AD HALLOWEEN C’É ANCHE «NIGHTMARE FILM FEST»

Non è nato ieri Il Ravenna Nightmare Film Fest( 30 ottobre- 3novembre 2007), ma conquista spazio, man mano che Halloween sta diventando un appuntamento fisso per grandi e piccini. Per cinque giorni al CinemaCity sarà proiettato il meglio del cinema horror, con anteprime , eventi speciali, il Concorso internazionale per lungometraggi e quanto a livello mondiale è emerso in questo genere(Cfr:. Il sito del Ravenna Nightmare Film Fest). Ci sarebbe stato bene anche “La Terza Madre” film di Dario Argento che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma e che è un sequel di "Suspiria" (1977) e "Inferno" (1980).

Tuttavia, pur essendo considerato un cinema particolare, l’horror ha i suoi molti appassionati e la festa di Halloween è proprio il loro giorno solenne. Per una celebrazione delle streghe all'insegna del terrore e della paura proponiamo alcune pellicole più "terrificanti" di quest'anno e di qualche anno fa.

Brividi di Halloween:

Monster House( Tre ragazzi e uno spaventoso mistero)

Omen( L'avvento dell'Anticristo e la fine del mondo)

I guardiani della notte( Un horror fantasy dalla Russia)

Boogeyman(Sam Raimi tra psicologia e terrore)

Le colline hanno gli occhi(Agghiacciante e realistico)

Pulse( Un nuovo film ispirato a un horror giapponese)

Wolf Creek(Un serial killer nel deserto australiano)

Hotel (L'horror prodotto da Quentin Tarantino)

Venerdì 13(Il primo della serie del malvagio Jason)

Zombi(Uno dei capolavori di George Romero)

L'Esorcista(Un capostipite del filone horror)

La Casa(Sam Raimi in un film che ha fatto storia)

Non Aprite Quella Porta(Motoseghe, corpi mutilati e Faccia di Cuoio)

Suspiria(Le streghe viste da Dario Argento che sono sia in Inferno che nell’ultimo del 2007, La Terza Madre, presentato alla Festa di Roma)

Il Presagio(Damien, il piccolo anticristo)

Shining(Il terrore secondo Stanley Kubrick)

The Blair Witch Project(Un caso mediatico)

Nightmare(Il mitico Freddie Krueger, forse una delle figure più da incubo degli ultimi anni)…

Che cos’è il genere Horror?

il genere horror (o dell'orrore) è caratterizzato dalla presenza di scene finalizzate a suscitare nello spettatore paura, disgusto ed orrore. Le trame solitamente vedono la presenza dell'ignoto in senso ostile (come forze, eventi, personaggi del male o di origine soprannaturale) nel mondo di tutti i giorni. Esso è comunque da sempre uno dei filoni più prolifici e commerciali di Hollywood. Purtroppo la sovrabbondanza di opere mediocri ha fatto scadere qualitativamente un genere che pure ha prodotto opere più che encomiabili. I nuovi effetti speciali introdotti negli anni Settanta hanno dato vita ad abusi ed eccessi tali e la tecnologia la fa da padrona nel creare mostri e scene di malefici- stregonerie-possessioni…

I creatori dell’ Horror sono considerati Tod Browning con "Dracula" (1931) e Jacques Tourneur con "Il bacio della pantera" (1942).

Si possono annoverare nel filone:

"Freaks" (che utilizzò effettivi "mostri da baraccone" per raccontare una terribile storia di odio e di vendetta), "Gli Uccelli" (che rivela il genio creativo di Alfred Hitchcock), "Rosemary's Baby" di Polanski, "Carrie" di De Palma, "Poltergeist" di Hoopeer, "Angel heart" di Parker, "Il pasto nudo" di Cronenberg.

Perché il genere Horror viene connesso ad Halloween?

Halloween deriva da "All Hallows Eve" (la vigilia di ogni santi), ricorrenza cristiana festeggiata il primo novembre. La data è legata alle tradizioni irlandesi, quando aveva inizio l'anno celtico, il "Oìche Shamhna", in cui si celebrava la fine dell'estate e l'arrivo dell'inverno. Quindi la “festa” non è di origine americana. Fu portata oltreoceano solo nel 1840 dagli Irlandesi, costretti ad immigrare in America in seguito alla spaventosa carestia di patate.

Per i Celti (500 a.C.) la notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre (il capodanno celtico) era considerata una notte magica in cui le loro vite cambiavano, segnava la fine dei raccolti, i greggi tornavano dal pascolo e iniziava il lungo periodo invernale, considerato buio. Da qui anche i colori tipici di Halloween: l'arancione, che rappresentava il grano mietuto, e il nero, che simboleggiava il periodo buio invernale.

La morte era il tema principale della festa, in coincidenza con ciò che accadeva alla natura nel periodo di transizione che introduceva all'inverno. Si diceva che Samhain, il signore della morte, in quella notte chiamasse tutti gli spiriti a sé, che fermasse per una notte la linea spazio temporale, dando modo ai morti ormai senza più corpo di vagare indisturbati nel regno dei vivi, la terra.

Gli spiriti dei morti approfittavano così di questo privilegio per cercare nuovi corpi da possedere, sperando in questo modo, di tornare a vivere in maniera materiale. Vagavano per le case, e gli abitanti, per evitarli, spegnevano tutte le luci, e si travestivano con orribili costumi per spaventare gli spiriti, che altrimenti si sarebbero impossessati di loro.

