WHERE ARE WE GOING? MA A PUNTA DELLA DOGANA, NATURALMENTE!

Dopo mesi e mesi di polemiche, finalmente il Comune di Venezia ha assegnato l'area della Punta della Dogana, quel meraviglioso posto che si vede non appena si arriva a Venezia dal mare, al magnate francese François Pinault bocciando la candidatura della Guggenheim, appoggiata dalla Regione. Pare che la Fondazione Guggenheim sia stata esclusa dalla procedura negoziale perchè nel progetto non ha presentato l'elenco definitivo delle opere destinate alla collezione permanente, ritenuto uno degli elementi essenziali per effettuare la scelta, insieme alla relazione progettuale di recupero dell’intero complesso e alle linee guida per la gestione del polo con il coinvolgimento del Comune di Venezia.

Palazzo Grassi( sempre del magnate F. Pinault) ha provvisto tutti gli elementi immancabili richiesti dalla lettera di invito, allegando alla sua offerta - nell'ambito di un progetto affidato al giapponese Tadao Ando - un elenco di 141 opere d'arte destinate a costituire il fondo permanente del Centro d'arte per la durata trentennale, aggiudicandosi così il consenso della commissione tecnica voluta dal sindaco Cacciari.

Un colpo di scena che lascia qualche inevitabile dubbio sulle ragioni dellìassegnazione, dato che la Guggenheim è un'istituzione presente a Venezia ormai da parecchi anni e che di recente ha firmato accordi di collaborazione con diversi enti italiani, dimostrando ampie capacità organizzative per quanto riguarda la divulgazione dell'arte contemporanea.

Gioisce per la vittoria il presidente di Palazzo Grassi che si farà carico dei lavori di restauro della struttura e delle rive. E che gli costerà euro più, euro meno, circa 30 milioni, sempre di euro. Questo piccolo grande uomo che ha avuto tanta fortuna dalla vita con i suoi commerci, ha precisato che : "La Dogana ospiterà un centro d’arte contemporanea, che sarà inaugurato nel 2009 in contemporanea con la Biennale di Arti Visive del 2009”.

Che dire?

Ogni stagione ha le sue ‘mode’, i suoi percorsi culturali à la page, le sue fenomenologie dettate dalle tendenze effettive dei linguaggi sociali e dalle più prosaiche esigenze del mercato. Questo, naturalmente, vale anche per la cultura, per la cultura da copertina perlomeno, e quindi anche e soprattutto per l’arte.

Arte contemporanea o prodotto del mercato?

Gli eventi promossi da Palazzo Grassi sono sempre di grande richiamo, soprattutto grazie al modello organizzativo di matrice aziendale che li muovono. La macchina che produce, finanzia e organizza il tutto è quella di un’azienda e cioè efficiente ed efficace, con obiettivi, risultati, target di riferimento, politiche di marketing, grandi eventi mondani con la partecipazione di VIP famosi nel mondo.… Infatti,il progetto del celebre architetto Tadao Ando per il nuovo Centro d'Arte Contemporanea che verrà attivato presso la nota Punta della Dogana di Venezia è stato presentato con tutti i crismi della legge in materia per dare un nuovo volto alla struttura, da anni abbandonata, alla presenza del sindaco di Venezia, Massimo Cacciari e di tanti personaggi dell’arte. 'Leit motiv' del restauro l'unione, la ricerca del collegamento, tra passato e futuro. Dice T. Ando:- questo palazzo, che galleggia sull'acqua fin dal quindicesimo secolo, la mia intenzione e' farlo galleggiare sull'acqua verso il futuro; e' un palazzo molto antico ed e' stato molto difficile studiarne la storia in modo da conservarne la struttura originale ed innovarla verso il futuro. Utilizzerò un materiale del 20esimo secolo come il cemento armato che inserirò in questa cornice di strutture che risalgono al 15esimo secolo-.

L'architetto poi ha sottolineato la non semplicità di lavorare in laguna: "a Venezia non e' facile lavorarvi perché ha una grande tradizione storica". "Con Punta della Dogana e Palazzo Grassi la laguna sarà un luogo d'eccellenza per le esposizioni d'arte contemporanea". Esternamente lo stabile manterrà le sue forme originarie, sarà spogliato da interventi di restauro fatti negli anni, mentre internamente le pareti in cemento armato, simboleggianti il ventesimo secolo, saranno realizzate fuori opera a e poi installate”(Ando dixit).

Chi é

François Pinault (nato il 21 Agosto 1936) è un imprenditore multimiliardario francese che possiede e gestisce la catena di vendita e produzione di beni di lusso PPR. Vive in Francia, è sposato e ha 4 figli. Secondo la rivista americana Forbes nel 2007 il suo patrimonio è stimato in 14,5 miliardi di USD, questo lo rende il 34esimo uomo più ricco del mondo. Oltre alla catena produttiva e distributiva di beni di lusso PPR è anche proprietario della holding Artemis S.A. che possiede Samsonite, il Vail Ski Resort nel Colorado e la prestigiosa casa d'aste Christie's. Considerato re del lusso e della distribuzione (con marchi come Gucci, Fnac, Christie’s), vanta un patrimonio incomparabile di capolavori d’arte contemporanea. Da Picasso a Mirò, da Mondrian a Picabia, passando per Andy Warhol, Brancusi, Modigliani, Cattelan, De Kooning, Rauschenberg. Circa 2500 “pezzi” che attendono di essere esposti e che, forse, troveranno una sede definitiva in Punta della Dogana. Molti lo invidiano per la sua sfacciata fortuna che, come già sappiamo poggia il suo piedino sul globo che è in alto alla Punta della Dogana. Potranno essere discutibili i suoi metodi, però non si può che apprezzare il suo coraggio di investire tanti euro nella ristrutturazione di un posto bellissimo, sì, ma destinato allo sfacelo, visto che non c’erano tanti “appassionati” ricconi italiani a voler ricuperare un così particolare luogo di “memoria” collettiva della fu grandezza di Venezia. Alla mia domanda se si sente più un benefattore dell’arte o di Venezia , ha risposto che è un appassionato sia della prima che della seconda. Ed io credo a questo piccolo, grande uomo che se lo incontri per strada, lo scambieresti per uno dei tanti che faticano a vivere. Lui no, vive per fare soldi ed investirli in qualcosa di duraturo per quanti verranno dopo e si porranno l’ eterna domanda:- Where are we going? Prima a Palazzo Grassi, poi alla Punta della Dogana dal 2009 e poi dove ti porta il cuore.

Maria de Falco Marotta & Team.

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