realtà è che la Circolare ieri sera aveva provocato una mezza rivoluzione. Primi i Governatori – durissimi Fontana e De Luca – i medici, sindaci per una chiave di lettura di pericolo superato che si sarebbe data ai cittadini. Marcia indietro in modo risibile.
L'impressione che si ha è quella di una confusione in quel di Roma che ha dato una serie di pasticci ai quali potrebbe non esser estranea una sorta di multipla 'governance', per così dire. C'è un Ministro della Salute. C'è l'ISS. C'era e c'è il responsabile della Protezione Civile ma gliene è stato messo un altro al fianco. Ci sono i Governatori spesso d'accordo tra loro, anche se di colore politico diverso, e in disaccordo col Governo. Probabilmente nel pallone ci sono anche i burocrati che neppure di fronte a qualcosa di più enorme di loro abbandonano l'UCAS, il ben noto Ufficio Complicazioni Affari Semplici.

Abbiamo cioè l'impressione che in parte le difficoltà siano strutturali e ne parleremo non appena possibile. Una conclusione sulla base di una serie di esperienze di guai seri in prima persona e in prima linea:  Frana di Spriana 1977, Irpinia '80,  Tresenda e Valtellina 1983, Calamità Valtellina 1987, Sondrio lunghissimo black out e pericoloso inquinamento acquedotto. Va aggiunta la scuola di Zamberletti, inventore della Protezione Civile in Italia. Finita la fase acuta del virus sarà opportuno che si ripensi alla Protezione Civile e alle sue due fasi, fondamentali. Come detto ne parleremo con una serie di dati testimoniali.
Alberto Frizziero
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La Circolare 31 marzo firmata dal Capo di Gabinetto del Ministro dell'Interno Piantedosi

Dal Ministero , uscire di casa NO NO 1 aprile il Ministero: NON CAMBIA NIENTE
1 aprile il Ministero di fatto smentisce questa circolare. NON CAMBIA NIENTE

1 aprile il Ministero di fatto smentisce questa circolare. NON CAMBIA NIENTE
1 aprile il Ministero di fatto smentisce questa circolare. NON CAMBIA NIENTE

Una Circolare in data odierna firmata dal Capo di Gabinetto del Ministero del'Interno Piantedosi fornisce alcuni chiarimenti sul come, e chi, uscire di casa. Le parti essenziali:
"La finalità dei divieti e delle limitazioni imposti dalle disposizioni adottate risiede nell’esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio. In tale ottica, si inseriscono il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infracomunali, nonché le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria.

In questa ottica, il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, ecc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti).

Spostamenti

Nella medesima ottica, per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della
propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.

Resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione.
Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute.

Si ricorda che, in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto
generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima
di un metro da ogni altra persona.

Si segnala l'opportunità di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure in argomento e la ragionevole verifica dei singoli casi,

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I

Speciali