SCIENZA E VITA (grama) - E UNA RISPOSTA
Grande euforia nel mondo scientifico per l'avvio positivo dell'esperimento in corso presso il CERN di Ginevra. Per i profani il CERN (Centro Europeo Ricerche Nucleari) è il luogo dove ha sede la supermacchina, un acceleratore di particelle, messa a punto da una equipe di scienziati (circa 6000, di cui 800 italiani), che dovrà catturare il bosone di Higgs, in gergo "la particella di Dio", il cosiddetto Big-Bang.
Su questo importantissimo esperimento è meglio sentire una breve dichiarazione del Premio Nobel Carlo Rubbia, già direttore del CERN: "Fino a ieri il Big-Bang era una categoria filosofica, ha dichiarato lo scienziato, e la Genesi la imparavamo dalle Sacre Scritture. Da oggi invece il Big-Bang è un esperimento. E al CERN è possibile simulare in maniera accuratissima le condizioni dell'universo nei suoi primi milionesimi di secondo. Oggi abbiamo dato il via, ma solo negli anni vedremo cosa l'esperimento avrà da dirci. Di tutta la materia dell'universo conosciamo solo il 5%. Adesso si apre una porta verso l'infinito e noi non sappiamo com'è fatto. L'altro 95% della materia dell'universo ha una natura che ci è ignota". Lo scienziato rivendica infine la "creatività" della scienza e dichiara: "Spesso c'è poco rispetto nei confronti della scienza. Pochi si rendono conto che chi fa ricerca è come un artista che deve sfogarsi anche a partire da realtà che possono apparire bizzarre. E' come Galileo che diceva "io non so e osservo". Con il suo telescopio osservò pianeti e satelliti. Oggi LHC (la supermacchina del CERN) è il nostro telescopio".
Ciò che per ora sappiamo è che l'esperimento è in corso, che la caccia al "bosone di Higgs", così si chiama la inafferrabile particella da cui dipende l'esistenza della massa, ossia la particella mai scoperta che fa aggregare tutte le particelle della materia, è in corso d'opera e sappiamo anche che i risultati li conosceremo solo tra qualche anno (se tutto procede per il meglio tra il 2011 e il 2016).
Intanto che la scienza e gli scienziati fanno il loro corso il resto dell'umanità è alle prese con problemi meno affascinanti e meno imperscrutabili: crisi economiche, energetiche, alimentari, finanziarie, ambientali, sociali, religiose e crisi politiche. Cioè un concatenamento di crisi nazionali, internazionali e planetarie che danno una configurazione abbastanza fedele alla realtà, della cosiddetta "globalizzazione".
Gli scombussolamenti finanziari di questi giorni, assieme a quelli meteorologici, ambientali, sociali e politici, sono segnali preoccupanti di un degrado a tutto tondo cui l'umanità è sottoposta e sconvolta. Il tutto nasce da un sistema ultraliberista che ha come centro motore la dottrina monetarista - individualista, proposta dal suo autore Milton Friedmann e divulgata a livello mondiale dai suoi fedeli discepoli dell'Università di Harward, chiamati confidenzialmente Chicago Boys (si veda a questo proposito il libro di Naomi Klein, Shock Economy). A lungo andare quella dottrina, che nel corso degli anni ha arricchito pochi e impoverito molti, sta mostrando tutta la sua sconvolgente opera di distruzione, prima ancora delle risorse naturali del pianeta, dei costumi e delle coscienze degli uomini. Bisogna intervenire per tempo prima che il disastro sia completo e diventi irreparabile, non solo e non tanto per noi, quanto per i nostri figli e nipoti.
In questa direzione ci sono però segnali, anche se ancora un poco deboli, di inversione di tendenza.
Associazioni No Profit, come Natural Step, rappresentata in Italia dal nostro concittadino e scenziato Eric Ezechieli, hanno il merito di diffondere a livello mondiale una nuova coscienza e rispetto dei diritti dell'uomo, dell' uso delle fonti di energia, della sobrietà nei consumi e dell'ambiente naturale.
Mi fa piacere che anche nella Chiesa si stia rafforzando questa convinzione tesa alla salvaguardia del creato. Nel documento - appello, redatto il 1° settembre scorso al passo dello Stelvio dai vescovi di Como, Bolzano e Trento, oltre che da rappresentanti delle Chiese ortodossa rumena, evangelica luterana di Merano e riformata di Val Mustair, dal titolo "Una Nuova sobrietà per abitare la terra", si legge infatti: "…….L'autentica tradizione cristiana ha sempre favorito una sobrietà intelligente, nella consapevolezza che su questa terra siamo soltanto pellegrini che il creato ci è affidato in prestito e deve essere messo a disposizione di tutti, comprese le generazioni future: non solo il superfluo va dato ad altri in stretta giustizia, ma quanto si può risparmiare sarà donato ai più poveri, secondo la legge cristiana dell'amore. Le privazioni educano alla vita vera e quanto è ecologicamente giusto ha senso anche per l'economia sociale. L'identità cristiana insegna che il successo dell'esistenza umana non sta nell'accumulo di beni, ma nel compiere il bene……" Queste sono parole che spronano e allo stesso tempo confortano tutti coloro che desiderano ascoltarle e metterle in pratica, perché sono, possono, essere condivise da molti con un obiettivo comune. Sarebbe auspicabile che l'intero documento venisse divulgato tra tutti i cittadini che frequentano le chiese e che hanno a cuore il rispetto della persona umana e la tutela dell'ambiente in cui vivono.
Lasciamo che la scienza faccia il suo corso e ci fornisca a suo tempo i suoi risultati, intanto noi facciamo quello che possiamo fare in base alla nostra conoscenza, senza aspettare oltre.
Valerio Dalle Grave
E UNA RISPOSTA
Valerio,
grazie delle tue parole, della tua energia - rinnovabile e moltiplicabile - e del tuo esempio.
Penso che siamo in una gigantesca burrasca e proprio questo è il momento decisivo, in molti se ne rendono conto. Credo anche che se siamo così intelligenti da lasciare da parte gli egoismi, e cominciamo a 'fare attenzione', tutti assieme possiamo creare veramente qualcosa di Bello.
Ti traduco una poesia che ho letto qualche tempo fa:
PANI E PESCI
Questa non è l'era dell'informazione.
Questa non è
l'era dell'informazione.
Dimentica le notizie,
e la radio,
e lo schermo sfocato.
Questo è il tempo
dei pani
e dei pesci.
La gente ha fame,
e una buona parola è pane
per mille.
David Whyte
Cordialmente
Eric Ezechieli
(Il giorno 20 settembre 2008 13.34, valerio ha scritto: riflessioni di uno un' attempato pieno di speranza).