UN AMORE COSÌ GRANDE, COSÌ GRANDE COSÌ"(W. E. storia di una passione senza fine, dall'8 giugno nei cinema italiani) 12.5.30.58
Finalmente è proiettato nei cinema italiani, il lavoro lungo e "doloroso" di quell'autrice "special rock" che è Madonna, l'amato idol di ancora molti teneeger, sebbene la sua età sia un po' "avanzata". Quel film che è la storia lacrimosa, patetica, impossibile da immaginare ai nostri giorni, che ha come protagonisti Wallis Simpson e Re Edoardo VIII che abdicò per suo amore, è stata una storia che ha scosso intere popolazioni femminili del mondo per il suo intreccio d'amore, di passione, di guai. Onestamente, tutti - specie in Italia - abbiamo seguito con tumulti interiori difficili da descrivere, la loro storia ed oggi che potremo vederla - sebbene con occhi diversi - sullo schermo, chissà quale effetto ci farà.
A dire il vero, le foto di Wallis ( piuttosto brutta, angolosa…Ma che ce aveva di strano… - Camilla continua la tradizione, no? Ndr -) allora, come adesso, ci lasciano stupiti per come lei, come persona, sia riuscita a farsi amare da un re, sebbene avesse dietro le spalle una vita matrimoniale piuttosto complessa (due divorzi e figuratevi la corte inglese di quel tempo!).
Bisogna proprio dire che l'amore non guarda a chi siamo, ma a come appariamo agli occhi e al cuore del nostro amato.
La storia e il film.
Nel 1998, Wally Winthrop (Abbie Cornish), trasferitasi a New York, ha rinunciato al proprio lavoro per sposare uno psichiatra di successo. Poiché il matrimonio si è rivelato infelice, la donna continua a sognare attraverso la storia della divorziata americana Wallis Simpson, per il cui amore nel 1936 re Edoardo VIII (James D'Arcy) rinuncia al trono d'Inghilterra in favore del fratello Bertie (James Fox). Ed è proprio grazie a un'asta di cimeli appartenuti ai due che Wally incontra Evgeni (Oscar Isaac), una guardia di origine russa, capace di farle battere nuovamente il cuore e mostrarle la vera natura dei sentimenti.
Cosa ha detto Madonna
L'idea di realizzare un film sulle figure del Duca e della Duchessa di Windsor ha perseguitato Madonna per molto tempo. Non essendo interessata a un biopic tradizionale, nell'approcciare la stesura della sceneggiatura ha cercato così di cogliere l'essenza della loro relazione e di trasformarla in una delle più grandi storie d'amore del XX secolo, impegnandosi in lunghe ed estenuanti ricerche che restituissero un punto di vista inedito su Wallis Simpson e sui sacrifici a cui è stata chiamata per salvaguardare il suo difficile e tormentato legame. Quella di Wallis Simpson resta una figura controversa ma che nasconde dietro di sé grandi interrogativi: in un'epoca in cui gli uomini avrebbero dato tutto per salire al trono e ottenere il potere illimitato, cosa ha spinto Edoardo a rinunciarvi? Se la sua rinuncia è stata dettata dall'amore, che cosa aveva di speciale Wallis per indurlo a una tal scelta?
Ma chi era Wallis?
Capire da dove Wallis provenga e quali siano le sue origini è importante per delineare il suo quadro psicologico: Wallis ha infatti sempre avuto la sensazione di stare dalla parte sbagliata e per questo motivo ha sognato sin da subito per sé una vita migliore. Bessie Wallis Warfield nacque in Pennsylvania nel 1896. Suo padre morì poco dopo la sua nascita e lei e sua madre furono costrette a vivere dell'elemosina dei parenti. Lo zio, un ricco scapolo, provvedette poi alla sua formazione scolastica, mandandola a studiare in una prestigiosa scuola per sole bambine nel Maryland, dove Wallis strinse amicizia con le figlie di alcune delle famiglie più ricche d'America.
