"La preghiera di una vergine": incredibile seguito da parte di un esimio cattedratico della (!!!) Università Cattolica del Sacro Cuore

La scelta del giornale (Centro Valle) - Quello che é rimasto di sale, lui esimio docente (!!!!) della Cattolica - Allucinante - Al prossimo numero

Riapriamo il giornale, pronto per
essere immesso in rete, per un'aggiunta sulla miserevole vicenda
de "La preghiera di una vergine", per via di un suo supplemento,
per così dire, apparso su Centro Valle, addirittura in prima
pagina con seguito interno, praticamente a tutta pagina e
ripetizione, siamo a quattro, del nudo integrale che appare in
copertina del libello del vate Sebastiano Grasso.


La scelta del giornale
Non facciamo sponda a
numerosi commenti, abbastanza a senso unico, sulla scelta del
giornale di dare così rilievo, e in quel modo, alla questione.
Ci piacerebbe farlo ma quel giornale non solo lo abbiamo diretto
ma portato, triplicandola, a una diffusione straordinaria,
molto, molto maggiore dell'attuale. Il risultato é venuto avendo
come primo elemento la conoscenza dei lettori, quelli reali e
quelli potenziali, e quindi di cosa si poteva e doveva dare e di
cosa non si poteva e non si doveva dare, pur non rinunciando ad
un ruolo, per così dire seppur un po' presuntuosamente,
pedagogico-didascalico. Lasciamo perdere dunque, anche poi
perché in fin dei conti sbagliare é umano, specie per chi non ha
tutti gli elementi di conoscenza in particolare di un modo di
pensare, quello valtellinese e quello valchiavennasco, così
diverso anche solo da chi abita appena oltre il confine di
Colico, di Sorico, di Corteno per non parlare di chi é oltre una
delle sbarre di confine.


Quello che é
rimasto di sale,

lui esimio docente (!!!!) della Cattolica


Il prof. Luciano Caramel é Professore ordinario di Storia
dell’arte contemporanea. Ricopre la carica di Direttore
dell'Istituto di Storia dell’Arte Medioevale e Moderna
all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il suo curriculum
ufficiale é molto scarno: "Ha insegnato nell’Università di Lecce
e nell’Università Cattolica di Milano e di Brescia". Inoltre,
grande titolo d'onore sicuramente, é amico ed estimatore di
Sebastiano Grasso, autore del poema orante e verginale,
di cui ha anche presentato a Como - é lui che lo ricorda -
l'ultima, si fa per dire, fatica e cioè quella che con le sue
trenta poesie, a quanto pare con "lingua a tratti scabrosa",
dovrebbe costituire l'appendice conclusiva di una trilogia che
non resterà scolpita nei secoli.

Il suo intervento su Centro Valle é, a dir poco, paradossalmente
sconcertante (eufemismo). Ne discuteremo il prossimo numero
perché manca il tempo e il webmaster sollecita per inserire in
rete questo numero 31, ma il tempo per definire allucinante
l'intervento lo abbiamo.

E proprio dal nostro punto di vista, così come espresso nel
precedente articolo che si é tenuto distante mille miglia dal
privato e dalla stessa figura di donna evocata nella "sublime"
poesia del ragazzo prodigio che a 17 anni già pubblicava le sue
poesie. Veri o presunti, raccontati o fantasticati, ricordi o
invenzioni: li abbiamo presi come un'invariante. Non ci
interessava, né ci interessa (sarebbe pettegolezzo) "la
soluzione del giallo" ma l'ordito.


Allucinante

Da quest'angolo visuale si trova allucinante che un cattedratico
dell'Università Cattolica sciorini i panni privati di altre
persone - si pure di chi afferma essere figura reale e musa
ispiratrice del poeta - così in pubblico dopo aver tacciato di
"paramoralista" un galantuomo come Tito di Blasi che si era
sentito in dovere di scrivere al giornale manifestando uno stato
d'animo diffusissimo in città. Non senza poi ricordare le
commendatizie illustri, i testimonial della bravura del poeta
dimenticando però una cosa sostanziale: che più si é in alto e
più si hanno doveri, il contrario del nostro caso visto che
essere in alto é inteso come il sentirsi liberi fi fare
qualsiasi cosa, al di fuori, al di sopra di ogni schema, di ogni
regola, del buon senso comune.


Al prossimo
numero


Al prossimo numero, intanto che la questione viaggia per diverse
sedi.
GdS


PS Un'aggiunta, anzi un'appendice. La quarta fatica, appendice
della terza, non é di sole 100 copie per omaggio alla donna. Nel
1998 infatti c'é altra opera di Grasso, pure quella in tiratura
ridotta e cioé 120 esemplari (75 in numeri arabi, 30 in numeri
romani, 10 numerati pa1-pa10 e 5 copie d'obbligo). Odem nel
1997: tiratura di 115 esemplari (25 in numeri romani, 75 in
numeri arabi, 10 numerati PA1-PA10 e 5 copie d'obbligo)


GdS 10 XI 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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