MR. DEEDS



Una nuova (ed ennesima) commedia americana politically correct,
basata sui buoni sentimenti, sull’amore che trionfa sul bieco e
vile denaro, sulle persone che restano se stesse anche dopo aver
ricevuto quaranta miliardi di dollari, con tanto di donna
ammaliatrice che, dopo aver conosciuto la purezza di cuore del
protagonista, a metà tra Paperino e il divertente porta-acqua di
Wateboy (film del 1998 con lo stesso Sandler), non può che
innamorarsi e redimersi.Insomma la sceneggiatura non brilla
certo per originalità….


Ciò nonostante la commedia scivola via leggera e coinvolgente,
con qualche guizzo di autentica comicità (come la conversazione
tra il maggiordomo ed il protagonista seduti al centro di un
campo da basket), e la geniale interpretazione di uno di quegli
attori che anche in un ruolo leggero riesce a far emergere il
proprio spessore, John Turturro.


Una nota di merito anche per Winona Ryder, che dopo “Autumn in
New York”, ci regala un’interpretazione brillante, in un ruolo
da “femme fatale” che non le è mai stato proprio , ma dal quale
esce tutto sommato dignitosamente.


Nulla di tremendamente emozionante quindi, una commediola facile
e fast-food, che conquisterà gli amanti del genere e riempirà
gli espositori di “blockbuster” per la prossima stagione, in
attesa di qualcosa di maggior spessore.
Mirko Spelta


               

Per comunicazioni all'autore della recensione:

               
ginodilegno@inwind.it



GdS 8 II 2003 
www.gazzettadisondrio.it

Mirko Spelta
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