QUANTI SONO I FILM GIRATI IN ITALIA???
Quanti sono i film girati in Italia???
Sono tantissimi, a cominciare da IL Talento di Mr. Ripley, Roma città aperta,Cleopatra,Delitto in pieno sole,La fontana dell'amore,L'armata Brancaleone,Vacanze Romane,Il vangelo secondo Matteo, La dolce vita, Rocco e i suoi fratelli, Il Padrino ,L'avventura,Malena, Qua la mano - II Ep. "Il prete ballerino", Incantato e tantissimi altri che è impossibile riportare per non stufare( gli elenchi annoiano sempre).
All'inizio di tutto questo vi sono persone speciali che amano il cinema e ne fanno oggetto di passione ed impegno anche per le belle location italiane. Tra queste vi è un certo Michelangelo Messina che ha la sua vis vitale in Ischia, la bellissima isola verde, tuttora sede- per merito suo- di uno dei più strani e culturali Film festival e di un altrettanta interessante location per il Cineturismo che- proprio grazie alla sua solida costanza- si sta espandendo in Italia. Michelangelo è un tipo accogliente, e premuroso, disponibile a quanti vogliono migliorare il rapporto cinema- territorio- turismo. Tra l'altro, l'organizzazione dell'Ischia Film Festival, creata da lui, accoglie anno dopo anno piccoli Comuni italiani che- storicamente- hanno "bellezze nascoste" non conosciute neanche dagli italiani, per farsi "insegnare" come cominciare per attirare turisti.
Come si potrebbe - allora- chiamare Michelangelo, in questo tempo così smarrito e privo di orientamento?
Di certo un "pellegrino fedele" ad un'idea di cinema che può trovare nella nostra tantissima bella e sfortunata( dal punto di vista archeologico e culturalmente e politicamente trascurata) Italia che avrebbe fatto la nostra fortuna sin dalla prima onda di Internet( Prof. Decina, Milano).
Mai si è arreso( per fortuna) e tutti coloro che amano il cinema connesso ai nostri Siti meravigliosi, dovrebbero ringraziarlo per la sua incessante fedeltà ad una tecnologia di progresso qual è il cinema.
Così non gli pesano i lunghi viaggi per pubblicizzare le tecniche da mettere in campo, per attirare turisti attraverso il cinema e il suo parlare è suadente e coinvolgente come lo è stato ultimamente ad Erba, dove Il 30 e 31 gennaio scorsi Paolo De Santis, il presidente della Camera di Commercio di Como, ha aperto la prima edizione di Tttourism (Tourism Think Tank), la fiera dedicata agli operatori turistici, pronunciando tre parole chiave: Rete, paesaggio e cultura.
Per due giorni dedicati al cosiddetto "B2B", durante i quali gli addetti ai lavori si sono potuti incontrare e confrontare non solo all'interno degli stand espositivi, ma anche attraverso i numerosi interventi di alcuni tra i più noti esperti del settore, incentrati sulle molteplici sfaccettature che caratterizzano la travel industry. Dal web marketing alla green economy, dal design alla creazioni di itinerari, si è cercato di dare spazio ad una visione del turismo a 360 gradi, ponendo l'attenzione soprattutto sulla sostenibilità e le nuove tecnologie. Mettendo in luce quanto il mercato dei viaggi possa essere una delle ancore di salvataggio del nostro paese in questo complesso momento storico, anche Michelangelo Messina, direttore artistico e ideatore di "Ischia Film Festival", ha esposto la sua visione ottimistica in tal senso. Iniziando il suo intervento dal titolo "Cineturismo: l'importanza di un dialogo tra le produzioni cinematografiche e le destinazioni turistiche", con una citazione di Albert Einstein: "non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose", Messina ha dimostrato come il turismo legato alle locations cinematografiche possa costituire un importante traino per quei territori che intendono approcciarsi al mercato dei viaggi o riposizionarsi all'interno di esso. L'incontro è stato fortemente voluto da Andrea Camesasca, responsabile per il turismo in seno alla Giunta della Camera di Commercio di Como, che da oltre un anno dialoga costruttivamente con Messina per la promozione del suo territorio attraverso il cinema. Avvalendosi di dati ottenuti da diverse ricerche scientifiche anche a livello internazionale, il patron della nota rassegna campana, ha spiegato quanto un film possa definirsi un vero e proprio depliant virtuale, volto a mettere in evidenza le bellezze di un determinato luogo. In modo praticamente gratuito, quindi, la pellicola costituirebbe un ulteriore stimolo per attirare i turisti, proprio attraverso le sensazioni provate davanti al grande e piccolo schermo. Si dà così vita a quella che potrebbe definirsi un'autentica bonifica del territorio, elemento fondamentale affinché si possa raccontare una storia. E se il marketing ci insegna l'efficacia del product placement, anche il cineturismo ha il proprio asso nella manica: il location placement. Quando una località diventa sfondo di un film o di una serie televisiva, infatti, non solo viene promossa a livello turistico, ma addirittura può migliorare un'immagine in precedenza negativa di sé stessa, offrendone un'altra totalmente rinnovata.
