NO EXCUSES 2015 (III EDIZIONE FILMFEST DI ROMA, 22- 31 OTTOBRE

Le Nazioni Unite(ONU) intrapresero una formidabile campagna nel settembre 2000 per migliorare il livello della qualità di vita delle popolazioni più povere danneggiate dal sottosviluppo che implica disuguaglianze sociali e malattie di ogni genere. 191 paesi membri si impegnarono a dimezzare la povertà mondiale entro il 2015, fissando 8 punti:

Eccoli:

1)Sradicare la povertà estrema e la fame

2)Garantire l'educazione primaria universale

3)Promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne

4)Ridurre la mortalità infantile

5)Migliorare la salute materna

6)Combattere l'HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie

7)Garantire la sostenibilità ambientale

8)Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.

Otto anni dopo, otto registi, quasi tutti famosi, hanno avuto la possibilità di mostrare al pubblico il proprio punto di vista su questi obiettivi.

A che punto siamo? Il film, presentato al Filmfest di Roma(22-31 ottobre 2008), si è visto ritirare il patrocinio dell'ONU. Perché? "Le Nazioni Unite hanno tolto il bollino che indica il loro patrocinio al nostro film sugli Obiettivi del millennio contro fame nel mondo, Aids e analfabetismo per paura dell'Islam"hanno detto i due produttori francesi Marc Hoberon e Lissandra Haulica, aggiungendo poi che la storia di Huit/Eight : era cominciata 5 anni prima quando avevano scoperto l' iniziativa degli 8 obiettivi nel mondo per ridurre la povertà." Siamo rimasti sorpresi dal fatto che l'iniziativa non fosse nota al grande pubblico. Per questo motivo decidemmo di fare in modo che il pubblico conoscesse questi problemi. E' un fatto inedito nella storia, per questo motivo andava fatto. Si trattava di una sfida un po' utopica, che però ci ha sedotto. La scelta dei registi è avvenuta naturalmente, secondo gli incontri e le disponibilità di ognuno di loro. Il loro entusiasmo è stato tale da aderire al progetto scegliendo l'argomento che li ispirava di più."

Così gli otto corti dal titolo uguale agli otto obiettivi del Millennio, è approdato a Roma: "Hanno ritenuto offensivo per l'Islam l'episodio diretto da Mira Nair - hanno spiegato i produttori - e ci hanno intimato di toglierlo e di trasformare '8' in '7'. Ma l'intento dell'operazione e' quello di realizzare un film collettivo su otto degli obiettivi del millennio lasciando i registi liberi di esprimersi come desiderano e non abbiamo accettato la richiesta. E così abbiamo eliminato il patrocinio pur affrontando argomenti così importanti e delicati segnalati proprio dall'ONU". Il film e' un progetto francese girato in tutto il mondo, dagli Stati Uniti, all'Australia, all'Africa, per esprimere il proprio punto di vista raccontando, ognuno, uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che dovrebbero essere realizzati entro il 2015. L'indiana Mira Nair, il cui corto 'How can it be?' e' oggetto della discordia, spiega che "siamo rimasti stupiti da questa presa di posizione, dalla decisione di una sola donna che si e' ritenuta offesa dal mio film. "L'episodio che racconto, e' una storia vera di una donna musulmana, Zainab, che decide di lasciare il marito e il figlio per seguire l'amore e sposare un altro uomo. Volevo raccontare del dolore e delle difficoltà di una libertà che non arriva facilmente, non arriva come un pacco regalo. Zainab non viola la legge musulmana, ma lascia il marito dopo che questi l'ha 'liberata'. Inoltre - aggiunge - parlo del burka e del velo come potenti simboli di identità, sotto i quali ci sono esseri umani con sentimenti ed emozioni". Le Nazioni Unite, denunciano ancora i produttori, non si sono limitate ad abbandonare il film e togliere il patrocinio, "lo hanno osteggiato in maniera feroce al punto di impedirgli di andare al Festival di Cannes e in altri festival".

