RECENSIONI CINEMA NATALE IN INDIA
 Riparte l’allegra carovana 
 miliardaria del Natale cinematografico, puntuale come le tasse 
 in Svizzera, e stavolta approda in India, con il solito corredo 
 di situazioni da commedia degli equivoci rivisitata in chiave 
 Italo-borghese, con giudici, avvocati, tardo-burini, bellone che 
 non guastano mai e personaggi e macchiette esasperate.
 Pochissime le novità narrative e i momenti di originalità 
 autentici in questa copia della copia della copia ormai ultra 
 decennale di se stessa, al punto che gli autori stessi hanno più 
 volte dichiarato di avere esaurito il filone esotico; 
 ciononostante, se si mettono da parte le pretese qualitative ed 
 artistiche per un momento, qualche dialogo, pure nella sua 
 trivialità, strappa ancora un sorriso e, considerati i 
 presumibili intenti del film, dunque, riesce.
 Poco altro resta da dire, aspettando le prossime vacanze chissà 
 dove con gli stessi personaggi perché si sa, squadra che vince 
 (o che incassa) non si cambia.
Mirko Spelta
               
 Per comunicazioni all'autore della recensione:
                
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 GdS 28 XII 2003  
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