Il pericolo delle PM10 secondo il cardiologo

Situazione grave per estensione e durata. I suggerimenti

Da poco è terminata la Conferenza  mondiale sull’ambiente con l’impegno di ridurre l’inquinamento globale e le emissioni di anidride carbonica . Una buona notizia per le future generazioni ma che si confronta con il preoccupante aumento del PM 10  nelle principali citta’ italiane concausato  dal a perdurante ’assenza di precipitazioni
L’ acronimo  PM10 (in inglese Particulate Matter oMateria Particolata), definisce una tra le  numerosi frazioni in cui viene identificato il particolato, quelle sostanze presenti nell’ambiente il cui diametro e’ uguale o inferiore a 10 micron,ovvero un centesimo di millimetro).
I costituente del PM 10  sono fumi, polveri, ,particelle solide o liquide che facilmente si disperdono nell’aria chiamate anche fuliggine, caligine e nebbia.
Le attivita’ umane rivestono un ruolo fondamentale  sviluppate nei processi di combustione (in particolare negli impianti di riscaldamento, in molte attivita’ industriali,negli inceneritori e nei motori a scoppio). Il traffico veicolare si stima che contribuisca al 29% della concentrazione del PM 10. In particolare le nuove applicazioni nei motori possono aumentare l’inquinamento da metalli pesanti. Ovviamente le precipitazioni servono per ridurne la concentrazione con la precipitazione al suolo di queste particelle.
Sono pericolose per la salute perche’ possono esser assorbite nelle vie aree e raggiungere facilmente gli alveoli polmonari.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita’)  ha valutato che le polveri sottili possono essere responsabili di 2 milioni decessi all’anno nel mondo di cui 370000 morti in Europa e 60 mila in Italia.
Nel 2013 un studio pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Lancet Oncology ha dimostrato che per ogni incremento di Pm 10 di 5  micron il rischio relativo di tumore del polmone aumenta del 18 % , e del 22% per ogni aumento del di 10 del Pm 10. Inoltre aumenta l’incidenza di altre malattie respiratorie quali l’asma,le polmoniti,le bronchiti  le riniti allergiche con la riduzione della funzione respiratoria.  Alcuni studi hanno evidenziato un incremento delle malattie cardiovascolari, tra cui  l’infarto miocardico, e anche di malattie autoimmuni. L’inquinamento causa un aumento dei ricoveri ospedalieri,  dell’assenteismo lavorativo e  delle assenze scolastiche, nonché la necessità di potenziare le dosi di broncodilatatori nei pazienti con patologia ostruttiva cronica. Determina notevoli costi sociali ed economici.
Nello  stesso anno lo IARC ( agenzia internazionale sulla ricerca per il cancro) ha inserito le polveri sottili nel gruppo 1 cioè come agenti cancerogeni.
L’OMS ha stimato che una riduzione da 70 a 20 della concentrazione potrebbe ridurre la mortalita’ del 15 % all’anno.
La legislazione italiana nel 2010 ha recepito la direttiva dell’Unione Europea determinando i valori soglia di concentrazione del PM 10 di 40 per la media   annuale e di 50 per quella giornaliera con un numero massimo di superamento di questi valori pari a 35 In questi anni questi limiti sono stati frequentemente superati,in particolare nelle grandi citta’  E’ un’emergenza periodica in particolare nel periodo invernale che fin’ora non ha trovato soluzioni, lasciando ai Comuni l’onere di porre degli argini a questo problema.
Mentre la politica dovrebbe approntare misure piu’ incisive ognuno di noi potrebbe contribuire a ridurre il problema dell’inquinamento da PM 10  cercando di applicare queste semplici 8  regole  di comportamento .
1) Limitare l’impiego di motorini e di automobili
2) Spegnere i motori ai semafori e durante altre soste.
3) Evitare di rimanere a lungo all’aria aperta nelle giornate inquinate, soprattutto i bambini e gli anziani (a questo proposito si possono consultare i bollettini dell’Arpa regionale)
4) Spostarsi a piedi o in bicicletta nei percorsi a minor traffico
5) Ricambiare l’aria nei locali nelle prime ore della giornata in quanto la concentrazione del PM 10 è piu’ bassa.
6) Evitare esercizi e sforzi fisici nelle zone urbane a maggiore concentrazione di Pm 10
7) Chiudere gli spifferi dei serramenti e controllare la temperatura nelle case non superiore ai 20 gradi per ridurre l’inquinamento del riscaldamento
8) Se possibile programmare soggiorni in ambienti piu’ salubri di montagna o di mare / perche’ non incentivare le settimane bianche nelle scuole, come fanno all’estero ?)

Gianfranco Cucchi
Società