Il film

8 ( Huit, Francia, 2008 ) di Jane Campion, Gael García Bernal, Jan Kounen, Mira Nair, Gaspar Noé, Abderrahmane Sissako, Gus Van Sant, Wim Wenders; con Ranvir Shorey, Konkona Sen Sharma, Chris Haywood, Justine Clarke, Russell Dykstra, Ingvar Eggert Sigurðsson, Marta McGonagle, Clayton Jacobson, Tomas Spencer, Hringur Ingvarsson, Geneviève Lemon, Shaifali Ratti, Vanessa Paul, Fekadu Kebede, Tefera Gizaw, Nigist Anteneh, narra degli 8 obiettivi per salvare il pianeta entro il 2015. 8 obiettivi redatti dai Governi delle Nazioni Unite nel 2000. 8 obiettivi troppo presto dimenticati, passati in secondo piano e per questo meritevoli di maggiore attenzione. 8 registi raccontano così con il loro inconfondibile stile gli otto temi, riportandoli all'attenzione mediatica mondiale.Volendo ricordare che : ogni 4 secondi una persona nel mondo muore di fame, ogni 20 minuti in Africa muore un bambino, ogni minuto un nuovo malato di Aids compare sulla terra. Non possiamo solo guardare, dobbiamo muoverci, dobbiamo aiutare il mondo a salvarsi dalla sua distruzione, da noi stessi alimentata. In sintesi, si presentano gli otto corti:

1. Eliminare la povertà estrema e la fame

Tiya's Dream, di Abderrahmane Sissako

Girato a Addis Abeba (Etiopia)

Produttore: Franck-Nicolas Chelle

In una piccolo scuola di campagna dell'Etiopia, si spiegano ai bambini gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Tiya, uno dei piccoli, si distrae e guarda fuori dove alcuni bambini stanno giocando a rugby.

2. Raggiungere l'istruzione elementare universale

The Letter, di Gael Garcia Bernal

Girato a Reykjavik (Islanda)

Produttore: Gael Garcia Bernal, Pablo Cruz, Finni Johannsson

Viene consegnata una lettera. Un padre va al lavoro. Nel corso di un giorno normale, l'uomo ricorderà che l'istruzione è il solo modo per essere liberi. Questo è quel che riesce a capire di suo figlio. Questo è ciò che è scritto nella lettera.

3. Promuovere l'uguaglianza fra i sessi e conferire potere e responsabilità alle donne

How Can It Be?, di Mira Nair

Girato a Brooklyn (Stati Uniti)

Produttore: Mira Nair, Ami Boghani

Zainab e Arif vivono con il figlio a Brooklyn. Zainab compie la difficile quanto coraggiosa scelta di lasciare la sua vita protetta e seguire il suo cuore i valori della sua cultura. Basato su una storia vera.

4. Diminuire la mortalità infantile

Mansion on the Hill, di Gus Van Sant

Girato a San Francisco (Stati Uniti)

Produttore: David Cress, Neil Kopp

Immagini di giovani americani che giocano, godendosi la libertà e il divertimento del passatempo preferito, lo skateboard, contrapposte alla straziante realtà della mortalità infantile.

5. Migliorare la salute materna

Panshin Beka Winoni (The Story of Panshin Beka), di Jan Kounen

Girato in Amazzonia Peruviana

Produttore: Marc Oberon, Lissandra Haulica

Panshin Beka vive in Amazzonia ed avrà presto un figlio. Una mattina, avverte forti dolori e col marito e la nonna si dirige in barca verso la città. Hanno poco denaro, poco carburante, e tanta strada da fare.

6. Combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie

SIDA, di Gaspar Noe

Girato a Ouagadougou (Burkina Faso)

Produttore: Marc Oberon, Lissandra Haulica

Un uomo malato di HIV in un ospedale del Burkina Faso.

7. Assicurare la sostenibilità ambientale

The Water Diary, di Jane Campion

Girato a Cooma (Australia)

Produttore: Christopher Gill

In Australia, l'undicenne Ziggy scrive sul suo diario gli episodi più drammatici avvenuti durante la peggiore siccità della storia e, insieme, i ricorrenti sogni sull'acqua degli abitanti del suo paese.

8. Sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo

Person to Person, di Wim Wenders

Girato a Berlino (Germania)

Produttore: In-Ah Lee, Philipp Steffans

Giugno 2007, G8 in Germania. I manifestanti sono indignati per le promesse non mantenute dai più potenti leader del pianeta. Nella sala regia di un canale televisivo, gli inviati preparano brevi servizi sullo stato degli Obiettivi del Millennio.

