L'umanità verso l'estinzione se non si cambia
Mentre gli insetti, i dinosauri e poi le piante hanno fatto la loro comparsa rispettivamente 400, 300, e 130 milioni di anni fa, gli umani moderni hanno abitato il pianeta solamente negli ultimi 200.000 anni: per evolverci, dunque, ci è servito un tempo pari al 75% della durata della zona abitabile della Terra, e probabilmente sarebbe lo stesso anche su un altro pianeta.
Per quanto ancora il nostro pianeta azzurro potrà ospitarci= Secondo gli astrobiologi della University of East Anglia, 25 migliaia di anni e forse neppure per un periodo che varia da 1,75 a 3,25 centinaia di anni. La natura ci ha messo milioni di anni a creare il petrolio che è essenziale per la produzione di una serie di oggetti. E noi lo stiamo bruciando sconsideratamente. La temperatura aumenta. Consumiamo energia ma anche se dovesse arrivare questa benedetta fusione per la quale un tempo si profetizza che ci sarebbero voluti 20 anni, poi 30 e a salire oggi si parla di 100 e più. Ma quando ci sarà siccome il rendimento di qualsiasi trasformazione non è mai uguale ad uno, una parte della potenza utilizzata produce un lavoro ma una quota, la 'potenza perduta', se ne va in calore
E così per la terra non un periodo che varia da 1,75 a 3,25 miliardi di anni, e neanche per un periodo che varia da 1,75 a 3,25 milioni di anni ma neppure un periodo che varia da 1,75 a 25 migliaia di anni e forse neppure per un periodo che varia da 1,75 a 3,25 centinaia di anni. La natura ci ha messo milioni di anni a creare il petrolio che è essenziale per la produzione di una serie di oggetti. E noi lo stiamo bruciando sconsideratamente. La temperatura aumenta. Consumiamo energia ma anche se dovesse arrivare questa benedetta fusione per la quale un tempo si profetizzava che ci sarebbero voluti 20 anni, poi 30 e a salire oggi si parla di 100 e più. Ma quando ci sarà, siccome il rendimento di qualsiasi trasformazione non è mai uguale ad uno, una parte della potenza utilizzata produce un lavoro ma una quota, la p. perduta, se ne va in calore.
Forse si comincia ad accorgersene. Gli USA, fra i più restii a introdurre innovazioni di carattere ambientale, hanno visto il loro Presidente, Obama, prendere posizione. Restano Cina e Paesi emergenti. Il clima che sta cambiando, e ora finalmente lo riconoscono in tanti, è un bel segnale, ma non basta. Occorre una coscienza collettiva senza isterismi o fughe in avanti che invece diventano controproducenti. Il debito che stiamo scaricando sulle future generazioni sta crescendo in continuazione. L'ultimo messaggio di poche settimane fa: il pianeta ha già consumato le risorse del 2015. Fino al 31 dicembre vivremo di una speciale rendita: il vivere a spesa dei nostri figli.
f.