RED DRAGON



Ritorna il dottor Hannibal Lecter, ritorna “the Cannibal”, che
stavolta mangia professori d’orchestra non dimostratisi
all’altezza nell’esecuzione; ma questa volta torna in un ruolo
di comprimario d’eccezione, per una storia che non è più la sua,
inserito intelligentemente e opportunamente nella vita e nella
brillante carriera del giovane investigatore Will Graham,
interpretato con assoluta maestria dal giovane talento Edward
Norton (“schegge di Paura” e “Fight Club”), probabilmente il
miglior giovane attore degli ultimi dieci anni.


La struttura narrativa è credibile, veloce, senza cali di
tensione, anche il cattivo di turno Francis Dolarhyde (Ralph
Fiennes), è rappresentato con un apprezzabile tentativo di
intrusione nella psiche umana, mai manichea nel scegliere il
bene o il male, ma combattuta tra pulsioni di polarità opposta,
il che rende verosimile anche questa caratterizzazione di
Fiennes (che a tratti ricorda il primo Harrison Ford dell’arca
perduta).


Non si cade peraltro neanche nella tentazione delle inutili
violenze spettacolari, tentazione comprensibilmente forte dati i
precedenti del dottor Lecter, e quindi in tutti i sensi questo
ultimo lavoro del regista Brett Ratner ( The family man” e “Rush
Hour 1 e 2”) risulta apprezzabile, un buon thriller moderno, ben
scritto e ben interpretato, sempre teso, vivo, e mai
esageratamente Hollywoodiano.

Merita di essere visto.
Mirko Spelta


               

Per comunicazioni all'autore della recensione:

               
ginodilegno@inwind.it



GdS 8 XI 2002 
www.gazzettadisondrio.it

Mirko Spelta
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