Note tecniche

Produttore

Marc Oberon, Lissandra Haulica

Produzione

LDM Productions - 34 rue Richer - 75009 Paris (France) - T. +33 1 4800 8181 - F. +33 1 4800 8182 - www.8themovie.com

Co-produzione

Ace & Company, Media Screen

Distribuzione internazionale

Films Distribution - 34 rue du Louvre - 75001 Paris (France) - T. +33 1 5310 3399 - F. +33 1 5310 3398 - www.filmsdistribution.com

Le storie del cinema per le Pari Opportunità

Sono 14 i film in programma nelle sezioni del Festival Internazionale del Film di Roma 2008, Anteprima, Cinema 2008, L'Altro Cinema, Alice nella città e Occhio sul mondo, che affrontano i temi delle pari opportunità. Quattro di questi film verranno selezionati dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Fondazione Cinema per Roma e dall'UNICEF, e diventeranno parte di un cofanetto DVD che verrà distribuito alle case famiglia e alle scuole dei piccoli comuni (fino a 20mila abitanti) spesso privi o distanti dalle sale cinematografiche.

L'operazione rientra in un progetto speciale "Le storie del cinema per le Pari Opportunità", frutto di un accordo tra il Dipartimento per le Pari Opportunità, la Fondazione Cinema per Roma e l'UNICEF Italia. L'obiettivo è quello di utilizzare la forma espressiva cinematografica per richiamare l'attenzione dei ragazzi sul tema delle pari opportunità per tutti. Il progetto, partito nel 2007, in due anni coinvolgerà - è stato calcolato - circa 65mila giovani (15mila nel 2008, 50mila nel 2009).

A partire dal prossimo novembre inizierà la distribuzione dei primi cofanetti che raccolgono i film selezionati dall'edizione 2007 del Festival: "Into the wild" di Sean Penn, "August rush" di Kirsten Sheridan, e "Giorni e Nuvole" di Silvio Soldini, destinati alle scuole dei piccoli comuni. I cofanetti che raccolgono i film presentati all'edizione 2008 del Festival Internazionale del Film di Roma, invece, verranno distribuiti a partire dal prossimo anno sia alle case famiglia con minori che alle scuole dei piccoli comuni. I cofanetti si potranno richiedere, fino ad esaurimento, direttamente on line. L'avviso pubblico, infatti, verrà pubblicato sui siti internet del Dipartimento per le Pari Opportunità, della Fondazione Cinema per Roma e dell'UNICEF.

Quest'anno, inoltre, il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha un suo spazio espositivo dinamico al "Villaggio del Cinema", allestito all'Auditorium Parco della Musica in occasione del Festival. Oltre lo stand istituzionale tradizionale, vi é una vera e propria agorà aperta al pubblico, realizzata dal designer Marti Guixe in collaborazione con Danese. "Il cinema ti intrattiene", questo è il titolo dello spazio, con un programma ricco di appuntamenti per bambini e ragazzi, tra cui i laboratori "Fumetti al Cinema" realizzati in collaborazione con la Disney, laboratori con attività legate al mondo del cinema, incontri con autori. Le attività sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti. Un tunnel sensoriale, inoltre, proporrà a grandi e piccoli un percorso di tipo esperienziale che richiama l'attenzione sulle discriminazioni e gli stereotipi di genere, accompagnato da frasi celebri del cinema. Il tunnel segue un percorso "dantesco" di Inferno, Purgatorio e Paradiso. L'ingresso infernale, ad esempio, sarà accompagnato, tra le altre, dalla voce di Woody Allen nel film Anything else, "Un'attrice colta? E' come trovare un quadrifoglio". In Purgatorio sarà la volta dell'indimenticabile Marilyn Monroe, ne Gli uomini preferiscono le bionde, "Divento intelligente quando mi serve. Ma al più degli uomini non piace". Per finire in Paradiso con la frase di Jack Lemmon, "Sono un uomo!". "Non importa: nessuno è perfetto!" (da A qualcuno piace caldo, di Billy Wilder).

Infine, la sezione Alice nella città, sempre in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche quest'anno assegnerà il premio letterario Paolo Ungari/Unicef, dedicato al tema dei diritti dell'uomo e dell'infanzia.

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Società