RECENSIONI CINEMA RICORDATI DI ME
Uno splendido scorcio, intimista e sociologico, di un’Italia di
tutti i giorni, introspettivo e geniale, con protagonisti
d’eccezione, caratteristi di un malessere sociale e psicologico
che si intersecano l’uno con l’altro in una trasversalità
assolutamente transgenerazionale, su cui Muccino passa nel
finale una “mano di buono”, ma che giustamente a tratti
inquieta.
Un film straordinario, forte, intenso, con uno spaccato di
normalità borghese assolutamente perfetto, pericoloso, in cui
sogni e le ambizioni si incontrano, si rincontrano e si
scontrano con la realtà, brusco risveglio di un freddo mattino o
di un freddo tramonto della vita.
Uno sguardo attento, a tratti impietoso e a volte affettuoso, di
una vita che, come diceva un grande della musica, è quella cosa
che ci accade mentre stiamo facendo progetti per il futuro.
In ogni caso un messaggio, nonostante l’immersione nella
quotidianità e nel terrore della mediocre realtà, positivo; i
sogni, talvolta, non muoiono all’alba.
Mirko Spelta
Per comunicazioni all'autore della recensione:
ginodilegno@inwind.it
GdS 8 IV 2003
www.gazzettadisondrio.it