Ambiente, la terza via

Nostra nota
Riceviamo e pubblichiamo nonostante i toni della lettera. Sta però il fatto che passata la grande ventata emotiva e acquisita la consapevolezza razionale di quel che attende gli attuali 7 miliardi di abitanti se non si fa qualcosa, sarà indispensabile percorrere quella 'terza via' che fior di scienziati ritengono sia da perseguire. Il guaio, che potrebbe essere fatale, è infatti che possa prevalere uno dei due corni del dilemma, negazionismo o ambientalismo. Nello specifico ricordiamo poi che il 60% degli intervistati ritiene che sia in atto una notevole strumentalizzazione. Noi modestamente richiamiamo all'attenzione dei lettori un piccolo particolare che la 16enne Greta si è dimenticata di approfondire adeguatamente nel suo show all'ONU ossia il grande contributo che all'atmosfera dà la Cina. Si parla di inquinamento? Sorvolato il fatto che questo contributo cinese è centinaia di volte quello italiano. Capito?
GdS

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La lettera
Nonostante i maggiori scienziati del mondo (in Italia il Premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia e lo scienziato del Cern Antonio Zichichi) neghino l'origine antropica (cioè causata dall'uomo) del surriscaldamento globale, lunedì 23 settembre, Greta Thumber si è divertita a pigliare a pesci in faccia i leader dell'Onu. Piagnucolando, ma con piglio da oscar del melodramma, agli inquinatori presenti allo show mondiale ha gridato "Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote". L'intervento è poi continuato in un crescendo di sinistri e destri che nemmeno Cassius Clay riuscì assestare ai suoi peggiori nemici. Rispettando la sintomatologia della sindrome di Stoccolma, i "pestati", non solo non hanno reagito, ma l'hanno addirittura applaudita e benedetta. L'unico a non dare troppa importanza ad una ragazzina priva di qualsiasi titolo accademico, è stato il presidente Trump. Probabilmente informato della crisi di pianto in cui la derubata (di giochi infantili) era caduta, nella speranza di rianimarla ha fatto capolino per alcuni minuti nel teatro più grande del mondo. Una sceneggiata bellissima! Se il grande Mario Merola fosse ancora vivo, l'avrebbe sicuramente proclamata sua successore.  Gianni Toffali

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