E a chi si chiede quanto produca il cineturismo in termini economici, la risposta può essere fornita da una ricerca effettuata dall'APE (Associazione Produttori Esecutivi) in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma e presentata per la prima volta proprio all'Ischia Film Festival, che ha dimostrato che per ogni euro investito da una produzione audiovisiva, c'è un rientro di benefit sul territorio di 3,54 euro. Bisogna infatti rendersi conto che tra tutti i media, godendo di un altissimo numero di spettatori, è il cinema a costituire l'opportunità più significativa di promozione del brand di un territorio. Da questo punto di vista, sono i paesi anglosassoni a fare da maestri, basti pensare all'elevatissimo numero di turisti che ogni anno si recano in Inghilterra per visitare le locations di "Harry Potter", "Robin Hood" (ricostruite ad hoc per i viaggiatori, poiché il film non è stato girato nelle località in cui è ambientata la vicenda) o "James Bond", che addirittura nel 2012 è stato presentato con lo slogan: "Bond è la Gran Bretagna". Se Oltremanica gli introiti portati dal movie tourism rasentano cifre da capogiro, anche in Italia da qualche anno si stanno ottenendo buoni risultati in fatto di turismo cinematografico. La pellicola "Benvenuti al Sud", per esempio, ha fatto registrare un incremento del 75% di turisti (sebbene non stanziali) nella zona di Castellabbate (Salerno), così come la serie televisiva "Carabinieri" del 20% a Città della Pieve (Perugia), mentre "Elisa di Rivombrosa" nel periodo di massimi ascolti, ha fatto sì che nel 2004 si avesse un picco di ben 92.091 visitatori presso il Castello di Agliè (Torino). Ma credere che il turista sia intenzionato a visitare solo le locations senza essere interessato alla "cornice", risulterebbe errato e limitativo. Il cineturista, infatti, non solo si reca nei luoghi che hanno ospitato i set cinematografici, ma visita anche le zone limitrofe, scopre le attrazioni vicine, ne assaggia i prodotti tipici e ne conosce le tradizioni, facendo sì che anche le aree circostanti possano trarre dei benefici. Facile dedurre perciò quanto il turismo legato al cinema o alle serie televisive possa fungere da vero e proprio motore per la creazione di nuove attrazioni e il rinnovamento di quelle già presenti, riprendendo in toto le tre parole chiave con cui il presidente della Camera di Commercio di Como De Santis, ha aperto Tttourism. La creazione una sinergia tra le varie attrazioni unita alla bellezza del paesaggio (chi meglio del Bel Paese potrebbe farlo?) e le risorse culturali presenti sul nostro territorio, se portate sul grande e piccolo schermo potrebbero davvero essere l'input giusto dal quale ripartire, innovando in modo efficace la nostra offerta turistica. Sintetizzando il proprio discorso, Messina volge uno sguardo fiducioso al futuro, descrivendo anche come il cineturismo sia diventato oggetto di studio, nonché un insegnamento all'interno di diversi atenei che analizzano il rapporto tra cinema e turismo, approfondendone gli impatti territoriali. Al di là degli aspetti economici, però, sono le sensazioni che si provano durante la proiezione in sala il vero cuore pulsante di questo fenomeno, le stesse che, quando il direttore artistico dell'Ischia Film Festival ha coniato il termine "cineturismo", lo hanno portato a definire quest'ultimo come "l'inseguimento di un'emozione". Come di consuetudine, in queste occasioni nazionali ed internazionali, l'intervento di Michelangelo Messina ha rinnovato l'appuntamento ad Ischia per la decima edizione dell'Ischia Film Festival dal 29 Giugno al 6 Luglio p.v. per approfondire queste tematiche in occasione dell'undicesimo Convegno Nazionale sul Cineturismo(CFr.: Dal Discorso tenuto ad Erba da Michelangelo Messina).
Ma ci chiariranno meglio le idee di cosa si è discusso ad Erba, le esclusive interviste realizzate da Enrico e Diana ad Ischia nel 10° anniversario delle Location e Film Commission.
L'importanza dell'audiovisivo per la promozione del territorio.
di: Enrico Marotta & Diana Barrow
Domande a: Michelangelo Messina, direttore e creatore dell'Ischia Film Festival.
Decimo anniversario dell'Ischia Film Festival, il festival da lei ideato dedicato alle Location, che significato assume per lei questa ricorrenza ?
Dieci anni, come dico sempre, non è un traguardo ma un punto di riflessione ed un punto di arrivo che ci permette di analizzare questi anni che sono passati alle nostre spalle, …oltre ai capelli bianchi che mi ritrovo, possiamo annoverare una serie di personaggi che hanno frequentato il Castello Aragonese, sede del festival: dai numerosi produttori ai sette premi Oscar che hanno partecipato.
In tutti questi anni abbiamo mostrato tantissime opere con una media di 90 film ad edizione, per cui abbiamo dato l'opportunità a centinaia di opere di essere viste attraverso il tema specifico del festival che è legato al cinema ed al territorio.
