QUANDO MARIA CALLAS INCONTRO' PIO XII

Nell'anniversario della morte di Maria Callas, un episodio sconosciuto della vita della celeberrima cantante

Nessuna libro ne parla. Né quelli che raccontano la vita di Maria Callas e neppure quelli dedicati a Pio XII. Eppure, tra i due celeberrimi personaggi, nella primavera del 1954 ci fu un incontro.

Un incontro piuttosto insolito. In genere, sono i fedeli che chiedono udienza al Papa e solo pochissimi al mondo riescono ad ottenerla. E si tratta sempre di personalità di grandissimo rilievo, regnanti, capi di Stato, primi ministri, ambasciatori, eccetera. In questo caso, fu il Papa Pacelli a sollecitare un incontro con Maria Callas.

Come è noto, Pio XII era un appassionato di musica classica. Da giovane aveva imparato a suonare il violino. Ed essendo vissuto a lungo in Germania, era anche un esperto della musica wagneriana. Aveva ascoltato alla radio una edizione del "Parsifal" di Wagner, con la Callas nella parte di Kundry, e ne era rimasto così colpito da desiderare di conoscere quella fantastica interprete. Attraverso i suoi funzionari prese contatti con il marito della Callas e si fissò la data per un'udienza privata.

Questo singolare episodio me lo raccontò lo stesso marito della Callas, Giovanni Battista Meneghini, nel 1980, quando lavoravo con lui alla stesura del libro "Maria Callas, mia moglie". E' un episodio che non venne mai ripreso dai biografi di Pacelli. Forse perché potrebbe sembrare irriverente che un Papa abbia voluto incontrare una cantante lirica, che era inoltre di religione ortodossa. Invece, a mio parere, è un episodio molto significativo, che dimostra quanto grande fosse l'amore di Pio XII per la musica.

L'invito fu fatto a Meneghini e a sua moglie nell'autunno del 1953.

Meneghini accettò molto volentieri. La Callas con meno entusiasmo. Essendo ortodossa, non aveva molte simpatie per il Papa cattolico. Il giorno fissato per l'udienza era freddo e piovoso e la Callas non volle uscire di casa.

Così non si presentò all'udienza.

Alcuni mesi dopo, Meneghini ricevette una lettera da monsignor Federico Callori di Vignale, che era allora maestro di camera di Pio XII. Il prelato gli faceva notare l'indelicatezza commessa mancando all'appuntamento già fissato, ma aggiungeva che Il Papa rinnovava l'invito.

Questa volta, Meneghini e la Callas andarono all'udienza privata.

Meneghini portò anche sua madre, che era cattolicissima. Certamente negli archivi vaticani c'è tutta la documentazione di questo incontro con le relative fotografie.

Secondo quando mi riferì Meneghini, il Papa, dopo le presentazioni di rito e i convenevoli, si rivolse alla Callas e le disse: <. E cominciarono a parlare di musica. Il Papa disse

ancora: <>.

<>, ribatté la Callas. <>.

<< È vero>>, disse Pio XII. <>.

<>, ribatté la Callas. <>.

Meneghini mi disse che la Callas si infervorava sostenendo le sue idee in contrasto con quelle del Papa e lui, che la conosceva bene, temeva che uscisse con qualche battuta poco rispettosa, per questo si intromise cercando di sedare il discorso. I due continuarono a parlare di musica.

Soprattutto di musica tedesca. Alla fine, il Papa regalò alla Callas e alla mamma di Meneghini un rosario in madreperla e li congedò con la sua paterna benedizione.

<>, mi disse Meneghini. <>.

Secondo quanto mi raccontò Meneghini, la Callas era molto religiosa.

Anzi, lui diceva che era "fanatica" della religione. Mi fece vedere le lettere che la moglie gli scriveva quando era in giro per il mondo, e in quelle lettere Dio era molto spesso citato. Il successo, la salute, il bel tempo e tutte le cose belle della sua vita, Maria le attribuiva alla bontà di Dio. Aveva un concetto tutto particolare di Dio: il "suo" Dio si schierava sempre dalla sua parte, la difen¬deva dai nemici, la vendicava.

Quando sentiva che un collega, dal quale aveva ricevuto qualche sgarbo, non aveva avuto successo, diceva: <>. Anche i suoi trionfi li at¬tribuiva alla giustizia di Dio: <>.

Secondo Meneghini, la Callas pregava molto. <>, mi disse, <>.

Nonostante avesse sposato un cattolico, era rimasta di religione ortodossa, ed era molto legata alla sua Chiesa. In una lettera scritta al marito dall'Argentina nel maggio 1949, ho potuto leggere: <>.

Renzo Allegri (x)

(x) Giornalista - Scrittore

renzo@editorialegliolmi.it

Renzo Allegri
Società