MARZO, IL RITO ANTICO E NUOVO DELLA FESTA DELLA DONNA 12.2.29.7

Non ho bisogno di denaro.

Ho bisogno di sentimenti,

di parole, di parole scelte sapientemente,

di fiori detti pensieri,

di rose dette presenze,

di sogni che abitino gli alberi,

di canzoni che facciano danzare le statue,

di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.

Ho bisogno di poesia,

questa magia che brucia la pesantezza delle parole,

che risveglia le emozioni e dà colori nuovi (ALDA MERINI: http://www.aldamerini.com ).

E' quello che ogni donna vorrebbe ascoltare dal suo uomo, perché il suo cuore è tenero e sempre alla ricerca dell'amore. Oggi- invece- c'è da aver paura ad essere donna. Viviamo quasi su due piani paralleli, corriamo, corriamo e ci incontriamo così poco. Si vede e si legge di efferatezze contro il sesso femminile da terrorizzare chiunque. Stupri, delitti orrendi, mutilazioni, perseguitano ancora troppo il genere femminile in ogni dove, sebbene in occidente esista una certa parità in ogni ambito della società. Ma è ancora troppo poco. Non importa che la TV ci mostri continuamente spettacoli indegni in cui sembra che la femmina sia la dea, la padrona, il tutto. Non ricordiamoci solo l'otto marzo che vi sono tragedie immense nel mondo dove milioni di donne vengono oppresse e sfruttate come secoli fa. Basta andare in Africa, per esempio nel Burkina Faso, uno dei paesi più poveri della terra, in Africa occidentale dove ogni anno 1.000 donne burkinabé perdono la vita per cause legate alla gravidanza e al parto. Il 70 per cento di queste poi ha subito una qualche forma di mutilazione dei genitali.

Così, per pensare anche alle donne meno fortunate, l'AIDOS dà il via a un'iniziativa che si tiene proprio nella giornata che celebra le donne, l'Otto marzo.

Per quest'iniziativa, tre grandi imprese, italiane e non solo, scelgono di sostenere AIDOS e, attraverso di essa, le donne del Sud del mondo, sempre più dimenticate dalla crisi finanziaria globale che ha portato anche a significativi tagli della cooperazione allo sviluppo. E invitano la loro clientela a fare altrettanto.

Le iniziative a cui tutti possono prendere parte

"Leggere non ha mai fatto così bene…come l'8 marzo!"

Per il decimo anno consecutivo 'La Feltrinelli' è al fianco di AIDOS con una donazione di 10.000 €uro in favore del Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili di Ouagadougou, più 20 centesimi per ogni libro acquistato l'8 marzo - solo quel giorno - nelle oltre 100 librerie 'La Feltrinelli' in tutta Italia e online su lafeltrinelli.it.

L'8 marzo fate una buona azione. Comprate un libro.

"Coop Adriatica…la salute di una donna vale più di una mimosa!"

Anche Coop Adriatica, con i suoi 160 negozi, rinnova il suo sostegno al Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili di Ouagadougou creato da AIDOS in collaborazione con l'associazione locale Voix de femmes. Coop Adriatica, infatti, devolverà a questo scopo i fondi che prima venivano investiti per regalare le mimose alle clienti e alle dipendenti.

"Shopping solidale con Promod!"

Se avete voglia di rifarvi il guardaroba in vista della primavera, aspettate l'8 marzo! La catena di abbigliamento Promod devolverà ad AIDOS l'1% del ricavato delle vendite realizzate l'8 marzo nei suoi 78 negozi.

Per promuovere i diritti, la dignità e la libertà di scelta delle donne.

"Licosa spa, un libro per celebrare la Giornata Internazionale della Donna".

Ancora libri da acquistare su Excalibooks.com. Per tutto il mese di marzo, utilizzando il codice "OTTOMARZO" al momento dell'acquisto, Licosa riconoscerà un omaggio ai lettori e aggiungerà un importo pari all'8% del valore della spesa alla donazione per AIDOS( Fonte: Ufficio stampa AIDOS).

