Il Signore degli Anelli - LE DUE TORRI
La seconda avventura dei piccoli Hobbit e dei loro amici, appesi
al confine tra fiaba, racconto medievale e film fantastico
continua, e ci riporta ad una nuova battaglia, ad un nuovo
scontro epico tra forze del bene (poche e mal organizzate ma
piene di speranza) e del male (tante, con l’orribile aspetto da
orchi, ed organizzatissime); ma questa volta ci sono delle
differenze notevoli con il primo capitolo della trilogia, e non
a favore del sequel, che rispetta tragicamente la regola di
tutti i “numeri due”; cioè a dire è decisamente meno
interessante, avvincente e sorprendente del primo; a parte la
trovata iniziale del sogno del piccolo Frodo, che ci immette
subito in uno scontro tra Gandalf il mago ed un mostro, condito
da effetti speciali che lasciano ben sperare nel film, il resto
è monocorde e tutto incentrato (troppo incentrato) su una
battaglia in stile medievale che si svilupperà per ben 20 minuti
e che di fatto costituisce l’unico cardine narrativo del film.
Interessante è invece il profilo soggettivo della creatura
Gollum, affetta da disturbo bipolare della personalità, davvero
orribile a vedersi, ma di grande realismo in relazione alla
natura umana, in cui mai è così chiara la distinzione tra bene e
male.
Un film da non perdere solo per gli amanti del genere dunque, e
per gli altri beh, diciamo che ci sarebbero delle alternative
volendo.
Mirko Spelta
Per comunicazioni all'autore della recensione:
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GdS 28 I 2003
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