Credo che questa sia stata una edizione positiva, come tutte quelle che abbiamo fatto, con uno standard abbastanza elevato sia per le opere in concorso, sia come personaggi. Adesso ci prepariamo per il nostro prossimo decennio.
Che senso assume questa edizione, alla luce della recente condanna in cassazione per i fatti del G8 di Genova, con il film Diaz nella vostra programmazione del festival?
C'è un ritorno economico per il territorio determinato dai film e quale valenza assume nel cineturismo?
Assolutamente il cinema può avere un influenza sociale e territoriale, noi con il cineturismo abbiamo portato all'attenzione nazionale fin dal 2003 l'importanza dell'audiovisivo per la promozione del territorio, abbiamo anche dato un grande contributo al dialogo tra produzioni audiovisive ed al cinema. Credo sia stato abbastanza importante per loro trovare in questo festival un luogo adeguato per il dialogo.
Abbiamo portato il Product-placement, il Tax shelter etc, in questi anni insomma, abbiamo fortemente contribuito non soltanto con un festival dove si proiettano delle opere su un tema ma un festival che è diventato un appuntamento annuale di dialogo e di discussione tra le diverse sinergie.
Le film commission cercano di operare in sinergia tra di loro cercando di valorizzare le potenzialità del territorio che attraverso una attenta politica, possono diventare delle risorse più che una sterile sovvenzione governativa. Come rendere più comprensibile questa importante funzione anche ad un governo tecnico?
Il governo tecnico si dovrà rendere conto che noi abbiamo dato anche un'opportunità di lavoro in Italia perché con lo sviluppo del cineturismo, le nuove leve che sono entrate in campo e mi riferisco alle guide cineturistiche, abbiamo dato la possibilità di promuovere il territorio attraverso un indotto economico. Anche un governo tecnico, in un momento di crisi come quello attuale, dovrebbe essere abbastanza riflessivo perché noi abbiamo aperto un mercato e nuove opportunità di lavoro.
2)- Intervista a : Maurizio Gemma, direttore della Film Commission della Regione Campania (FCRC)
il Network dell'Associazione "Italian Film Commissions" (IFC).
Cosa sono le Film Commission?
Diffuse capillarmente su tutto il territorio nazionale, sono un tramite irrinunciabile per dare ad ogni tipo di produzione servizi concreti, puntuali e sostegni preziosi.
Le Film Commission sono uffici e organismi non-profit, creati e sostenuti da enti pubblici locali (regioni, province, comuni) e forniscono gratuitamente i propri servizi che vanno dall'assistenza logistica all'ottenimento dei vari permessi, dalla ricerca di location alla facilitazione nell'accesso a risorse finanziarie locali.
Italian Film Commissions vuol dire avere a disposizione la straordinaria ricchezza dei territori italiani, dai panorami naturali unici al mondo a quelli storico-architettonici che tutti ci invidiano. Ma soprattutto il network IFC è garanzia della qualità e delle competenze professionali di alto profilo di ogni Film Commission.
Cosa si propone la FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA?
La FCRC, attiva dal settembre 2004, opera su più livelli: attrazione di produzioni italiane e straniere (con particolare attenzione alla fiction e al documentario), promozione delle realtà artistiche e imprenditoriali del mondo dell'audiovisivo già esistenti sul territorio, formazione di nuove professionalità ed individuazione e sostegno finanziario di progetti che mirino alla promozione della Campania in chiave turistico- culturale.
La sua missione è promuovere nel mondo la Campania come set ideale per la produzione di film, serie televisive, spot pubblicitari ed altri prodotti dell'audiovisivo, attraendo e agevolando in ogni modo le società di produzione, fornendo un'informazione capillare su tutto ciò che concerne la lavorazione e le riprese, dalle location al casting, dall'ospitalità ai servizi logistici, fino all'individuazione di sistemi di finanziamento per le opere che potranno garantire per qualità o impegno distributivo la migliore visibilità del territorio.
A livello più generale, quali sono attualmente le possibilità produttive delle Film Commission? Siamo entrati in una fase un po' complicata, ultimamente abbiamo perso la possibilità di incentivare la produzione ma comunque continuiamo ad erogare dei servizi di grande qualità e continuiamo ad ottenere dei risultati interessanti. Il film di Susanne Bier, "All You Need is Love"( che ha avuto un enorme successo alla 69.ma Mostra del Cinema di Venezia) è stato realizzato lo scorso anno durante la stagione estiva in Costiera Amalfitana, abbiamo avuto il film di Garrone a Cannes dove è stato premiato con il Grand Prix, ma soprattutto una moltitudine di altre iniziative meno antisonanti ma non meno interessanti, tra le quali opere di ragazzi presenti anche qui all'Ischia Film Festival con il film "Napoli 24", opera collettiva di giovani autori. Io sono orgoglioso perché, in qualche modo siamo riusciti seppur con molte difficoltà ad attrarre il grande cinema industriale ma non abbiamo mai smesso di dare attenzione a coloro che si avviano alla professione del fare cinema. Sono contento perché molti di loro, ne sono certo, saranno la prossima generazione di autori come lo è stato Sorrentino, Vincenzo Marra e prima di loro Martone, Corsicato, Capuano ed altri.
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