THERE ARE NO FOREIGNERS IN ART( NELL’ARTE NON ESISTONO STRANIERI

52ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, 10 giugno -21 novembre 2007.)

Nei vialetti degli affollati Giardini, dove si è aperta la tanto attesa Biennale dell’americano Robert Storr che con 76 paesi partecipanti ha fatto di Venezia una città assolutamente globale, abbiamo letto su una borsetta che una bella ragazza portava appesa in spalla, la frase che abbiamo voluto mettere come titolo. Infatti, qui almeno per tre giorni, non vi sono stati stranieri, tutti giravano forsennatamente per i padiglioni nazionali, le Corderie, le Artiglierie e i tanti antichi palazzi, per godere dell’arte(pittura, scultura, video- installazioni…) che- in un modo o nell’altro- presenta delle novità che hanno il potere di incantarti e frastornarti. Come per esempio, ci è capitato al Padiglione russo di vedere AES+F(L’ Ultima rivolta), uno straordinario lavoro anche interattivo “Click I Hope”, che di per sé è già un invito alla speranza, a vivere in pace, sebbene sul nostro orizzonte vi sono tante nubi.

Molto carinamente hanno risposto alle nostre domande gli artisti principali: Andrei Bartenev , Arseny Meschryakov, A. Ponomarev.

Domanda: Le vostre installazioni rappresentano il domani, quello che succederà?

A noi sembra che è un futuro già presente. Abbiamo posto l’accento sui rapporti tra il mondo naturale e il mondo mediatico, che si frappone nel contatto dell’uomo con se stesso, con il suo prossimo e con la natura. L’installazione “Doccia” dedicata a Nam June Paik , le cui pareti piatte e parte superiore sono interamente rivestite non di piastrelle, ma di monitor che trasmettono in tempo reale più di 1000 canali televisivi internazionali , rappresenta il dominio assoluto del mezzo televisivo che priva l’uomo della possibilità dall’unità informativa.. Due pulsanti all’interno della cabina, permettono di cambiare il contenuto audio- visivo scegliendo, ad esempio, le “ultime notizie”,oppure lo sport, la pubblicità, il porno, i programmi sugli animali… La doccia è impossibile da spegnere. I flussi informativi scrosciano e si riversano sulle nostre anime con la stessa intensità, indipendentemente dai programmi mandati in onda.

Volete dire che il campo informativo è ultrasaturo?

Le installazioni di Alexander Ponomarev “Tergicristalli” e “Onda” hanno la stessa funzione dei tergicristalli posti sulle automobili: rimuovere le tracce di sporco dal parabrezza della macchina, quelli posti su ciascuno degli schermi ripuliscono con l’acqua i programmi mandati in onda. A un certo momento, tutti i programmi televisivi vengono sostituiti da uno splendido panorama sulla laguna. Non è una magia, ma ciò è provocato da una telecamera fissata sulla terrazza del padiglione russo. Sia “tergicristalli” che “Onda” sono una sorta di metafora che rappresentano la volontà artistica e la forza demiurgica dell’arte. Se le onde mediatiche creano attorno all’uomo uno spazio concluso, “L’onda” creata da Ponomarev lo scompone generando la possibilità di osservare l’orizzonte.

Impressiona moltissimo l’”ultima insurrezione” con tanti bellissimi/e ragazzi/e che piantano delle spade affilatissime o alla gola o al cuore di un loro compagno/a…

L’ “ultima insurrezione” del gruppo AES+F è un’animazione in 3D che crea un modello di cyber spazio generato dal mondo mediatico e reale del XX secolo. Lo spazio si estende come un organismo in provetta ed inghiotte i suoi stessi creatori, muta andando in direzioni ancora sconosciute. Tale panorama che sembra un paradiso, è animato da bellissimi adolescenti androgini. Con la musica di Wagner, come colonna sonora, i giovani giocano tra loro ad una guerra- insurrezione, nella quale non c’è differenza tra vittima ed aggressore, maschio o femmina, bene e male, destino e libero arbitrio. Similmente all’olandese volante, condannato ad un eterno vagare, gli eroi del nuovo cyber epos sono condannati ad un eterno duellare. Un combattimento senza sangue e dolore, un contatto senza contatto. Ogni generazione crea la sua versione di apocalissi artistica in musica, in pittura, in altri generi artistici. Questa nostra versione sostituisce le precedenti.

C’è anche una specie di discoteca magica…

L’installazione di Andrei Bartenev è un container di specchi riempito da cinquanta sfere, emettenti luci Led. Il cuore posto all’interno di ciascuna sfera, simbolizza il pericolo di frustrazione che incombe su chiunque viva all’interno di un mondo fatto di relazioni virtuali e indirette. Questa discoteca magica, dove tutti sono vicini, ma ognuno balla da solo, altro non è che la metafora dell’isolamento delle comunità virtuali e simulate che vivono nella costante speranza di un incontro.

Anche se questo vostro lavoro è emozionante e attuale, si respira il vostro romanticismo- pessimismo russo..

Le sue parole non possono che farci piacere. A dire la verità noi non partiamo mai da un’idea preconcetta. Per esempio, ci siamo ispirati moltissimo al romanticismo tedesco: infatti la musica di sottofondo è la Walkiria di Wagner e poi c’è la citazione di una frase di Petrarca: “La sotto i giorni nubilosi e brevi,- nasce una gente a cui il morir non dole”. Tenendo presente che trattiamo problemi globali, notiamo che in Europa spesso notano la matrice russa che è molto evidente nel cinema russo. Insomma non possiamo che essere felici che l’energia russa salti fuori.

La vostra installazione è emozionante e bella, però ci sono troppi aerei ed armi. Cosa sperate per la vostra gioventù?

E’ ovvio che noi non vogliamo che la Russia abbia un futuro di violenza. Desideriamo assolutamente il contrario, anche se ci rendiamo conto che questa violenza esiste. Per il nostro Paese vogliamo pace, amore e il rifiorire di tutte le attività. Però questo come esseri umani, come artisti registriamo quello che sta avvenendo.

Dopo la Biennale che fine farà il vostro lavoro?

Partecipiamo a moltissime mostre in Europa, negli USA, a Hong Kong, a Shangai e prossimamente anche a Roma. E’ possibile che passi anche in TV.

Notizie tecniche

AES+F Group(Arzamova, Evzovich, Svyatsky+ Fridkes) è conosciutissimo nel mondo artistico: Si possono trovare loro notizie su: www.aes-group.org; www.mdf.ru e sul loro Sito ufficiale: www.clickihope.info dove è possibile partecipare al gioco interattivo da qualunque nazione. Click I Hope è un accumulatore virtuale di speranza, necessario ad ognuno di noi, al nostro paese, al mondo intero.

Maria de Falco Marotta & Team

Maria de Falco Marotta & Team
Società