L'ARTISTA CINESE XING XIN SI RINCHIUDE PER 49 GIORNI IN UNA 'BLACK BOX'

Non mi sono stupita più di tanto nell'apprendere che il giovane artista cinese, di anni 28, connesso con il suo lavoro alla mostra Glasstress, in programma fino al 22 novembre a Venezia, all'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti e alla Scuola Grande Confraternita di San Teodoro, sarebbe rimasto chiuso per 49 giorni all'interno di una 'Black Box', una scatola nera metallica (cm.200x90x90), collocata su un barcone ormeggiato a Murano al n.111 della Fondamenta Vetrai, prospiciente la Berengo Studio.

L'evento, promosso e organizzato dalla Berengo Studio, è un progetto che vuole ripensare, in concomitanza con la 53. Biennale Internazionale d'Arte a Venezia, la legge che, negli ultimi trent'anni, ha impedito alle coppie cinesi di procreare più di un figlio. A oggi, infatti, in Cina vivono più di 400 milioni di figli unici. Xing Xin, nato nel 1981 a ChengDu nella provincia SiChuan, è uno di loro. La "scatola Nera" in cui si farà rinchiudere rappresenta il simulacro della scatola nera in uso a bordo di ogni aereo. Il manufatto è stato studiato per permettergli di ricevere i nutrimenti necessari per la sua sopravvivenza e gestire tutte le funzioni corporee. All'interno della singolare scatola nera il giovane cinese potrà assumere soltanto tre posizioni, mentre due oblò quadrati consentiranno ad alcuni suoi connazionali e assistenti di osservarlo permanentemente dall'esterno, e alcune videocamere collegate alla rete web riprenderanno full-time sia l'interno che l'esterno dell'evento per consentire la sua presenza e visibilità in tempo reale anche in Cina. Durante il periodo della performance Xing Xin eseguirà il conteggio di tutti i caratteri ideografati nei 150 manuali in forma di quaderni, annotando la somma, alla fine di ogni rigo e di ogni pagina. Non sarà liberato prima della conclusione del conteggio di tutti i caratteri ideografati nei 150 manuali in forma di quaderni. Alla fine, la scatola sarà aperta da un assistente che azionerà una sega circolare per aprire un varco sufficiente a consentire l'uscita dell'inscatolato. Al termine della performance, la Berengo Studio realizzerà una copia della Black box in vetro che, fino al 22 novembre, farà parte del percorso espositivo di Glasstress.

La performance dell'artista, é un tema di diritti umani e diritti delle donne.

Il 23 luglio 2009, la Laogai Research Foundation pubblicherà con la Casa Editrice Angelo Guerini il nuovo libro di Harry Wu, "Strage di innocenti. La politica del figlio unico in Cina" sull'uso sistematico della coercizione e della violenza per l'attuazione del controllo demografico in Cina. La dittatura del Partito Comunista Cinese ha spogliato i cittadini di tutte le libertà fondamentali. Dagli anni '70 in poi al popolo cinese è stato tolto anche il diritto alla salute riproduttiva, nonostante le altisonanti dichiarazioni di intenti dei governi e la grande risonanza data dai mass media occidentali ai cambiamenti proclamati a parole dai leader negli ultimi decenni. La Laogai Research Foundation, grazie a molte persone che vivono in Cina e che hanno investigato sul campo sottoponendosi ad enormi rischi, ha raccolto in "Strage degli Innocenti. La politica del figlio unico in Cina" le testimonianze e i documenti ufficiali comprovanti le crudeltà connesse alle sterilizzazioni ed agli aborti forzati. Grazie allo zelo di più di mezzo milione di impiegati nella pianificazione familiare la Cina ha raggiunto quasi la crescita zero. A prezzo però della vita, del sangue e della dignità di milioni di bambini, di donne e di famiglie.

D'altro canto, si stanno manifestando anche preoccupanti conseguenze sociali, come la diminuzione della forza lavoro e l'invecchiamento della popolazione. Inoltre la tradizionale preferenza per i discendenti maschi e la politica di pianificazione delle nascite, combinate insieme, incoraggiano gli abbandoni e gli infanticidi e offrono terreno fertile alla proliferazione di comportamenti criminali come la corruzione e il traffico di esseri umani, soprattutto di donne e neonati.

La Laogai Research Foundation si impegna affinché il mondo conosca queste realtà, perché solo lo sdegno unanime e concreto della comunità internazionale può ottenere che tutto questo cessi al più presto. Harry Wu, autore di "Strage di innocenti. La politica del figlio unico in Cina" sarà ospite del 30° Meeting per l'amicizia fra i popoli domenica 23 agosto ore 15. Sarà interessante ascoltarlo, sperando che non è la solita combine tra gli organizzatori del Meeting e lo scrittore, visto poi tutto il polverone non ancora placatosi attorno alla RU486 che è tutto un'altra cosa.

