Non sogno “il partito cattolico" ma un partito di vera ispirazione cristiana

Gentile Direttore,

non sogno “il partito cattolico”; meglio non parlarne nemmeno. Ma desidero – questo sì – un partito di vera ispirazione cristiana, che coniughi di nuovo il sistema dello Stato di diritto e della democrazia rappresentativa e partecipativa con l’ispirazione cristiana, quella vera, quella cioè di sostanza, che animi sia le motivazioni soggettive dell’impegno politico, sia le idee progettuali e programmatiche – ricavate dall’intera dottrina sociale della Chiesa – e sia, al tempo stesso, i comportamenti politici. Qualcuno, per la verità, preferirebbe la presenza di due formazioni politiche di ispirazione cristiana, una operante più sul centrosinistra e una più sul centrodestra, e ciò anzitutto attraverso la “conversione” alla piena ispirazione cristiana di forze, pur limitate, già in campo. Certo, sarebbe qualcosa di nuovo se di fatto succedesse.

Ma a me piace pensare a qualcosa di unitario, che si ponga coraggiosamente nel cuore della società, e sia composto da persone e gruppi di varia provenienza – anche di provenienza democristiana e popolare – capaci di stare insieme intorno a un programma comune seriamente identitario (ma non settario) e veramente aderente alla concretezza dei problemi attuali. Un patto serio dovrebbe caratterizzare quest’unione, tale da favorire la coerenza e solidità interna, l’indipendenza e il senso della responsabilità e della coesione nazionale. Si può essere indipendenti senza essere programmaticamente divisivi nel linguaggio e nelle scelte, e cultori del senso di responsabilità nazionale senza essere ingenui e carenti di una giusta scaltrezza politica. Non è vero, a mio parere, che una compagine del genere – per il fatto di essere caratterizzata dall’ispirazione cristiana più che preoccupata di porsi al centro o a sinistra o a destra – non avrebbe una propria specifica identità culturale–politica, la quale, è vero, distingue una formazione politica da un comitato elettorale.

Credo che sarebbe un grande atto di carità nei confronti dei cristiani di base – cioè dei tanti e tanti fedeli magari meno maturi, ma di fondo onesto e buono – i quali alle varie tornate elettorali non sanno cosa fare perché non vedono un soggetto politico davvero credibile del tutto, se fosse offerta a loro almeno una possibilità in più, con l’avvento di “qualcosa di nuovo”. … E così mi ritrovo a sognare – e non mollo – a 51 anni compiuti.

Nella speranza di incontrarla presto e di poter discutere di alcune iniziative che potrebbero nascere in collaborazione, La saluto con tanta cordialità.

Felice Antonio Vecchione  Associazione “Italia Insieme

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