L'ITALIA DEI VECCHIETTI

Al di là di insolenze e pietismi che si stanno scambiando la coppia più in italiana (Silvio Berlusconi e sua moglie Veronica Lario), ognuno può constatare con i propri occhi che a partire dal Presidente della Repubblica Napolitano (ultraottantenne), i protagonisti e i comprimari dell'attuale e difficile situazione politica, non soltanto sono tutti vecchi, o anziani, se preferiscono; ma certo sono sempre e disperatamente gli stessi. Nelle Istituzioni e in tv, come in un rito, un film o un talk-show già visto decine di volte; e ogni volta, al suo interno, celebrato, riavvolto e insieme bloccato attorno al sempre meno tacito e segreto presupposto che il potere sia monopolio dei nonni. O degli zii, al massimo. Mai dei fratelli, nemmeno maggiori; mentre dei figli non se ne parla nemmeno. Però sempre e comunque circondato da donne giovani e belle, anzi veline.

Di fatto, il Premier Berlusconi sembra dominato dal continuo bisogno di ostentare un fisico all'altezza degli sguardi, soprattutto a distanza. Nel suo caso, più che alla condizione atletica, lo sforzo si rivolge a espedienti dietetici, tecnologie di make-up o manipolazione chirurgica. Come pure, secondo evoluti dispositivi di transfert mediatico, sempre più Egli si mostra gioioso e vitale circondandosi di belle e giovani donne - anche se con i dovuti inconvenienti famigliari., che in questi ultimi giorni sono proprio "scoppiati", tanto che Veronica - a suo tempo pure attricetta che provocò nel debole - spiritualmente- Silvio, gli stessi disastri odierni (Il Premier era anche allora sposato e con figli, eppure per i begli occhi di Veronica lasciò la famiglia)

Ma l'effetto non cambia poi molto. Così come, rispetto a tanti altri leader ex quarantenni affermatisi tra gli anni ottanta e novanta, non muta il quadro rappresentativo di una intera classe dirigente - che comunque appare saldamente inchiodata alle stesse poltrone di segretari e ministri, come alle stesse poltroncine di Porta a Porta. Ma l'aspetto più orripellente è che molti di costoro hanno "scheletri nel proprio armadio"e fanno i Soloni sull'etica della famiglia. Vergogna. Chissà se mai la provano ad essere così bugiardi con un popolo che proprio non è tutto imbecille.

La serializzazione anagrafica avrà tante ragioni, ma non è senza conseguenze. Nell'era post-ideologica della bio - politica, là dove i modelli d'autorità si applicano non più alla "polis", ma alla vita nuda della casa, della famiglia e della tribù, l'anzianitudine" fa un po' ridere e un po' piangere, come succede spesso in Italia. Invano i media, affamati come sono di "carne fresca" (La prima volta che ho sentito usare questo modo di dire riferendosi alle ragazzine, quasi svenivo), si sono provati a smuovere le acque, di solito esortando a un possibile ricambio femminile e giovanissimo. Si moltiplicano nel frattempo gli appelli dalla società civile. E si producono con una certa assiduità schemi, tabelle e imbarazzanti confronti con altri Paesi, l'Inghilterra, la Spagna, la Francia, gli Stati Uniti, dove è possibile diventare Presidente a quarant'anni (ma mai una donna in Italia lo diventerà. Appena appena hanno nominato la scienziata, Premio Nobel, Rita Montalcini, gran cervello, a senatore a vita) e gli ex Presidenti della Repubblica, esaurito il mandato, escono regolarmente di scena., accompagnati quasi sempre da mogli devoti e fedeli.

Nell'Italia odierna, lo spazio pubblico è attraversato da continui e sintomatici micro-episodi a sfondo meta-sanitario. Operazioni, incidenti, malanni, cliniche, ospedali, infermerie. Il vecchio Transatlantico di Montecitorio, là dove un tempo il pettegolezzo si limitava alle debolezze per lo più inorganiche degli uomini politici, funge ora da cassa di risonanza di diagnosi selvagge, e debitamente malevole. Quello è sordastro, quell'altro è caduto in bagno, quello s'imbottisce di Viagra, quello è arteriosclerotico, quell'altro ancora non si riprende più.

