ÁLVARO SIZA VIEIRA, LEONE D'ORO ALLA CARRIERA DELLA 13. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA (VENEZIA GIARDINI E ARSENALE, 29 AGOSTO - 25 NOVEMBRE
Con questo terribile Caronte che invece di traghettare la gente nel Purgatorio, la sta riportando tutta all'inferno per il caldo asfissiante che toglie il respiro ( poveri emiliani sotto le tende a quasi 50°! ), qui a Venezia la Biennale non sta a soffiarsi il vento, ma decide sui prossimi eventi che vedranno ancora una volta la città promoter della cultura che- detto tra noi è l'unica cosa valida che abbiamo. Infatti, il 27 giugno 2012 - é stato attribuito all'architetto portoghese Álvaro Siza Vieira il Leone d'oro alla carriera della 13. Mostra Internazionale di Architettura - Common Ground che si svolgerà a Venezia, Giardini e Arsenale, 29 agosto - 25 novembre 2012..
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore David Chipperfield che insieme di Siza dicono che " "E' difficile pensare a un architetto contemporaneo che abbia mantenuto una presenza coerente nell'ambito della professione quanto lui e che una tale presenza sia mantenuta proprio da un architetto che vive e lavora all'estremo margine atlantico dell'Europa non fa che mettere in risalto la sua autorità e la sua condizione."
"Sin dall'epoca dei primi consensi ricevuti per il ristorante di Boa Nova e le piscine di Leca de Palmeira, e di una reputazione confermata dalle sue prime abitazioni, Siza ha occupato una posizione peculiare nella galassia architettonica. Questa posizione è ricca di paradossi. Siza ha mantenuto una consistente produzione di opere del più alto livello, senza tuttavia mostrare la minima traccia di quel palese professionismo e dell'autopromozione che sono ormai diventati parte del meccanismo dell'architetto contemporaneo. Mentre sembra andare nella direzione opposta rispetto al resto della categoria, in realtà pare essere sempre davanti a tutti, apparentemente non toccato e non intimorito dalle sfide pratiche e intellettuali che pone a se stesso."
"Protetto dalla sua collocazione isolata emana una saggezza universale. Sperimentando con forme geometriche estreme riesce a creare edifici di grande rigore. Sviluppando un linguaggio architettonico tutto suo sembra parlare a tutti noi. Mentre la sua opera emana sicurezza di giudizio, essa risulta chiaramente potenziata da prudente riflessione. Mentre siamo abbagliati dalla luminosità dei suoi edifici, avvertiamo tutta la loro consistenza" (Cfr: documenti della Biennale Architettura ).
Il riconoscimento ad Álvaro Siza Vieira sarà consegnato ai Giardini della Biennale mercoledì 29 agosto 2012 alle ore 11, nel corso della cerimonia di premiazione e inaugurazione della 13. Mostra Internazionale di Architettura.
Chi é Alvaro Siza Vieira
L'opera di Álvaro Siza Vieira si colloca tra le più significative espressioni del panorama architettonico internazionale contemporaneo: architetto portoghese tra i più famosi al mondo, Siza include infatti premi e riconoscimenti importantissimi quali la medaglia d'oro della Fondazione Alvar Aalto, il Pritzker Prize e il Praemium Imperiale, oltre a diverse lauree ad honorem risultato di una lunga e fortunata carriera. Oltre all'attività professionale di progettista svolta presso lo studio di Porto, la città in cui si è laureato nel 1955, Siza ha insegnato presso diverse università, a Porto, negli Stati Uniti, in Svizzera e in Sud America, ha partecipato ad importanti concorsi internazionali ad invito e le sue opere, pubblicate sulle principali riviste di settore, sono state oggetto di rassegne nel mondo.
La sua formazione si costruisce, dopo la laurea, grazie al lavoro svolto negli anni Cinquanta accanto ad un maestro dalla potente personalità, Fernando Távora, figura chiave nella diffusione della conoscenza dell'architettura contemporanea europea: dalla raffinata cultura della sua esperienza professionale apprende un metodo di lavoro e modella il proprio modo di fare architettura, sempre regolato da un bilanciato senso di equilibrio e di misura. Questi caratteri sono già riscontrabili nelle prime realizzazioni per Porto, nelle quattro case unifamiliari per Matosinhos, suo paese natale, e nei tre interventi realizzati a Leça de Palmeira tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il ristorante Boa Nova, un centro sportivo e una piscina in riva al mare. Negli anni Settanta il suo modo di immaginare l'architettura si evolve in edifici come casa Beires a Povoa de Varzim, dove un linguaggio ruvido vicino al brutalismo lecorbuseriano si confronta con un'attenzione topografica tipica degli approcci insediativi di Alvar Aalto.
