Calcio: la Nazionale punti al podio. Che l'inse. Basta in A andare in B. Stranieri

L'Italia dovrebbe esprimere la sua felicità, oggi 14 del mese di novembre dell'anno meno uno (x) alla notizia di un aumento del PIL oltre ogni previsione attestatosi sull'1,8%. E invece piange.  Qualcuno può pensare che la ragione del pianto sia il ricordo di quanto successo sei anni fa in questo giorno, ossia l'incarico a Monti di formare il nuovo Governo. No. Lacrime amare sgorgano dopo aver visto calciatori in maglia gialla esultare nel prato del 'Meazza' di Milano e quelli in maglia azzurra sprofondare in un abisso (quasi) senza fine. Ma...

Non c'è motivo. Siamo razionali. Analizziamo freddamente l'occorso. Niente epiteti più o meno riferibili. Inutile dire quale formazione ciascuno di noi aveva in mente, ovviamente non quella di Ventura. L'aveva scelto il Presidente della Federazione pensando a Boccaccio che nel Decameron, seconda giornata, novella settima aveva trovato un passo importante e precisamente “NON PERDE VENTURA”. Un messaggio che ha attraversato oltre sette secoli, come non dargli attuazione?
Ahimè, il Boccaccio diceva altra cosa che andava adattata al pallone con una virgola: BOCCA BACIATA NON PERDE, Ventura resta solo col suo ectoplasma, solo, soletto mentre sfollano 75.000 fantasmi.

Un diavoletto maligno stuzzica ma l'angelo protettore del, discussi, Presidenti calcistici sfera il suo attacco che cerchiamo di sintetizzare.
Innanzitutto per obiettività riconosciamo che Francia, Germania, Inghilterra, Argentina, Brasile e qualche altra squadra come Svizzera e Islanda, saranno l'anno prossimo in Russia per questo mondiale. Ma non siamo soli, siamo invece in numerosa compagnia e ne citiamo qualcuna, (europee in ordine alfabetico):
Albania
Andorra
Cipro
Far Oer
Gibilterra
Israele
Liechtenstein
Lussemburgo
Malta
San Marino
E poi tante dell'Est.
In questo quadrante l'Italia potrebbe fare bella figura, forse addirittura se non per il primato quantomeno aspirando al podio.

Che l'inse
Andiamo a Genova, non dove è nato Ventura ma a Portoria. Lì non ne potevano più degli occupanti austriaci. Un giovane di Portoria, Giambattista Perasso, 5 dicembre del 1746, prese un sasso e gridando “che l'inse”, diede il via alla rivolta che sarebbe risultata vincente.
Al 5 dicembre del 2017 mancano tre settimane, il tempo necessario perchè il sasso arrivi nella sede della Federazione a fare piazza pulita come ha detto il Ministro delle sport Lotti e come chiedono (quasi) tutti.

Basta giocare in A, andare in B
Una colonna del calcio che ha smesso di giocare da quel tanto che basta per sapersi esprimere con saggezza ha invitato i giovani a non andare nelle squadre maggiori. Là – ha esortato – non vi fan giocare. Andate in squadre di B. Giocherete sempre e così avrete la possibilità di crescere.

Stranieri
E' uno schifo ogni domenica vedere le formazioni stracariche di stranieri, certe volte senza un italiano. Il risultato è lì da vedere. I club avanzano in Europa grazie a loro. E chi paga è l'Italia.
 

a.f.
Società