Nascono nuove figure: una, per dire, è la compagna d'ospedale o di malattia del potente, in genere sono giovani donne con cui gli illustri ammalati hanno fraternizzato nei loro momenti più difficili. E' successo a Bossi e poi anche a Berlusconi (troppo spesso). Non c'è niente di brutto, in tutto questo, ma certo non dà l'idea di un Paese proiettato nel futuro.

E Berlusconi che pure ha un buon seguito in questo che "Non è un paese per vecchi", sarebbe dovuto essere meno "sfacciato", meno "amicone" di questo o quello e neanche di quella ragazza che lo chiama "papi". Scherziamo?

Non so quanti altri figli avrebbero sopportato una cosa simile. Infatti Veronica ha dichiarato: "Ho cercato di stargli vicino come si fa con chi è malato. Ma non posso restare al fianco, da moglie, di chi frequenta le minorenni" (Cfr.: Radio, quotidiani italiani del 4 maggio 2009).

In realtà, Veronica non ce l'ha né con le giovani donne aspiranti europarlamentari né con Noemi. Interpreta la loro parabola quasi epicamente, come "figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica". La sconcerta, però, che il metodo da "ciarpame politico" non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che "per una strana alchimia il Paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore", come racconta a chi le sta vicino.

"Mi domando in che Paese viviamo - ha raccontato Veronica l'altro giorno a un'amica - , come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront."( Cfr.: AnelliDiFumo il 3/5/2009 alle 8:37) .

Non penso che tutto sia concesso all'imperatore, specie quando approfitta a destra e a manca di tante sciocche "ragazzine" (magari furbette e con un bell'obiettivo da raggiungere. Purtroppo, sin dall'antichità si usava gettare nei letti di vecchi potenti fanciulle per "risuscitare" la loro vitalità (troppo spesso senza risultato). Un episodio celebre è quello di re Davide, il cui letto fu invaso da giovinette bellissime e nude per "stimolarlo" a vivere. Ma senza alcun risultato. Nella storia vi sono milioni di esempi, di questo tipo, sempre tollerati perché si sa che il potere è maschile e chiude l'occhio( anzi tutti e due), di fronte agli sfregi che vengono regolarmente perpretati ai danni delle donne. Però, può capitare, come è successo con Veronica e Silvio, che le cose non si aggiustino sempre con la loro umiliazione. Naturalmente, non mettiamo il dito tra "moglie e marito", ma essendo diventato il fatto talmente asfissiante e di dominio pubblico, è onesto che si leggano altri pareri. E, tanto, per richiamare alla memoria, c'è il romanzo:Carne Fresca di Stella Duffy (Traduttore Mioni A.) Anno 2006 - Marsilio - Prezzo € 15 - 283 pp. collana Farfalle - ISBN 9788831790802

E il film di Claude Chabrol La tigre ama la carne fresca, 1964.

E non parliamo ancora dei politici potenti, come quelli americani! Per rimanere in epoca moderna, alle imprese di F.D.Roosevelt, morto tra le braccia della sua segretaria-amante Lucy Mercer, mentre la First Lady, Eleanor, indirizzava alla sua prediletta Lorena Hickok appassionate lettere d'amore ("mia adorata, ti vorrei tanto stringere fra le mie braccia e posare i miei baci sulle tue labbra"...). non gettiamo nel dimenticatoio il "mitico" J.F.Kennedy, che fece della Casa Bianca un autentico 'puttanaio' o l'indimenticabile Bill Clinton, col suo modo casereccio di "aromatizzare" i sigari e quella sua irrefrenabile propensione a schizzare le camicette di Monica con la sua creative (blowjob) art.

Ciò è impensabile che possa ripetersi con Obama e Michelle, legati come sono da un rapporto profondo e autentico, che va oltre l'ambizione e il rispetto di facciata. Sono, per fortuna, una coppia sincronizzata e innamorata. Per di più: giovani e belli entrambi. Niente veline, per favore!

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Società