RECENSIONI CINEMA La LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI
Il regista Stephen Norrington (“Blade”,
non nuovo quindi a storie di mostri ed affini) propone un lavoro
francamente originale , ma dalla duplice lettura: un viaggio
nella fantasia attraverso una davvero insolita riunione di
inquietanti favole moderne, rubando alla narrativa di più
secoli, citando Mark Twain e Oscar Wilde e passando attraverso
Bram Stoker, che si sviluppa in una storia con pregi e difetti,
fatta di momenti alti e grotteschi scivoloni, in un
caleidoscopio emotivo in cui la narrazione è povera e la
sceneggiatura langue, ma in cui le caratterizzazioni prendono
forma con importante pregio nelle interpretazioni di Shane West,
Peta Wilson, Stuart Townsend, Naseeruddin Shah e
dell’intramontabile Sean Connery nell’ennesimo film d’azione,
nonostante il fisico da 007 sia ormai naturalmente cambiato.
L’opera è ambiziosa, curata, con accenti di esagerata finzione
tipica della cinematografia americana, ma in un’ottica dinamica
si ritiene sia abbastanza riuscita, se si considera il “prodotto
a grande divulgazione” e quindi dalla logica comunicativa di
opere destinate al grande pubblico, necessariamente adattate ad
esigenze di facilità di comprensione, divertimento e
scorrevolezza.
per il resto è gusto, o si apprezza la fantasia del soggetto ed
il genere, o si irride la confusione storica e la debole
struttura della sceneggiatura.
Personalmente ci si è discretamente divertiti.
Mirko Spelta
Per comunicazioni all'autore della recensione:
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GdS 28 X 2003
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