SIGNS



E’ concesso a chiunque sbagliare un film, d’accordo, gli artisti
sono dei creativi guidati dalla stella dell’istinto, altalenanti
nelle loro pulsioni; ma dal regista di quel capolavoro che è
stato e rimarrà “il Sesto senso” e dell’apprezzabile “Unbreakable”,
questa caduta, o per meglio dire franata di stile non ce la si
aspettava proprio.


Partendo da un’idea sicuramente curiosa e stimolante come quella
dei misteriosi segni lasciati nei campi di mezzo mondo, il
regista M. Night Shyamalan scivola inevitabilmente sul più
squallido episodio di “X-files”, facendo confrontare attori
bravissimi come Mel Gibson, Joaquin Phoenix, Cherry Jones e Rory
Culkin con la banalità ridicola dell’incontro con il più
classico degli omini verdi, venuto per mangiarci e distruggerci,
e soprattutto per segnare la rovina di un film che se fosse
volato più alto (e quello che non perdoniamo a Shyamalan è che
lo sa fare), sarebbe potuto anche risultare stimolante.


Belle ad ogni modo le prove dei protagonisti, soprattutto i
bambini Cherry Jones e Rory Culkin, nonchè le musiche molto tese
ed espressive di James Newton Howard ma nulla possono e nulla
hanno potuto contro una sceneggiatura da brivido, e non in senso
positivo.
Mirko Spelta


               

Per comunicazioni all'autore della recensione:

               
ginodilegno@inwind.it



GdS 8 XI 2002 
www.gazzettadisondrio.it

Mirko Spelta
Società