Riporto, altre notizie di cui dichiaro la Fonte, per meglio conoscere quest'oscura realtà, di cui dovrebbe occuparsi non solo lo sparuto gruppo di persone che vorrebbe i Diritti Umani approvati dalla Costituzione dell'ONU ad ogni essere umano, ma anche l'economia mondiale. Ma già e poi gli affari con la Cina, come si possono combinare?Ahimè!

- " 400 milioni di nascite evitate in Cina"( Intervista a Francesca Romana Poleggi, traduttrice e membro del comitato direttivo delle LRF Italia. Ha curato assieme a Brandi, l'edizione italiana dell'ultimo libro di Harry Wu: "Strage di Innocenti. La politica del figlio unico in Cina")

Francesca, quando e perché nasce la politica del figlio unico in Cina?

Subito dopo la presa del potere, negli anni '50, Mao, seguendo l'esempio dell'URSS, considerava l'ingente popolazione un importante strumento da mobilitare ai fini della realizzazione della Rivoluzione socialista. Successivamente invece, la diffusa e grave povertà del popolo cinese è stata considerata conseguenza dell'eccessiva crescita demografica, anziché del sistema economico assurdo. É stato riabilitato un economista cinese neo - malthusiano, Ma, e alla fine degli anni '70, sulla scia delle sue teorie, è cominciata l'attuazione coercitiva della legge sulla pianificazione familiare.

Sono stimabili i bambini uccisi in questa macabra pratica?

Fonti ufficiali governative in Cina hanno dichiarato con orgoglio di aver evitato 400.000.000 di nascite, in questi ultimi 30 anni.

Come avviene la pianificazione famigliare? Vi sono ingenti investimenti in mezzi persone e strutture? E cosa rischiano gli "evasori"?

Come si è tentato di pianificare l'economia a tavolino, così si sta pianificando la crescita della popolazione: i demografi incaricati dal PCC stabiliscono di quante unità può crescere la popolazione in un determinato periodo. In proporzione quindi, ad ogni regione, provincia, contea, villaggio, viene assegnata una data "quota nascite". Le coppie che fanno domanda per avere un figlio (anche se si tratta del primo), ottengono il permesso solo se il loro bambino rientra nella quota prevista per quel dato villaggio o quartiere. Le donne in età fertile sono tutte monitorate e devono recarsi 2 o 3 volte l'anno presso gli Uffici di pianificazione familiare di zona per controllare che abbiano inserita la spirale (che è imposta per legge) e per fare il test di gravidanza. Se risultano incinte senza permesso sono costrette ad abortire. Dopo due massimo tre figli (dipende dalla regione e dal ceto sociale) è obbligatoria la sterilizzazione. Tutto questo comporta un apparato burocratico e una spesa di proporzioni abnormi. Il libro spiega, dati alla mano, quante risorse sono così tolte alla scuola, alla sanità ed altro. I trasgressori sono puniti con pesantissime multe, pestaggi, distruzione delle case, arresto indiscriminato di parenti e amici. A volte una trasgressione comporta la punizione dell'intero villaggio…

Ma di fronte a tutto questo gli organi internazionali se non fanno nulla è perché ne sono compiacenti, o sbaglio?

La Cina viola sistematicamente un'infinità di norme di trattati internazionali che lei stessa ha sottoscritto. Ma ricordiamo che è uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, con diritto di veto. La potenza economica che è diventata, sulla pelle dei lavoratori e in barba a qualsiasi regola sociale universalmente riconosciuta, fa ottimi affari con le multinazionali e con le imprese occidentali che delocalizzano laggiù. Pecunia non olet, dicevano gli antichi. Inoltre L'UE e l'Italia, tra gli altri, contribuiscono regolarmente a sostenere l'agenzia dell'ONU per la popolazione, l'UNFPA, che porta tecnologia, know-how, e altri aiuti in Cina proprio per realizzare la politica del figlio unico.

Se non erro però il popolo non digerisce la questione, tanto che in Cina vi sono centinaia di rivolte giornaliere, "dimenticate" da tutti i media..

Dalle dittature è difficile che trapelino notizie di questo genere. Però dicono autorevoli sinologi che dopo il massacro perpetrato in piazza Tien An Men nel 1989, la proverbiale pazienza e capacità di sopportazione del popolo cinese ha raggiunto il limite massimo. Si parla di decine di migliaia di rivolte , soprattutto nelle campagne, represse nel sangue, anche a causa della pianificazione familiare.

