“FALSI CIECHI” all’Ordine del giorno

E’ la legge che è opinabile nella sua definizione

Nella sua sessione conclusiva - venerdì 30 settembre a Milano* - il Congresso Nazionale della

SIOL - Società Italiana di Oftalmologia Legale, ha affrontato e fatto il punto sul dibattuto problema
dei “falsi ciechi”: dalla precisa identificazione alla responsabilità personale del “falsario” alla
responsabilità professionale del Medico certificante (non sempre uno specialista): controlli e
controllori …
Il problema dei falsi ciechi è innanzitutto nelle definizioni di “cecità”.
Per la gente e il “buio assoluto”, per la Clinica/Pratica medica la normativa legale e già in continua
discussione/evoluzione,
Per la Clinica e per il pubblico il cieco è colui che non vede assolutamente nulla: la cecità è la
perdita completa della funzione visiva.
La legislazione invece, con l’intenzione di tutelare anche le persone che per una grave riduzione
visiva hanno perduto gran pane della loro autonomia, ha ridefinito la cecità assoluta includendo
anche “persone che hanno un minima residuo visivo”.
A questo scopo ha stabilito dei parametri/limiti per la cecità assoluta, ovvero la “visione del
movimento della mano ma non del numero delle dita”, la cui discriminazione risulta quindi affidata
alla buona fede del paziente in quanto non esistono metodi ed esami obiettivi per stabilire se un
occhio affetto da una patologia che giustifichi una grave riduzione visiva sia in grado o meno di
contare le dita o quali.
Non per niente nel corso di questo Congresso Nazionale della Società Italiana di Oftalmologia
Legale piuttosto vivaci sono state le discussioni fra i vari relatori, Senza in effetti poter arrivare ad
un punto comune.
D’altro canto quella pur minima residua capacita visiva legalmente riconosciuta giustifica molti dei
casi che vengono denunciati come falsi ciechi, che grazie ad un 2 per cento di funzione visiva
residua riescono ad orientarsi e a svolgere semplici attività, come magari passeggiare per il proprio
paese e attraversare le strade non particolarmente trafficate.
Altro ovviamente è il caso di chi viene colto alla guida di un mezzo motorizzato...
 

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