Riflessione sul 25 aprile

Riceviamo e pubblichiamo:

Davvero commoventi le molte bandiere rosse (e le poche italiane)
che garrivano nelle piazze italiane nel ricordo del 25 aprile.
Ma sui testi di storia non stava forse scritto che l'Italia fu
liberata, oltre che dal modesto contributo (numerico) dei
partigiani, dagli alleati, in particolare, americani? Invece,
nessuna parola o gesto di ringraziamento è risuonata nelle
piazze per il sangue versato da quegli ignoti stranieri. Neppure
una minuscola bandierina a stelle e strisce alzata al cielo. E’
malizia supporre che le “casuali” dimenticanze velino in realtà
l’inconfessabile volontà di apporre solo il sigillo “rosso” sul
copyright della liberazione antinazista? Chi in questi anni non
ha mai voluto festeggiare la liberazione per non dare troppa
enfasi al mito (e i miti si sa, non sempre fanno rima con
Verità) della resistenza partigiana, pensi che, diversamente
dall’Italia, il “25 aprile” di tanti altri Paesi europei,
significò nientemeno che il passaggio dalla padella alla brace:
da una dittatura di destra ad una di sinistra. L’Italia è stata
solo un po' più fortunata. L'anno prossimo tutti in piazza, se
non altro, per il pericolo sventato!
Gianni Toffali



Gianni.Toffali@inwind.it



GdS 30 IV 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Gianni Toffali
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