I Graffiti nel Palazzo Enciclopedico (55.ma Mostra della Biennale Arte, Venezia)

Diego, otto anni, si è seduto quasi al centro della sala più grande del padiglione venezuelano e si è guardato incantato lo scorrere delle coloratissime opere realizzate da una rappresentanza di collettivi venezuelani, che mostrano attraverso immagini, video documentari, gigantografie e un mapping 2D, un museo a cielo aperto che si impossessa dello spettatore e lo immerge in una città attiva, viva e reale in un modo originale con una caratteristica sociale. Uscendo ha detto alla mamma che vuole provare a disegnare come quello che ha visto (speriamo!).

Così nel Palazzo Enciclopedico di Gioni non poteva mancare l'arte della strada che ci sommerge in una metropoli piena di colore, musica, gioventù e creatività e come ha detto Rodriguez(commissario): "Aspira a riconoscere una realtà pubblica, collettiva, sociale, artistica che attualmente contribuisce a dare identità culturale urbana, multirazziale, eterogenea di una scena artistica con cui parlano e scrivono la maggioranza delle nostre città venezuelane" Il maestro Calzadilla, notissimo critico afferma che : "Si eleva alla categoria di Arte Contemporanea una realtà e un fenomeno socioculturale di carattere locale e internazionale che rimette, in materia artistica, non solo alla dignità e alla reinterpretazione dello spazio urbano che si espande quotidianamente in modo incontenibile, ma che dimensiona le condizioni che potranno portarci alla nascita di un grande museo immaginario della città del secolo XXI. La terrazza del padiglione riceve i visitatori con un grande murales. Una tipografia di graffite tradizionale proprio dello stile old school (vecchia scuola) unito alla reinterpretazione di elementi riferiti alla nostra identità. La parola "Patamuna" che significa sovranità in Pemon, simboleggia questa presenza delle culture originarie nella nostra venezuelanità" Nell'antisala del Padiglione, un murales di Simon Bolivar con lenti scure esprime la vigilanza del suo pensiero tra la gioventù non solo venezuelana, riappropriando in questo modo, codici popolari, conducendoli in spazi pubblici e allo stesso tempo riaffermando i valori patriottici. La Sala Maggiore presenta un percorso digitale del museo aperto che è la città e le sue distinte forme di vedere questo spazio secondo il cambiamento naturale della luce accompagnata da hip hop, musica creola e ambientazione propria dell'urbe.

La Sala Minore proietta la combinazione di graffiti tradizionali. Una proposta di registro e di movimenti di animazione in 2D che induce lo spettatore a contemplare il graffite in modo diverso immerso nella luce e colori. I Critici d'arte, la stampa specializzata, e il pubblico presente non hanno potuto fare a meno di definire il padiglione venezuelano come una idea originale, che offre un'opportunità reale alle centinaia di giovani che da molte città esprimono attraverso la street art i problemi in atto e le speranze di un mondo che necessariamente deve dare spazio a questa esperienza.

Gli artisti del padiglione sono: una serie di collettivi attivi in Venezuela nel campo dell'arte urbana e street art: CMS, GSC, Via Oeste, PC, Simbiosis Perfecta, 346, Silenciadores, 58C, 3BC, S/N, AAA, SDN, ROS, Pacos Gratis, IMP, PSC, EMC, Slim, Chuo, Ker, Comando Creativo, Colectivo Cultural Toromayma, 360º, La Kaza para la Raza, e altri, che agiscono in diverse regioni del Paese. Insieme hanno creato: Una estetica della sovversione, appropriandosi dello spazio urbano.

Juan Calzadilla ha anche voluto precisare meglio il perché di questa scelta( ma nel Paese di Chavez che tanto ha rinnovato il suo popolo , non poteva non esserci anche nel campo culturale la ricerca di nuove strade, specie per i giovani) dicendo: l'arte urbana, è un movimento di strada, eclettico, semianonimo, clandestino, sovversivo, amalgamato nella gente e di radice popolare, sottratto alle tentazioni e attrazioni presenti nel campo dell'arte colta Per integrare questa proposta sono stati invitati diversi collettivi di Writers (squadre, troupe, brugate o bande) che hanno mostrato le loro conquiste, le loro esperienze, le loro forme di espressione estetica attraverso tecniche diverse, come il graffitismo (nelle sue diverse modalità), gli stickers, la cartellonistica, le calcomanie, gli stencil e i murales. Questi collettivi di artisti propongono un nuovo tipo di supporto per la città, in corrispondenza caotica con lo spazio architettonico. Non solo costituiscono una decorazione su scala umana, ma un ambito per condividere le funzioni della vita in modo quotidiano e democratico, in termini di uguaglianza. Ogni opera è stata concretizzata a beneficio di un mondo possibile, che si era potuto materializzare soltanto nelle utopie e nei sogni dei graffitari. Con Arte Urbana. Un'estetica della sovversione viene infranto il mito di portare a Venezia l'artista venezuelano più famoso del panorama nazionale. In questa occasione, il Venezuela ha portato giovani creatori che hanno conquistato la città lasciando la loro presenza, la loro impronta attraverso le loro opere. Attraverso questa proposta, viene elevata a categoria di arte contemporanea una realtà ed un fenomeno socio-culturale che rimanda, in materia artistica, non soltanto alla necessità di dare dignità e reinterpretare lo spazio urbano in cui si espande quotidianamente, incontenibilmente, ma anche a ridimensionare le condizioni che potrebbero portarci alla nascita di un grande museo immaginario della città del XXI secolo.