Oltre a questo c'era anche un altro rito, quello di spegnere il fuoco sacro per una notte per poi riaccenderlo il giorno dopo. Questo era un grande fuoco che ardeva sull'altare di una collina di una foresta di querce (albero sacro); il giorno dopo, quando il fuoco veniva riacceso, gli abitanti prendevano delle ceneri ardenti da portare nelle loro case, come simbolo di rinascita. Durante le danze nella notte del 31 ottobre, venivano offerti in sacrificio sementi e animali, fra cui il gatto, considerato come l'animale più propenso ad essere posseduto dagli spiriti maligni.

Anche i Romani intorno al 1° novembre festeggiavano e onoravano Pomona, la dea dei frutti e del giardino. Durante il primo secolo essi invasero la Bretagna ed assimilarono le tradizioni celtiche, senza ormai aver più paura degli spiriti, e le unirono, col passare dei secoli, a quelle di Pomona. Continuarono così a travestirsi e ad offrire doni, ma senza sacrifici animali.

L'usanza moderna di mascherarsi nel giorno di Halloween, nasce dalla tradizione che i Celti avevano, dopo il rito dei sacrifici nella notte del 31 Ottobre, di festaggiare per 3 giorni camuffandosi con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche ritornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate in cui erano poste le braci del Fuoco Sacro. Nella tradizione celtica non esistono ne'diavoli, ne'demoni, tuttavia le Fate erano spesso considerate ostili e pericolose dagli uomini, ritenuti “usurpatori” delle proprie terre. Le leggende narrano che nella notte di Samihain le Fate sono solite fare alcuni "SCHERZETTI" agli umani, portandoli a perdersi nelle "colline delle Fate"dove rimanevano intrappolati per sempre. I Celti quindi, per guadagnarsi il loro favore, erano soliti offrire loro del cibo o latte che veniva lasciato sui gradini delle loro case.

Un'altra origine del detto "TRICK OR TREAT" si fa risalire quando i primi cristiani, in cammino da un villaggio all'altro, elemosinavano per un pezzo di "dolce dell'anima", che altro non era se non un pezzo di pane. Più "dolci dell'anima" una persona riceveva, più preghiere questa prometteva di recitare per i defunti della generosa famiglia. Da quest’insieme di leggende, ha origine il famoso gioco del "TRICK o TREAT" (Scherzetto o dolcetto) in cui i bambini travestiti con maschere e costumi "mostruosi e terrificanti" vanno di casa in casa, chiedendo dolcetti o qualche moneta.

Se non ricevono niente, possono giocare un brutto scherzo ai proprietari di quella casa, come svuotare la pattumiera nel giardino o attaccare lattine vuote al tubo di scappamento dell’auto.

Quando durante il primo secolo i Romani invasero la Bretagna vennero a contatto con queste celebrazioni, poiché anch'essi intorno al 1° Novembre onoravano Pomona, la dea dei frutti e dei giardini, per propiziare la fertilità futura, pensarono di unificare il culto di Samhain e di Pomona. L’usanza dei sacrifici fu abbandonata, lasciando al suo posto l'offerta di effigi da bruciare e la consuetudine di mascherarsi da fantasmi e streghe, divenne parte del cerimoniale.

Malgrado l'avvento del Cristianesimo tale background era molto radicato nella popolazione e pur essendovi molte persone convertite alla Chiesa cattolica, l’antico rito celtico- romano rimase.

Nelle altre aree d'Europa in cui la popolazione era prevalentemente pagana si credeva all’esistenza delle streghe e della stregoneria. Uno degli aspetti più importanti della stregoneria era la celebrazione del SABBATH DELLE STREGHE. I Sabbath più importanti erano due il 30 Aprile e il 31 Ottobre. Il 30 Aprile era celebrato nell’ area dell’attuale Germania e si chiamava Walpurgisnacht (la notte di Valpurga).

In quel giorno si riteneva che le streghe si radunassero sulla cima delle montagne per adempiere alle loro stregonerie ed evocare diavoli e demoni. Il Sabbath celebrato il 31 Ottobre veniva invece chiamato Black Sabbath.

Visto che la Chiesa cattolica non riusciva a sradicare questi antichi culti pagani, li sostituì con un’altra ricorrenza. Infatti nel 835 Papa Gregorio spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 Maggio al 1° Novembre, pensando così di assimilare man mano i culti pagani. Tuttavia l'influenza infausta del culto di Samhain non fu sradicata e per tale motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre il Giorno dei Morti in memoria delle anime degli scomparsi che venivano onorati dai loro cari, che mascherandosi da santi, angeli e diavoli accendevano dei falò. L’antico rito celtico del Fuoco Sacro sopravvive ancora in Inghilterra, dove il 5 Novembre si solennizza il Guy Fawkes Day.

Halloween, oggi

E' molto probabile che la concezione cristiana della morte e dell'aldilà abbia influito sulla percezione di Halloween nei secoli successivi, conferendole quel tono di oscurità e paura, che ancora oggi, sebbene in modo del tutto simbolico, caratterizza questa festa. Con il passare dei secoli, ciò che maggiormente è rimasto come contenuto di Halloween è, infatti, l'aspetto lugubre dell'aldilà, con i fantasmi, i morti che si levano dalle tombe, le anime perdute che tormentano chi in vita aveva arrecato loro danno. Tale aspetto viene, in qualche modo, esorcizzato dalle maschere e dagli scherzi caratteristici di questa festa.

I giovani esaltano soprattutto l'aspetto “terrificante” di Halloween, ricorrendo alle maschere dei più popolari personaggi horror, spaventando i più piccoli con mosse mutuate dai film, mettendo in scena atti non sempre accettabili. I bambini e i ragazzi vedono in Halloween nulla più che un'occasione per divertirsi, per uscire dalla quotidianità, per dare sfogo all'esuberanza ed alla stravaganza… un secondo Carnevale, in sostanza.

Maria de Falco Marotta & Team

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Società