In provincia troppe morti che potevano essere evitate e bassa speranza di vita
E' stato recentemente pubblicato il Rapporto 2018 sulla Mortalita' Evitabile (Mevi) in Italia. da parte del Centro di Ricerca Nebo.
I dati si riferiscono all'anno 2015 dopo che l'Istat ha comunicato le analisi relative ai decessi, suddivisi per genere, classi di eta' e cause.
Sono riferibile alle morti evitabili i decessi che potrebbero essere ben contrastati da interventi di prevenzione primaria , diagnosi precoce e terapie con cure di buona qualita', igiene e assistenza sanitaria.
La mortalita' evitabile prende in considerazione i decessi avvenuti prima dei 75 anni, non tutti i decessi.
Il report analizza le informazioni suddivise per regioni e province in relazione al genere.
Le morti evitabili sono risultate 105 mila pari al 20% divise in cause trattabili con interventi di diagnosi precoce e di buona terapia e prevenibili con interventi di prevenzione primaria, di sanita' pubblica, relativi alla lotta ai fattori di rischio.
67.000 sono maschi , con 34 mila morti trattabili e 53 mila prevenibili, pari a due terzi del totale, mentre il restante terzo sono femmine con 38.000 decessi di cui 25 mila trattabili e 29 mila prevenibili. Nel computo dei decessi prevenibili è contenuta un buona quota di persone trattabili.
Ai primi posti della classifica si confermano le regioni del Centro-Nord mentre in fondo quelle del Sud con la Campania all'ultimo posto.
Al primo posto e' da registrare ,sia nei maschi che nelle femmine, il Trentino-Alto Adige mentre la Lombardia si colloca al sesto posto, dopo le Marche, il Veneto, l'Emilia-Romagna e la Toscana.
Per quanto concerne le 110 province al primo posto si trova Rimini ,Firenze e Treviso nei maschi, mentre nelle femmine Treviso, Trento e Vicenza.
All'ultimo posto Napoli e Caserta sia nei maschi che nelle femmine.
Ma come si colloca la provincia di Sondrio ?
Per la mortalita' evitabile nei maschi si trova al 101° posto con il dato ancor piu preoccupante del 107° posto per le cause prevenibili, mentre per le femmine siamo al piu' lusinghiero 48° posto.
Per le province vicine si registra il 12° posto per Lecco ed il 13° per Como nelle femmine ed il 23° ed il 17° nei maschi mentre Bergamo e' al 35° e Brescia al 46 °.
Alcune riflessioni.
La prima e' che l'elevata mortalita' evitabile nei maschi nella provincia di Sondrio, gia' nota nei report precedenti, e' anche rapportabile alla bassa speranza di vita pari a 79,512 anni ( -1,498) rispetto al dato di 81.049 della regione Lombardia.
La seconda che vi e' una dicotomia tra i risultati sulla qualita' della vita che colloca Sondrio ai primi posti rispetto alla mortalita' evitabile.
La terza consequenziale e' che lo stato di disagio e di poverta' sociale ed economica e' un possibile indicatore delle morti prevenibili ( vedasi le Regioni del Sud agli ultimi posti).
La quarta e' che vi possano essere delle cause ambientali che giustificano questa differenza: pero' non si spiega il gap con le province confinanti di Lecco, Como, Brescia e Bergamo.
Infine: siamo una provincia interamente montana: allora la montagna puo' essere un fattore di rischio ? Penso di no perchè il Trentino Alto Adige. Regione autonoma, e' al primo posto.
Allora , mentre lascio altre interpretazioni ai lettori, l'autonomia, con maggiori risorse socio-sanitarie, fa bene anche alla salute?
Gianfranco Cucchi