Tuttavia, L'Italia resta in coda per le pari opportunità. In base al 'Global Gender Gap Report 2011′ del World Economic Forum sul divario di opportunità tra uomini e donne nel mondo, la Penisola conferma la 74esima posizione su 135 Paesi che aveva nel 2010. Al primo posto l'Islanda, davanti a Norvegia, Finlandia, Svezia, Irlanda e Nuova Zelanda come lo scorso anno. Posizioni confermate anche per Germania (11esima), Spagna (12esima), Regno Unito (16esimo) e Usa (17esimi). In calo di una posizione Francia (48esima) e Grecia (56esima). In Italia e' particolarmente elevato il divario nelle "opportunità e partecipazione alla vita economica" (90esimo posto). Non e' brillante la situazione sotto il profilo della salute (75sima posizione), mentre sono migliori gli esiti per i risultati nell'istruzione (48esimo posto) e per il potere in politica (55esima). Nella classifica l'Italia si trova alle spalle di Bangladesh (69esimo), Ghana (70esimo), Peru' (73esimo). Il Global Gender Gap Report, prodotto annualmente dal World Economic Forum che ha sede a Ginevra, fornisce un quadro di riferimento per la comprensione dell'ordine di grandezza delle disparità di genere nel mondo e costituisce un importante strumento per la loro valutazione. Il Rapporto si basa sul Global Gender Gap Index ideato nel 2006 con lo specifico proposito di fornire dati - raccolti secondo standard molto precisi ed articolati, e raffrontabili negli anni - sui gap tra uomini e donne nei 4 settori fondamentali: economico, politico, dell'istruzione e della salute. Nel settore economico vengono valutati la composizione della forza lavoro, i gap retributivi e le differenze nelle carriere (percentuali di donne rispetto agli uomini che occupano posti di legislatori, alti funzionari, manager, tecnici e professionisti). Il raffronto tra il Global Gender Gap Index 2010 con il Global Competitiveness Index 2010-2011 da un lato e con i dati della Banca Mondiale relativi al PIL pro-capite dall'altro, confermano la stretta relazione esistente tra l'uguaglianza di genere, il livello di competitività e il prodotto interno lordo. Così come altre analisi comprovano l'esistenza di uno stretto legame tra uguaglianza di genere e indice di sviluppo umano. Sebbene il Rapporto affermi che tali correlazioni non siano prova di causalità, esse sono coerenti con la teoria e con la prova sempre più evidente del fatto che l'accrescimento del potere delle donne determina un più efficiente uso del talento umano di una nazione e, di conseguenza, la riduzione dell'ineguaglianza di genere ha per effetto un aumento della produttività e della crescita economica (Cfr.: Global Gender Gap Report 2011′ del World Economic Forum).

Desidero anche far conoscere qualcosa di "bello" che si racconta delle donne a cominciare da: L'ANIMA CHE ATTRAVERSA LA TERRA" di Paolo Coehlo. Raccontano i taoisti che, all'inizio dei tempi, lo Spirito e la Materia intrapresero un combattimento mortale. Alla fine lo Spirito trionfò e la Materia fu condannata a vivere per sempre nell'interno della Terra. Prima che ciò accadesse, però, la sua testa picchiò contro il firmamento e mandò in frantumi il cielo stellato. La dea Niuka uscì dal mare, risplendente nella sua armatura di fuoco. Bollendo i colori dell'arcobaleno nel calderone, fu in grado di rimettere le stelle al loro posto. Ma non riuscì a trovare due piccoli pezzetti, e il firmamento rimase incompleto. Secondo i taoisti, lì comincia il dualismo dell'amore: c'è sempre un'anima che attraversa la Terra, in cerca della sua Altra Parte, affinché entrambe si possano incassare nel pezzo vuoto del cielo e, così, completare la Creazione.

"Quando le nostre anime si ergono possenti e diritte, faccia a faccia, silenziose, avvicinandosi fino quasi a toccarsi, finché le lunghe ali divampano e si incendiano sulle due ricurve punte, quale male amaro riuscirà chiunque a farci, sì da impedirci di essere felici? Salendo, sempre più in alto, gli angeli ci sospingeranno e i sospiri loro faranno cadere orbite dorate di perfette canzoni nel nostro profondo silenzio. Facci continuare a stare sulla terra, beneamato, dove gli incongrui, avversi umori degli uomini spingono lontano e isolano i puri spiriti e permettono un posto dove stare ed amare per un giorno con intorno le tenebre e l'ora della morte."(Tratto dal libro Love story)-

A tutti i nostri lettori donne ed uomini, in un amoroso abbraccio buon 8 marzo 2012!

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Società