UNA 69.ma MOSTRA "SPAZIALE" DI VENEZIA 12.7.30,6

La Mostra del Cinema di Venezia é la più " vecchia" del mondo ma raccoglie ancora molti consensi e attenzione

Nell'aria del tempo, piuttosto stremato, sconfortato, inquieto per i troppi problemi connessi all'economia- diventata la "Regina" di tutte le Nazioni del mondo e per i problemi del lavoro ad essa congiunti, non è che la gente ha tanta voglia di parlare di cinema e divertimenti.

Eppure, la Mostra del Cinema di Venezia, la più " vecchia" del mondo, raccoglie ancora molti consensi e attenzione.

Sebbene le strutture del Lido - dove si svolgerà dal 29 agosto all'8 settembre - siano tuttora in uno stato pietoso e fatiscente (l'anno scorso ci sembrava di stare in una cittadella di "cartone" orribile a vedersi), riesce a suscitare ancora curiosità e scommesse su chi vincerà anche quest'anno il Leone d'oro, magari per un film che vedranno soltanto i veri appassionati di cinema.

La 69. ma Mostra, diretta da Alberto Barbera che è già stato alla sua guida negli anni passati, ha raccolto in giro per il mondo, parecchi buoni prodotti, tra antichi e moderni (ci sono registi di fama e giovani esordienti) che stimoleranno l'interesse per il nuovo (o il vecchio rivisitato) che invoglieranno le persone a vederlo, perché - ad essere sinceri - anche le crisi più terribili non hanno mai abbandonato il desiderio dell'uomo/donna alla ricerca della conoscenza, al come migliorare questo posto bellissimo che è il nostro mondo.

In breve, presentiamo il "cartellone" dei film in concorso, riservandoci - come al solito - di giudicarli, consigliarli, dirne il bene o il male possibile, dopo averli visionati. Da sempre, non ci fidiamo del gossip che circola fastidiosamente e che è " pagato" dalle varie case di produzione.

Ecco il Cartellone dei film in concorso per il Leone d'oro 2012.

- "Bella addormentata" di Marco Bellocchio

- "E' stato il figlio" di Daniele Ciprì

-"Un giorno speciale" di Francesca Comencini

- "Apres mai" Olivier Assayas

-"At any price" Ramin Bahrani

- "La cinquième saison", Peter Brosens e Jessica Woodworth

-"Lemale et has chalal" Rama Bushtein

-"Passion" Brian De Palma

-"Superstar" Xavier Giannoli

-"Pieta" Kim Ki-Duk

-"Outrage beyond" Takeshi Kitano

-"Spring breakers" Harmony Korine

-"To the wonder" Terrence Malick

-"Sinapupunan" Brillante Mendoza

-"Linhas de wellington" Valeria Sarmienyo

-"Paradies: glaube" Ulrich Seidl

-"Izmena" Kirill Serebrennikov

Invece nella selezione ufficiale, ma fuori concorso, tre registi premi Oscar

"Love is all you need" Susanne Bier

"Enzo avitabile music life" Jonathan Demme

"The company you keep" Robert Redford

"Bad 25" Spike Lee

Il film inaugurale della mostra sarà "The reclutant" di Mira Nair, cui seguirà quello di Jonathan Demme mentre chiuderà "L'homme qui rit" di Jean-Pierre Amèris. Tutti e tre i film sono presentati fuori concorso.

Durante le Proiezioni speciali vedremo:

"Clarisse" di Liliana Cavani,

"Sfiorando il muro" di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi

"Medici con l'Africa" di Carlo Mazzacurati

"La nave dolce" di Daniele Vicari

Ad A. Barbera è stato chiesto quel'è stata l'idea di fondo: «i festival debbono recuperare la loro funzione di esplorazione, senza adagiarsi sui nomi degli autori già affermati». Così, in gara, accanto a due registi-star come Terrence Malick e Brian De Palma, altri, come Kirill Serebrennikov e Rama Burshtein che, per il grande pubblico, hanno il sapore della scoperta: «Il nostro è un programma che si prende qualche rischio». E anche qualche dispiacere, almeno stando alle parole con cui il direttore ha descritto le scelte riguardanti i film italiani. Una Mostra snella esigeva passi decisi: «Non è stato facile dire no ad autori che magari si aspettavano di essere invitati. L'ultima settimana della selezione ha avuto momenti drammatici, ho sensi di colpa e penso di aver perso qualche amico. Un rifiuto è sempre preso come un gesto d'aggressione, e invece magari un film non è brutto, ma solo meno bello di quello che ci aspettava». Dall'elenco dei promossi manca un titolo, sono 17 e non 18, e Barbera si è permesso una battuta che ha strappato applausi: «Il film sorpresa non sarà cinese». Riferimento chiaro all'ex-direttore Marco Muller, gran maestro di cinema d'Oriente, che durante la sua dirigenza ci ha annoiati fino alla morte con film cinesi che nessuno ha mai capito o comprato. Insomma, la Mostra, costo complessivo 13 milioni di euro (il Ministero dei Beni culturali ne mette tra il 7,1 e il 7,5), ha una risposta per tutti. Per le donne, invitate in massa (20 registe al Lido), a differenza di quello che è accaduto all'ultimo Festival di Cannes accusato addirittura di misoginia. Per il cinema italiano che, da quest'anno, non avrà più la vetrina di «Controcampo»: «Una riserva indiana, l'ho abolita». Per gli appassionati di glamour che potranno contare sulle apparizioni di Zac Efron, Isabelle Huppert, Noomi Rapace, James Franco, Ben Affleck, Javier Bardem, John Malkovich, Gerard Depardieu, Pierce Brosnan, Kristin Scott-Thomas, senza contare i giurati eccellenti come il presidente Micheal Manne, Laetitia Casta e Matteo Garrone, più la madrina Kasia Smutniak. E infine per chi, tra le pellicole in mostra, cerca l'immancabile fil rouge: «I temi ricorrenti - risponde Barbera - sono 2: la crisi , che non è solo economica, ma anche di valori e di rapporti umani, e i fondamentalismi, non solo religiosi». Non è un caso se, il 29 agosto, si comincia con The reluctant Fundamentalist di Mira Nair. E sappiamo quanto sia capace e rigorosa, specie quando si parla dei rapporti interculturali (America - India). (Cfr: dai quotidiani italiani del 27 luglio 2012).

Maria, Enrico, Elisa Marotta

Maria, Enrico, Elisa Marotta
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