RECENSIONI CINEMA RADIO
Liberamente ispirato ad una storia
vera, “Radio” racconta la straordinaria storia “normale” di
un’amicizia pura e sincera tra un ragazzo “solo più lento degli
altri” ed un allenatore di football un una piccola città della
California, ed il risultato è toccante.
Ha gioco facile il regista Mike Tollin (“Hardball”) nel far
vestire i panni di Harold Jones ad Ed “occhi di ghiaccio” Harris,
che con una straordinaria mimica interpretativa riesce ad
incutere rispetto e ad ottenere credibilità anche con “mise” in
colori improponibili e con un paio di basette degne del miglior
“Tony Manero”; tutto sommato buona la prova d’attore di sicuro
più difficile della carriera di Cuba Gooding Junior, abituato a
ruoli meno impegnativi e del quale quindi si apprezza il
coraggio per la scelta del personaggio di “Radio”.
Una buona colonna sonora (James Horner, due volte premio Oscar
per la colonna sonora di “Titanic”), ed una fotografia
all’altezza del racconto (Don Burgess, direttore della
fotografia tra gli altri per “Terminator 3”), corredano un
lavoro giocato sulle note dei sentimenti e della narrativa, che
lascia un po’ di spazio nel cuore.
Mirko Spelta
Per comunicazioni all'autore della recensione:
ginodilegno@inwind.it
GdS 18 XI 2003
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