Ma non è tutto. Infatti, sì ispirò anche al neorealismo italiano .
Con il processo di trasformazione democratica del Portogallo a partire dalla metà degli anni Settanta, il lavoro di Siza compie una scelta di campo, apportando un contributo decisivo alle sperimentazioni compiute nel tentativo di risolvere il drammatico problema dell'abitazione economica popolare nell'ambito delle attività promosse dal programma SAAL, "Servizio di appoggio mobile locale". Affronta il progetto in scala urbana, determinandolo sul confronto e sulle relazioni tra il sito e i suoi abitanti, analizzando il continuo processo di trasformazione e modifica, e non assoggettando le opere al contesto, ma accogliendo del contesto le sfide, le possibilità nascoste e generate dall'opera del tempo, particolarmente visibili nelle stratificate sedimentazioni delle città. I primi progetti, rimasti incompiuti, sono per Porto, i complessi residenziali di Bouça e di São Victor, dove il tema è la reinterpretazione in chiave contestuale dell'astratto tipo della casa a schiera. Tale atteggiamento anticipa, anche se con riferimenti diversi, il progetto di urbanizzazione per il quartiere residenziale di Malagueira ad Évora del 1977, prova della pervenuta maturità dell'autore e certamente una tra le sue opere più felici, rinnovatrice con accenti originali della nobile tradizione dell'architettura europea del 900. Questi quartieri residenziali si richiamano alle più significative esperienze dell'architettura di Germania, Austria, Svizzera e Olanda, di autori come Oud, Stam, May e Taut e dichiarano l'influenza che su Siza ha avuto il neorealismo italiano: ne condivide tutti i valori figli della povertà, e nei progetti per situazioni disagiate e di ambienti sociali compromessi sostiene l'importanza della modestia con cui affrontare ogni occasione progettuale, convinto che in architettura non vi siano temi migliori o peggiori ma solo i modi, positivi o negativi con cui gli argomenti vengono trattati. Per Berlino elabora negli anni Settanta alcuni progetti per il risanamento del quartiere di Kreuzberg, intervento che lo porta al progetto che gli conferisce fama internazionale, la Schlesisches Tor degli anni 1980 e 1983, prima opera che completata fuori dal Portogallo, paradigmatica ed esemplare nella definizione dell'architettura di Siza come "arte del sottrarre".
Realizza opere in tutto il mondo
Sempre a partire dal disegno e dallo schizzo, elemento essenziale e principale strumento di studio, di ricerca e comunicazione, l'architettura di Siza assume la semplicità come propria ricchezza, mescolando rigore ed eclettismo, ragione ad fantasia, parsimonia espressiva e scatti magniloquenti. Genericamente definito come minimalista, in questo vero seguace di Adolf Loos, egli difende l'economia ed il rispetto dei mezzi espressivi, evitando gli sprechi e sottolineando la distinzione tra decorazione e ornamento. I costanti rimandi e i dialoghi con l'architettura contemporanea, da Alvar Aalto a Le Corbusier, da Wright a Oud e a Barragán, ne rendono l'opera sempre sfaccettata ed originale, non riducibile ad un solo riferimento, ma espressione di una modernità fondata sul tema della mescolanza dei modelli. Dopo l'esperienza berlinese Siza riceve incarichi professionali importantissimi, realizza opere in Portogallo, in Spagna, Olanda, Germania e Italia, e fama e notorietà ne fanno uno degli architetti più ricercati. Tra le numerose realizzazioni e gli infiniti progetti, sono particolarmente noti il Centro Galego di Arte Contemporanea a Santiago de Compostela, la Facoltà di Architettura e il Museo della Fondazione Serralves a Porto, la biblioteca dell'università di Aveiro, il capannone dello stabilimento Vitra a Weil am Rehin, il Rettorato dell'Università di Alicante, il Centro meteorologico nel villaggio olimpico di Barcellona, il Padiglione portoghese all'Expo '98 di Lisbona, i due insediamenti a scala urbana di edilizia convenzionata per l'Aja, la chiesa a Marco de Cavanezes, il concorso vinto per Venezia per il recupero dell'area di Campo di Marte alla Giudecca nel 1985 e gli edifici scolastici in Portogallo, l'asilo João de Deus a Penafiel e l'Istituto di Educazione Superiore a Setubal (Fonte: http://www.deagostini.it/omnia2001 ).
Álvaro Siza Vieira, è un architetto moderno, altruista, "Common Graund", cioè uno che pensa che la terra sia di tutti e che bisogna migliorarla con le forze intellettive che ciascuno ha. Non gli serve la ricchezza, ma il vedere i suoi simili sistemati non secondo la "sua altezza, ma secondo quello che vede". Evviva!
Maria de falco Marotta & Team