COMITATO ORGANIZZATIVO

CURATORE

Juan Calzadilla (Altagracia de Orituco, Stato Guárico, Venezuela, 1930)

Artista plastico, critico, storico e curatore d'arte, poeta e saggista. Riconosciuto con il Premio Nazionale di Arti Plastiche nel 1966. Attualmente è Direttore Generale della Galleria d'Arte Nazionale (Caracas, Venezuela). E' uno dei critici d'arte che conta il maggior numero di pubblicazioni del paese.

COMMISSARIO

Edgar Ernesto González (Maracaibo, estado Zulia, Venezuela, 1973)

Museologo, museografo, curatore e graphic designer. Dottore in museologia comparata presso l'Università delle Arti di Berlino e l'Istituto di Studi Museali dei Musei Statali della Fondazione del Patrimonio Culturale Prussiano di Berlino; specializzato in gestione e politica culturale presso l'Istituto di gestione culturale e gestione dei media della Scuola Superiore di Musica "Hanns Eisler" di Berlin. Laureato in lettere presso l'Università del Zulia, Maracaibo. Attualmente, è Direttore del Museo della Stampa e del Disegno "Carlos Cruz Diez" (Caracas-Venezuela).

MUSEOGRAFI

Pedro Sanz (Los Teques, estado Miranda, Venezuela, 1947).

Architetto, artista plastico, museografo, professore universitario e curatore. Laureato presso la Facoltà d'Architettura dell'Università Centrale del Venezuela; corso post laurea in Psicologia dell'Architettura presso l'Università del Zulia (Venezuela). Attulamente è Coordinatore delle Arti Visive della Fondazione Centro Studi Latinoamericani "Romulo Gallegos" - CELARG- (Caracas- Venezuela).

Clemente Martínez (Valencia, estado Carabobo, Venezuela, 1967)

Museologo, museografo, artista plastico. Laureato in Arte, specializzato in Museologia presso l'Università Cattolica Cecilio Acosta (Maracaibo, Estado Zulia, Venezuela). Attualmente è Direttore d' Integrazione Comunitaria presso la Galleria Nazionale d'Arte (Caracas, Venezuela).

GRUPPO DI RICERCA

Zuleiva Vivas (Caracas, Venezuela, 1951)

Curatrice, ricercatrice d'arte e conferenzista. Laureata in Arte presso l'Università Centrale del Venezuela. Ha ricoperto importanti incarichi in diverse istituzioni culturali e museali del paese. E' stata Presidente della Fondazione Musei Nazionali. Attualmente è Direttrice di Cultura del Consiglio Nazionale Elettorale della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Félix Hernández (Caracas, Venezuela, 1960)

Fotografo, curatore e ricercatore d'arte. Laureato in Arte, specializzato in arti plastiche con Master in Studi del Discorso presso presso l'Università Centrale del Venezuela. Attualmente lavora come ricercatore specialista presso la Galleria Nazionale d'Arte.

Francisco Ardiles (Stato Carabobo, Venezuela, 1974)

Poeta, ricercatore, saggista e professore universitario. Laureato in Lettere presso l'Università Centrale del Venezuela. Master in Letteratura venezuelana e un Dottorato in Scenze Sociali, con specializzazione in studi culturali presso I'Università di Carabobo. Attualmente è Direttore di Ricerca e Studi Culturali del Museo delle Belle Arti (Caracas- Venezuela).

Carolina Sanz (Caracas, Venezuela, 1977)

Fotografa, designer, artista plastico e performer. Laureata in Belle Arti, specializzata in pittura presso l'Università Nazionale Sperimentale delle Arti (UNEARTE, Caracas, Venezuela). Ricercatrice nel campo della Street Art, museografa e curatrice indipendente presso la Galleria Nazionale d'Arte (Caracas, Venezuela).

Contatti:

Ufficio Stampa Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica italiana 068079797 / 068079464 / 3408971781 prensa@ambavene.org

maylynl@hotmail.com Maylyn López

Maria de falco Marotta & Team

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