La tradizione valtellinese continua per cui... Provare per credere... Visto?

"GABINAT" - Il giorno dell’Epifania é d'uso in Valtellina il Gabinat (dal tedesco "Nacht der Gaben" = notte dei doni). La tradizione è mantenuta viva dai ragazzi di Valtellina che in questo giorno, passando di casa in casa, appena viene loro aperto, pronunciano la parola "Gabinat" per primi, assicurandosi un dono dal padrone di casa.

Fra le tradizioni che bisogna cercare di evitare che scompaiano c’è quindi l’antico “Gabinat”, parola che viene dal tedesco ("Nacht der Gaben" = notte dei doni) e quindi da supporsi discesa dai Grigioni. Parola e tradizione. Locale è invece la risposta “tìra la cùa al gatt”. Di che si tratta?. A cavallo dell’Epifania – una volta i doni o il carbone per i cattivi li portava la Befana) – nel periodo previsto chi “sparava" in faccia ad altri la magica parola “Gabinat” aveva diritto ad un pegno. Non dappertutto alle stesse ore. Ad esempio a Sondrio dal mezzogiorno del 5 al mezzogiorno del 6, a Bormio invece dai Vespri della vigilia dell’Epifania sino al tardo pomeriggio del giorno dopo.

Qualcuno aveva pensato alla difesa inventando una pronta risposta, appunto “tìra la cùa al gatt”., ma questo, dicono gli esperti, non esimeva e non esime dal pagare pegno.

Molte cronache parlano di usanze dei bambini per i quali c’erano da parte delle vittime le castagne, prelibate caramelle di un tempo, ma non è vero perché tutti erano interessati e festosamente coinvolti.

Ai lettori dunque, facendo finta che la data di pubblicazione sia quella della redazione di questo testo, appena apertosi il periodo canonico e cioè alle 12 più un pelino del 5 gennaio, il nostro Gabinat (vale anche per i non valtellinesi). Attendiamo il pagamento del pegno.

GdS

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