Tutto questo avrà certamente un forte impatto sociale?

In tutto il mondo i suicidi sono prevalentemente maschili. In Cina sono invece soprattutto femminili. Già si stanno rendendo conto che la popolazione sta invecchiando in modo rapido e preoccupante. In qualsiasi società i giovani sono quelli che accumulano risparmio (necessario agli investimenti); i giovani sono la forza lavoro. "Strage di innocenti" spiega bene anche questi aspetti della questione. Spiega perché "mancano" circa 38 milioni di bambine, in Cina, perché si praticano aborti selettivi e infanticidi di neonate. Tanto che gli adulti cinesi già oggi faticano a trovare moglie e quindi prosperano i mercanti di donne e di bambini.

Ecco spiegato il perché della tratta delle donne dal vicino Vietnam..

Ai confini col Vietnam è stato recentemente sgominato un prospero mercato di donne che venivano con l'inganno o con la violenza portate in Cina per essere vendute come mogli.

E i bambini nati fuori dal programma di pianificazione?

Quando le donne cinesi riescono a portare a termine una gravidanza non autorizzata, il bambino, anche se non venisse abbandonato, sarà uno dei tanti "Cinesi fantasmi": esseri umani senza nome, senza diritti né riconoscimento giuridico. Facilmente mercanteggiabili, perché privi di qualsiasi tipo di tutela. Il loro destino migliore è diventare schiavi! Sul nostro sito è apparsa la denuncia di una fabbrica di mattoni che impiegava per un lavoro manuale massacrante e particolarmente doloroso persone handicappate…

Quanto da lei riportato è terrificante, ma quando l'essere umano è considerato merce, si possono ottenere cose ben peggiori..

Le nostre fonti hanno provato che per lo meno nel Guandong, è diffusa la pratica di mangiare le placente umane, considerate cibo altamente tonico ed energetico. Dal mangiare la placenta al mangiarne anche il contenuto, il passo, ahimè, è breve. Mi fa orrore parlarne, rimando alla lettura del capitolo 6° di "Strage di innocenti". Dopo 60 anni di materialismo, di lotta contro tutte le religioni, in Cina non si riconosce alcuna dignità all'essere umano. L'uomo è una "cosa" fra le tante che in quanto "utile" ha senso, altrimenti va sfruttato esattamente come una pianta di lattuga, un asino, una mucca o una macchina. Senza un riferimento metafisico, cosa rende l'uomo diverso dalle cose e dagli animali? Perciò il PCC è riuscito a strappare dal cuore degli impiegati per la pianificazione familiare, la pietà per le donne incinte e per i neonati. Le nostre società libere, evolute e ricche, non sono immuni da questo pericolo. Temo che stiamo sottovalutando il rischio che corriamo. Anche noi, dopo il crollo del Muro e delle ideologie, ci stiamo disumanizzando all'insegna del materialismo e del relativismo etico che contraddistingue i sistemi liberal - capitalisti che pretendono di vivere come se Dio non esistesse… E questo pensiero non è solo del Papa o dei credenti, ma anche di tanti "laici" che si rendono ragionevolmente conto che la vita dell'individuo e della società non può essere ridotta all'utile e al profitto, che la libertà - che è sacrosanta - non va confusa con libertarismo radicale.

Tutto questo è pienamente documentato nel libro curato da lei e da Antonello Brandi, ma a quale rischio?

Harry Wu, un dissidente cinese che ha scontato 19 anni nei campi di concentramento (i laogai) e che è ora esule in USA, ha fondato la Laogai Research Foundation. Con lui collabora una rete di informatori che dalla Cina, a rischio della vita, fanno giungere fino a noi notizie e documenti. In Italia da qualche anno Toni Brandi ha dato vita alla Laogai Research Foundation Italia Onlus. Lui ed io abbiamo tradotto e aggiornato al 2009 il libro sulla politica demografica cinese che aveva scritto Wu in USA nel 2004: si intitola "Strage di innocenti. La politica del figlio unico in Cina", Guerini editore. Sul nostro sito www.laogai.it potrete ottenere molte altre informazioni sul lato oscuro della Cina, che i nostri media di solito non fanno vedere. Potete iscrivervi per ricevere le newsletter e contribuire in diversi modi per la causa della Verità. Anche solo diffondendo queste notizie e le nostre pubblicazioni tra amici e conoscenti(Cfr.: tutti i comunicati dell'Associazione la "La Torre" ed i loro contenuti sono liberamente diffondibili, a patto di indicare la seguente fonte: Associazione "La Torre" - www.associazionelatorre.com - http://www.youtube.com/associazionelatorre )

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Società