La Merkel ha perso

Grande Italia. Iran, SI. Grecia: amaro in bocca

Egregio Direttore

Mi consenta la diffusione di idee controcorrente più rispondenti al vero di quello che si legge o si vede in TV.

La Merkel non ha vinto. Ha perso. L'hanno spuntata quei suoi ministri che si sono impuntati sulla linea non dura ma durissima. La cancelliera di ferro ha dovuto prendere atto.

Un grande esempio viene dalla pallavolo. A Rio de Janeiro si sta per giocare la finale a sei della World League. Quattro giocatori della nostra nazionale anziché rientrare alle 23.30 come stabilito sono rientrati alle 2 e 30. RISPEDITI IN ITALIA. Risonanza mondiale. La loro assenza peserà nei risultati visto che fra i quattro in particolare c'è il capitano e lo schiacciatore ma ha un grande valore morale che va ben oltre l'ambito sportivo. Violate le regole? A casa. L'Italia che ci piace. Grande Italia. L'Italia che vogliamo.

Iran. Israele può strillare quanto vuole. Le alternative erano due. O accordarsi o il bis del bombardamento di centrali e laboratori con rischi paurosi. In Israele non si rendono conto che la maggiore tutela del suo Stato, del suo governo, della sua gente viene proprio dai tradizionali nemici. Iran a posto, ora la Siria con la decisiva tutela russa. Ma Obama non vuole tanto il costo delle sanzioni, alto per l'Italia, è zero per gli USA.

I sondaggi ci danno una opinione degli italiani sulla vicenda greca largamente delusa. L'Italia, per la grande maggioranza, ha contato quasi niente.  Destra e sinistra si affannano a dire che l'Italia deve cambiare e che occorre meno Germania. Gli Stati sono 29 e quasi nessuno ci dà retta. Conclusione amara ma realistica.

Amarilli

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