FERNANDO LUGO, UN VESCOVO "CONTRERO"

Il Vescovo - Il Paese - Chi è Fernando Lugo

Il Vescovo

Non si è parlato molto- eppure ne valeva la pena,perché un uomo come lui, coraggioso ed intraprendente, chiamato il "vescovo rosso", quel Fernando Lugo eletto a furor di popolo Presidente del Paraguay, ha riportato in auge la famosa Teologia di Liberazione, che tanto è stata osteggiata dalla gerarchia cattolica, a cominciare da Benedetto XVI. Fernando Lugo è dalla fine di aprile 2008 il nuovo Presidente della popolazione paraguaiana il cui terzo vive con meno di due dollari al giorno.

Il Paese

Il Paraguay è un paese geopoliticamente strategico in America Latina almeno per tre ragioni: confina con la Bolivia all'altezza degli immensi giacimenti di gas naturale; è un enorme produttore di energia idroelettrica e nelle sue viscere c'è una delle più grandi riserve di acqua dolce dell'intero pianeta, "l'acquifero guaranì", dove secondo gli esperti c'è acqua potabile "per 360 milioni di persone nei prossimi cent'anni". Sicuro anche come "via della coca" verso l'Europa, il Paraguay è, insieme alla Bolivia, con la quale condivide lo svantaggio di non avere un accesso al mare, uno dei paesi più arretrati del sub-continente. I dati statistici del Mercosur dicono che il Paraguay ha un tasso di povertà simile ai Paesi dell'africa equatoriale. C'era desiderio di un cambio, perché la gente non ne poteva più di morire per stupide malattie come il dengue che il governo per inettitudine ha sempre sottovalutato falsificando anche le statistiche. Non voleva essere costretta a dover emigrare all'estero per mantenere le proprie famiglie. Non voleva più essere uccisa dai grandi proprietari terrieri o dalla polizia perché chiedeva un minimo di equità sociale. Non ne poteva più di una giustizia totalmente dipendente dal potere politico della cupola colorada, che da 65 anni governava nella totale impunità. Il Paese, infatti, ha subito la dittatura di Stroessener per 35 anni ed è rimasto in balia dei governi colorados, il gruppo dei militari che si è diviso il potere fino alla sconfitta subita dall'opposizione guidata dal vescovo Lugo.

Chi è Fernando Lugo

L'uragano politico che fa svoltare a sinistra il Paese sudamericano, che ha vissuto la più lunga e crudele dittatura militare(1954-1989) si chiama Ferdinando Lugo. Il suo curriculum vanta alcuni primati come quello di essere a 55 anni, il più giovane vescovo in pensione della Chiesa cattolica e il primo che si candida alle elezioni politiche. Vicino alla teologia della liberazione, animatore di movimenti sociali, Lugo è stato recentemente sospeso a divinis dal Vaticano dopo aver a lungo lavorato a San Pedro una delle regioni più povere del già poverissimo Paraguay. E' stato appoggiato dal movimento di cittadinanza Tekojoja che in nella lingua guaranì significa "uguaglianza", da larghi strati della popolazione, dai contadini agli indigeni, dai senza terra agli studenti universitari da quello che rimane della sinistra paraguayana dopo decenni di massacri. Nonostante le minacce di morte, gli attacchi che gli sono venuti da settori del Partito Colorado, il tentativo di invalidare la sua candidatura, Lugo ha vinto la competizione elettorale. A San Pedro , tutti si ricordano di quel giorno d'agosto del 1992 quando da vescovo della città si era rifiutato di partecipare alla inaugurazione del moderno aeroporto militare costato 5 milioni di dollari. Al presidente Juan Carlos Wasmosy, seduto al tavolo d'onore del banchetto, per celebrare la moderna opera, aveva mandato a dire che non era disposto a benedirlo, visto che alla popolazione contadina di San Pedro, serviva una strada asfaltata per portare i loro prodotti al mercato della città e un ospedale per non dover morire di parto o di dissenteria. Indignato il presidente chiese come si chiamava quel vescovo insolente." Fernando Lugo eccellenza, è un vescovo ribelle, un contrero", gli avevano risposto. E meno male . i movimenti sociali paraguaiani, i moderati del Partito liberale, i settori progressisti della Chiesa cattolica, lo hanno sostenuto con forza, fino alla sua vittoria. Ovviamente si è dovuto dimettere da vescovo cattolico, dopo 30 anni di sacerdozio , rinunciando alle sue condizioni formali di vescovo, proprio per potersi mettere al servizio di coloro che nel Paese, vivono con fatica. La costituzione paraguayana vieta la candidatura, ai ministri di culto.

Secondo la teologia cattolica rimarrà sempre uomo di Chiesa, ma anche se è stato sospeso a divinis, egli si è gettato in politica, perché qui da tempo si erano persi i valori fondamentali, soffocati da una guerra sporca senza esclusioni di colpi. Lugo ritiene che la politica sia l'espressione più pura e sublime del servizio, dell'impegno, dell'amore. Essa é, la ricerca del bene comune, un mezzo per restituire la dignità al cittadino(da dire ai nostri politici).

Era dai tempi della Teologia della Liberazione che non si vedevano sacerdoti impegnati attivamente in politica. Quando ha abbandonato le vesti sacerdotali ha ricevuto da Roma una sanzione canonica di sospensione del ministero per potersi dedicare appieno alla politica. Ha buone relazioni con la chiesa continentale, partecipa agli incontri che si fanno in loco e che la presenza di molti sacerdoti in zone difficili non é solo utile ma a volte anche necessario.

Anche per la ragione che la Chiesa è una delle poche istituzioni ancora credibili in Paraguay. Si considera un uomo aperto a tutti i credi e movimenti sempre che si possa lavorare per migliorare la società. Stima sinceramente la maggior parte della popolazione che è brava gente, onesta ed eroica, che lavora e che sogna un avvenire migliore. Per certe sue posizioni è stato paragonato ad Hugo Chavez e ad Evo Morales, alla sinistra più radicale del continente. Per questo è stato chiamato un "vescovo rosso ", forse perché combatte affinché l'America Latina recuperi la parte più nobile della sua storia, avendo lottato i suoi grandi eroi dell'indipendenza per un continente integrato, giusto, libertario. Oggi, a duecento anni di distanza, ci sono nuovi stimoli per cercare questa integrazione in molti aspetti che sono essenziali per il futuro dell'America latina, e che vanno al di là delle questioni ideologiche: la lotta contro la povertà, l'alimentazione, la rete energetica.

Nei suoi comizi si è presentato spesso con dei bambini. Ha promesso loro di lavorare affinché non siano costretti ad emigrare, come hanno fatto milioni di paraguaiani, alla ricerca di lavoro. La gente che lo ha votato e lo ha scelto come il nuovo Presidente gli ha chiesto di non mentire, rispettare gli impegni presi, lavorare per il cambiamento reale del paese, formare un governo nuovo che rispecchi la pluralità della coalizione che lo ha sostenuto nella campagna elettorale e che é formato, da nove partiti e venti associazioni civili.

Speriamo che con Fernando Lugo sia la volta buona per un progresso giusto ed egualitario per tutto il Paraguay.

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Società