LETTERE D'AMORE DA SOTHEBY
Affascinata da questa donna e da questa potente storia d'amore, Madonna ha trascorso due anni a scrivere la sceneggiatura, divorando ogni libro che raccontasse la storia di Wallis, guardando documentari e trasmissioni a lei dedicate e incontrando diverse persone che avevano avuto la possibilità di conoscerla direttamente. Durante le ricerche, sono diventate particolarmente importanti le lettere che Wallis e Edoardo si scrivevano in continuazione, anche quando si trovavano sotto lo stesso tetto. Dalle lettere, poi, viene anche il titolo originale del film: W.E., come le firme che queste riportavano in calce, avendo l'abitudine di siglare ogni scritto con le sole iniziali.
Piuttosto che dai libri, era poi possibile individuare nel carteggio alcuni elementi che gli scritti ufficiali non presentano, come ad esempio il modo informale con cui erano soliti rivolgersi l'uno con l'altra o i soprannomi che si erano dati in privato.
Inoltre, Madonna ha trascorso lunghi periodi di tempo alla ricerca degli oggetti appartenuti a Edoardo e Wallis, prendendo anche parte all'asta di Sotheby del 1998, a cui parteciparono oltre 1000 compratori provenienti da oltre 50 stati diversi e con una raccolta finale di oltre 23 milioni di dollari (ben al di sopra delle aspettative della celebre casa d'aste, che aveva stimato i proventi per 7 milioni). L'esperienza è poi divenuta anche un espediente narrativo chiave per il film e per la stesura del personaggio di Wally Winthrop, che attraverso ogni oggetto recuperato o visto all'asta rivede o rivive le passioni di Wallis, andando avanti e indietro nel tempo. Il viaggio di Wally inizia in un momento infelice della sua vita, intrappolata in un rapporto senza amore che le fa rimpiangere il grande sogno dell'amore romantico. Wally ha una vita non perfetta e nel momento meno opportuno incontra l'uomo dei sogni e trova la forza di lottare contro i proprio demoni proprio ispirandosi a Wallis e alla sua vicenda, rendendosi conto che non esiste l'idea di amore perfetto e che ogni legame comporta un qualche tipo di compromesso.
CONTRAI -
Per realizzare W.E., Madonna si è avvalsa della collaborazione del fotografo Hagen Bogdanski - che ha al suo attivo titoli come Le vite degli altri e The Young Victoria - conferendo all'intera opera, che fa scorrere parallelamente le vicende di due differenti periodi ricorrendo a flashback, atmosfere che ricordano le opere degli anni Sessanta di cineasti come Godard o Resnais. Per sottolineare i cambiamenti di periodo o di tono, Madonna ha anche voluto usare diversi tipi di pellicola: girando principalmente in 35 mm, ha inserito frammenti di 16mm per raccontare qualcosa di intimo, immagini in Super8 nei flashback per invocare sentimenti di nostalgia e vecchi filmati di repertorio per conferire al film uno strato di realtà e autenticità.
Che cosa dicono i critici di questo filmLCfr. Ilaria Feole - FilmTV n. 23/2012).
Nel progetto originario di Lady Ciccone, Edward e Wallis dovevano essere Ewan McGregor e Vera Farmiga, entrambi fuggiti dal film per «impegni concomitanti» e rimpiazzati dai meno noti Andrea Riseborough e James D'Arcy. Non ci stupisce che le star abbiano abbandonato la nave: l'opera seconda di Madonna fa acqua da tutte le parti. Scorrono parallele e tangenti sullo schermo le vite della Simpson, scandalosamente legata all'erede al trono inglese, e della contemporanea Wally, intrappolata in un matrimonio infelice e ossessionata dalla storia della donna da cui prende il nome, al punto di indossare i suoi indumenti (pagati una fortuna all'asta da Sotheby's) e di dialogare con la sua presenza fantasmatica.
Bè, ad essere sinceri, noi il film l'abbiamo visto alla 68.ma Mostra del cinema di Venezia. Non ci ha entusiasmato, ma non è stato peggiore di tanti altri portati in palma di mano da tanti "prezzolati" critici. Non è - poi- da meno di una delle tante lacrimose telenovelas che la TV ammannisce, giorno dopo giorno alle casalinghe da "Voghera e giù". Vedetelo e piangete.
Maria de falco Marotta & Team