GIORNATA MONDIALE DEL MALATO (venerdì 11)
A TIRANO, SANTUARIO, LA CELEBRAZIONE DIOCESANA PRESIEDUTA DAL VESCOVO OSCAR
Venerdì 11 febbraio ricorre la XXX Giornata Mondiale del Malato. Il tema di quest’anno è “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”. Il Vescovo Oscar presiederà a Tirano una preghiera diocesana, dal Santuario dove Maria è invocata come Madonna della Salute. Alle ore 15.30 monsignor Cantoni guiderà il Rosario, a seguire il Vescovo presiederà la Santa Messa. Nel rispetto delle disposizioni anti-COVID la partecipazione a Tirano è limitata.
Tutti potranno essere parte della celebrazione collegandosi sul canale 85 del digitale terrestre, su TSN Sondrio. Per ricevere l’emittente è necessario risintonizzare il segnale del digitale terrestre del proprio televisore o del decoder. Dopo questa operazione TSN Sondrio sarà visibile in alta definizione in tutta la Lombardia.
LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
La Giornata Mondiale del Malato fu istituita nel 1992 da san Giovanni Paolo II, «per sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie cattoliche e la società civile all’attenzione verso i malati e verso quanti se ne prendono cura», così papa Francesco introduce il messaggio che porta la sua firma, pubblicato in vista dell’appuntamento dell’11 febbraio. «Siamo riconoscenti al Signore per il cammino compiuto in questi anni nelle Chiese particolari del mondo intero. Molti passi avanti sono stati fatti, ma molta strada rimane ancora da percorrere per assicurare a tutti i malati, anche nei luoghi e nelle situazioni di maggiore povertà ed emarginazione, le cure sanitarie di cui hanno bisogno; come pure l’accompagnamento pastorale, perché possano vivere il tempo della malattia uniti a Cristo crocifisso e risorto». Il tema scelto per questa trentesima Giornata è Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc 6,36). Parole che «fanno volgere lo sguardo a Dio - scrive ancora Francesco -, che guarda sempre i suoi figli con amore di padre, anche quando si allontanano da Lui. La misericordia è per eccellenza il nome di Dio, che esprime la sua natura non alla maniera di un sentimento occasionale, ma come forza presente in tutto ciò che Egli opera. È forza e tenerezza insieme». Dal Santo Padre la sollecitazione a guardare con amore i malati e i sofferenti. Significative le parole rivolte a coloro che sono loro vicini. «L’invito di Gesù a essere misericordiosi come il Padre - è l’osservazione del pontefice - acquista un significato particolare per gli operatori sanitari. Penso ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio, agli addetti all’assistenza e alla cura dei malati, come pure ai numerosi volontari che donano tempo prezioso a chi soffre. Cari operatori sanitari, il vostro servizio accanto ai malati, svolto con amore e competenza, trascende i limiti della professione per diventare una missione. Le vostre mani che toccano la carne sofferente di Cristo possono essere segno delle mani misericordiose del Padre. Siate consapevoli della grande dignità della vostra professione, come pure della responsabilità che essa comporta».