Vuole donare il sangue, non gli è più consentito

Giriamo il problema alla Direzione dell'AOVV

Arriva alla nostra attenzione lo scritto che segue. Ci asteniamo dai commenti. Ci pare la cosa più saggia quella di girarlo alla Direzione dell'AOVV di modo che, approfondita la cosa, consenta, se la cosa è possibile, a chi scrive di continuare le sue generose donazioni  oppure, spieghi se vi sono motivi che non lo permettono (ndr)

Salve, vorrei porre alla Vostra attenzione questo fatto: Mi chiamo Raffaele e ho 38 anni, 10 anni fa a causa di un incidente motociclistico ho subito la lesione del plesso brachiale destro (in parole povere ho perso l'uso del braccio destro) e mi è stata riconosciuta un'invalidità del 70%. È una lesione del sistema nervoso periferico che non riguarda in alcun modo il cuore e il sistema cardiovascolare, quindi, a parte la perdita funzionale dell'arto godo di ottima salute. Fino a 2 anni fa ero donatore AVIS per la sezione di Lecco, non ho mai avuto problemi ad ottenere l'idoneità e ho effettuato 12 donazioni in 4 anni senza mai riscontrare nessun disturbo o effetto collaterale a causa dei prelievi.
Ora mi sono trasferito in provincia di Sondrio e mi sono iscritto alla sezione AVIS di Morbegno, ma alla visita al Centro Trasfusionale dell'ospedale di Sondrio mi è stata negata l'idoneità a causa della mia disabilità; è stato un NO a prescindere senza nemmeno effettuare gli esami di routine per constatare la mia buona salute. Considero quanto avvenuto una vera e propria discriminazione, ho deciso quindi di combattere per ottenere l'idoneità nella mia provincia. Oltre che una discriminazione alla mia persona in quanto disabile, credo sia anche un'ingiustizia nei confronti di chiunque abbia necessità di una trasfusione di sangue. 

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