UNA VOCE FUORI DAL CORO LA TRASMISSIONE “UOMINI E PROFETI” IN ONDA IL SABATO MATTINA ALLA RAI SU RADIO TRE
Un momento di ricerca spirituale e religiosa all’insegna del rispetto e al di sopra delle polemiche, un punto di incontro e comprensione fra culture e religioni diverse, rivolto a coloro che animati da voglia di approfondire desiderano capire senza condannare.
Di questi tempi le sorprese poco piacevoli sono davvero tante per la nostra generazione nata subito dopo la guerra, cresciuta con una fede nel progresso e nel futuro come mai forse era successo prima, con una grandissima speranza di pace, con parole come pluralismo ed ecumenismo che sembravano entrate definitivamente a far parte del nostro vocabolario.
A volte sembra di andare a ritroso, di ritornare ai tempi della guerra fredda, o anche prima, ai tempi dei nostrani Don Camillo e Peppone. Oppure ai tempi della caccia alle streghe e del maccarthismo. Ma i bravi Fernandel e Gino Cervi non ci sono più, così come non ci sono più né Stalin né Eisenhower. Dai nostri mezzi di informazione sembra anche scomparsa la sottile arte del sorriso. Croci brandite a mo’ di spade, intolleranza razziale che traspira persino da ambienti cosiddetti cattolici e persino rigurgiti di antisemitismo.
Non so se sia un fenomeno solo italiano. Probabilmente no, ma un’italiana all’estero come sono io, anche se vive così vicino all’Italia, non può non notare ed essere sconcertata dai toni esasperati che assumono le polemiche pseudoreligiose in Italia di questi tempi.
La ricerca spirituale e religiosa è cosa difficile e laboriosa. E’ una strada senza fine. Ricordo una lettura sul sussidiario di uno dei miei figli, in tempi non sospetti, che così titolava: “Di che colore è la pelle di Dio?” . Una pagina piena di speranza, ma allora l’immigrazione non era ancora colorata, i colori diversi della pelle erano ancora cosa esotica.
Poi sono venuta ad abitare in Svizzera. Ho partecipato ad incontri ecumenici, mi sono scritta all’Associazione Amicizia Ebraico-Cristiana. Tutte iniziative all’insegna della voglia di conoscenza e del rispetto reciproco. Non mi permetto di dire “tolleranza”, perché il concetto di tolleranza implica di per sé un concetto di superiorità, chi tollera chi? Eppure il canton Ticino è piccolo. Il numero totale dei suoi abitanti non supera quello di un quartiere di una nostra grande città. Ma a giudicare dai cognomi che si leggono sulla guida telefonica è un melting pot, una piccola America. Io insegno in una scuola media e ho e ho avuto studenti provenienti da tutto il mondo, ragazzi ebrei e ragazze con chador, americani, asiatici, africani ed europei. E la nostra è una scuola cattolica che fa di questo suo pluralismo un punto d’onore.
Adattarsi a situazioni nuove è sempre difficile. Accettare l’altro, il diverso è sempre difficile, richiede un grande sforzo, richiede la conoscenza reciproca. Ma si può, si può cercare di approfondire e si può cercare di capire.
Ed è proprio a questo proposito che vorrei segnalare, anche a quegli italiani che vivendo all’estero come me possono essere un po’ sconcertati dai toni provinciali delle polemiche che appaiono sulla nostra stampa, una voce fuori dal coro, una trasmissione radiofonica sul terzo programma della Rai, che va in onda tutti i sabati e le domeniche mattina alle nove e trenta. Si chiama Uomini e Profeti ed è condotta dalla bravissima Gabriella Caramore.
E’ una trasmissione dove l’insulto è assente, dove il rispetto è la regola, dove non si toglie la parola a chi sta parlando. E’ una trasmissione di approfondimento religioso, spirituale, filosofico. Culturale insomma, nel senso più nobile della parola. Si affrontano in modo serio problemi di attualità, con la partecipazione di ospiti illustri, “al di sopra di ogni sospetto”, da Enzo Bianchi, il priore della Comunità di Bose, a Paolo Ricca, teologo valdese, a Paolo de Benedetti, docente di giudaismo, a Khaled Fouad Allam, docente all’università di Trieste, al filosofo Salvatore Natoli, da Samir Khalil Samir, gesuita, esperto di Islam e professore a Beirut, a Chiara Frugoni, docente di storia medievale e autrice di una importante biografia di San Francesco, solo per citarne alcuni.
...“Guardare il mondo con gli occhi delle fedi e le fedi con gli occhi del mondo. Questo vuole fare Uomini e Profeti, la trasmissione di Radio Tre che da anni dedica i suoi dialoghi, commenti, letture, ascolti alle religioni, in due spazi distinti. Il sabato, con Domande, interviene sugli interrogativi che il mondo contemporaneo, con le sue contraddizioni, le sue urgenze, anche le sue tragedie pone alle esperienze del religioso. La domenica, con Letture, approfondisce (in serie di più puntate) i testi delle Scritture, le figure, i simboli delle diverse tradizioni..”
Chi avesse difficoltà a ricevere Radio Tre , potrà ascoltare o riascoltare la trasmissione su internet, sul sito http://www.radio.rai.it/radio3/uomini_profeti/index.cfm , sito che fornisce anche un’ampia documentazione e una ricca bibliografia.
Cristina Cattaneo