12 20 37 LA QUATTORDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO "VITTORINO COLOMBO" A SUOR ELVIRA PETROZZI, FONDATRICE DELLA COMUNITA' "CENACOLO".
Vittorino Colombo è stato un personaggio di spicco, nella politica italiana ed europea. Particolarmente apprezzata è stata la sua lungimiranza, con la quale aveva tra l'altro previsto che i Paesi dell'Europa Orientale avrebbero dato un importante contributo allo sviluppo della Comunità Europea. Senatore, eletto per due mandati anche nella provincia di Sondrio, già Presidente del Senato della Repubblica Italiana, più volte ministro nell'Italia del secolo scorso, è considerato una figura fra le più nobili ed impegnate del cattolicesimo politico italiano ed apprezzato tessitore di rapporti internazionali, specie con la Cina e nell'ambito del Consiglio d'Europa.
La Fondazione "Vittorino Colombo", insieme al Comune di Albiate, città cara a Vittorino Colombo, hanno istituito alla sua morte nel 1996 un premio internazionale annuale che viene assegnato ad eminenti personalità che hanno contribuito allo studio e alla diffusione di una politica mirata alla solidarietà e alla collaborazione fra i popoli. Finora il premio è stato conferito a tre cardinali (Agostino Casaroli, Roger Echegarayy e Angelo Sodano), a personaggi politici italiani ed esteri, (Senatore a vita Emilio Colombo, Boutros Boutros-Ghali, già Segretario Generale O.N.U., Patricio Aylwin Azocar, già Presidente del Cile) e in particolare a tre capi di governo dell'Europa orientale: Jerzy Buzek, Primo Ministro polacco, Mikulàs Dzurinda, Primo Ministro slovacco,Vaclav Havel, già Presidente della Repubblica ceca, ed inoltre all'iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, a Hans-Gert Pottering, già presidente del Parlamento d'Europa, a Placido Domingo, celebre tenore spagnolo, premio Nobel 2009 per la Lirica).
La cerimonia di consegna del premio internazionale "Vittorino Colombo"si è svolta l'11 dicembre nella Sala Consiliare della Residenza Municipale di Albiate.
La Giuria, composta da Angelo Caloia-Presidente (Presidente della «Fondazione Vittorino Colombo»), Tina Colombo (Rappresentante della famiglia Colombo), Eugenio Corti (Scrittore), Lorenzo Ornaghi (Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), Giuseppe Palmisano (Presidente Consorzio Casa Milano), Carlo Tremolada (Presidente della BCC di Triuggio), Diego Confalonieri (Sindaco del Comune di Albiate), Franco Perego e Marcello Menni-Segretario (Direttore della «Fondazione Vittorino Colombo»), ha conferito il premio del 2010 a Suor ELVIRA PETROZZI, Fondatrice della comunità "CENACOLO".
Nata da una umile famiglia emigrata dal sud in Piemonte, Elvira Petrozzi prende giovanissima gli ordini religiosi e si dedica all'insegnamento della prima infanzia e alla cura delle consorelle. Dopo oltre 30 anni, all'inizio degli anni '80, sente una nuova vocazione: aiutare i giovani in difficoltà, specialmente a causa della tossicodipendenza. Si fa così assegnare dal Comune di Saluzzo una casa in rovina e inizia un'esperienza comunitaria che avrà un grandissimo successo: il CENACOLO.
Le Comunità di Suor Elvira sono basate sul lavoro dei giovani e sulla preghiera, non chiedono nessun aiuto economico né pubblico né privato ma si sostengono con lo sforzo volontario dei partecipanti alle comunità e alla "provvidenza", ciò che viene loro donato (cibo, materiali, altro lavoro) dai molti amici.
Dal 1983 l'esperienza di Suor Elvira si estende in tutto il mondo: ad oggi fanno riferimento alla casa madre piemontese circa 60 comunità in Europa e nelle Americhe. Nelle case trovano in continuazione alloggio e occasione di reinserimento oltre 4000 tossicodipendenti o emarginati. Con essi lavorano centinaia di volontari, famiglie e religiosi.
In 30 anni di attività sono passati dal Cenacolo alcune decine di migliaia di giovani.
A decretare il valore della straordinaria Istituzione è stato il suo riconoscimento da parte della Chiesa Cattolica come Associazione Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio nel 2009.
Con la sua attività di donna sensibile al disagio giovanile, una delle piaghe che più preoccupano in questi travagliato inizio di secolo, ha dato speranza a decine di migliaia di bambini, ragazzi e ragazze in difficoltà, costruendo - per usare le parole di Benedetto XVI -"scuole di libertà".
Le 60 comunità create in 3 continenti, sono semi di solidarietà e di pace, perché aiutano - come diceva VITTORINO COLOMBO - "ad accogliere a partire dal dialogo con ogni persona, dalla riflessione sull'uomo, dal riconoscimento del valore sovrano della coscienza".
La Giuria ha voluto sottolineare alcuni aspetti della vita della religiosa premiata.
In un mondo alla ricerca di soluzioni spesse complesse, Suor Elvira propone la via della semplicità e dell'impegno nelle piccole cose. La sua intuizione è stata semplice: "la direzione del mio cuore erano i giovani che si perdevano; li vedevo "senza pastore" senza punti di riferimento, allo sbaraglio, con tanto benessere, soldi in tasca, l'auto, la cultura, con tutto quello che si sarebbe potuto dare loro di materiale, eppure tristi nel cuore"….abbiamo aperto una casa, poi un'altra..ora non le conto più".
Suor Elvira ha ispirato uno degli esempi più interessanti di sussidiarietà (espressione molto cara a Vittorino Colombo): in un mondo fortemente "statalizzato" come quello delle case di cura e sostegno per tossicodipendenti, Suor Elvira propone un modello che non chiede aiuto al "pubblico", alle istituzioni… ma anzi, proponendo nelle sue comunità un percorso di riabilitazione anche tramite il lavoro dei giovani, le fa diventare soggetti che riescono a sostenersi da sé con un parziale aiuto di donazioni soprattutto per gli interventi straordinari. Suor Elvira, oltre che volere da sempre ambienti ispirati alla sobrietà, ha creato veramente un contesto internazionale in un mondo tanto globalizzato quanto affetto dal'individualismo e dal provincialismo: "viviamo lo stupore di vedere giovani di tante terre del mondo che vanno d'accordo, si perdonano, ricominciamo insieme ogni giorno il loro cammino di rinascita nella pace perché pregano insieme".
Vittorino Colombo, che viveva con urgenza il problema del disagio giovanile e volentieri sosteneva con vigore esperienze a favore degli ultimi - come quella di Fratel Ettore - avrebbe molto gradito la premiazione di Suor Elvira Petrozzi.
Suor Elvira è oggi una delle religiose più note in campo internazionale, per il suo contributo ad alleviare molte sofferenze della società moderna, e il suo attivismo che porta ogni anno ad aprire nuove comunità dagli Urali alla Pampa argentina.
E' stata una grande gioia averla con noi e sapere di poter attingere da lei la speranza di una società più giusta e di una gioventù più rinnovata e capace di affrontare le sfide di un nuovo, e difficile, ordine mondiale Per questo suo carisma di semplicità e di completo servizio la fanno definire, tra le figure religiose della Cattolicità, una "MADRE TERESA ITALIANA".
(a cura di Angelo De Michielli)