L'Università di Scienze Gastronomiche unica nel suo genere nel panorama mondiale

La fa Slow Food, su incarico delle Regioni Piemonte ed Emilia-Romagna

Slow Food, su incarico delle Regioni Piemonte ed Emilia-Romagna,
è impegnato nella realizzazione di un grande progetto quale
l'istituzione dell’ Università di Scienze Gastronomiche che avrà
due sedi prestigiose: l'Agenzia di Pollenzo (Cn) e la Reggia di
Colorno (Pr).

L'Università di Scienze Gastronomiche, unica nel suo genere nel
panorama mondiale, è promossa da Slow Food, con la
collaborazione di due Regioni, Emilia-Romagna e Piemonte.

L'obiettivo è di creare un centro internazionale di formazione e
di ricerca, al servizio di chi opera per un'agricoltura
rinnovata, per il mantenimento della biodiversità, per un
rapporto organico tra gastronomia e scienze agrarie.

La struttura operativa è nata il 27 gennaio 2003, con la
costituzione del Comitato per l'Università. In contemporanea con
lo scioglimento del Comitato si è costituita il 25 settembre
2003 l'associazione Amici dell'Università di Scienze
Gastronomiche, che ha nominato il professor Alberto Capatti
quale Coordinatore Didattico-Scientifico.

L'Associazione Amici dell'Università di Scienze Gastronomiche ha
attivato i contatti con il Ministero dell'Istruzione, Università
e Ricerca al fine di ottenere al più presto il riconosicmento
ufficiale dell'Università di Scienze Gastronomiche.


La gastronomia è stata per anni relegata in un ambito folclorico
e, in Italia, sia la riforma Gentile che la recente Berlinguer,
non hanno riconosciuto al comparto quella valenza culturale e
socio-economica che invece indubbiamente le è propria.

Sul fronte dell'alimentazione l'approccio accademico s'è
concretizzato seguendo il filone del nutrizionismo e delle
tecnologie alimentari. Per contro, le scienze gastronomiche
conciliano saperi scientifici quali l'agronomia, la zootecnia e
le stesse tecnologie alimentari con quei saperi umanistici
connessi alla cultura del cibo come la storia e l'antropologia.

Il resto d'Europa e gli altri paesi industrializzati, sono
prossimi ad una rivoluzione dei programmi formativi, e la
conoscenza del cibo è oggetto di crescente interesse nella
ricerca storica, linguistica e antropologica. La gastronomia non
ha centri universitari specializzati, né nomi di materie e
titoli di studio che si richiamino a essa, ma è indirettamente
presente in molti corsi di laurea.


L'Università di Scienze Gastronomiche si propone come il primo
polo internazionale di formazione culturale gastronomica, come
punto di incontro di tutte le discipline che trattano
l'alimentazione e come centro di perfezionamento per tutte le
figure professionali del settore.

IL PROGETTO - Cenni

Cosa sono le Scienze Gastronomiche? Lo studio delle derrate
alimentari, dell'ambiente in cui nascono, della loro produzione,
agricola o zootecnica, e delle trasformazioni artigianali,
industriali, culinarie: insomma, tutti i molteplici saperi e le
numerose attività legate al cibo, dalla produzione alla
trasformazione alla sua commercializzazione, passando per
l'analisi e la tutela dei suoi valori culturali, saranno
finalmente riuniti e sistematizzati in un vero e proprio corso
di studi universitario.


Dall'Università di Scienze Gastronomiche uscirà dunque una nuova
figura professionale: quella di un operatore in grado di guidare
la produzione, di valorizzarla, di insegnare a degustare, di
orientare il mercato, di comunicare e di promuovere i cibi, le
bevande e la loro immagine.


L'Università infatti fornirà a quanti sono attratti dalla
conoscenza degli alimenti una comprensione umanistica, un
approccio sensoriale, una consapevolezza dei processi
artigianali e industriali, la conoscenza della cucina e del
turismo gastronomico. In un mondo in cui le "specialità" e i
"prodotti tipici" crescono d'importanza, creando un mercato con
standard di qualità nuovi, il gastronomo sarà in grado di
raccordare tutti i saperi, di assistere le nuove imprese, di
progettare sbocchi commerciali per la distribuzione e di
orientare le scelte della ristorazione. Una figura chiave che si
appresta a diventare il vero interprete della cultura
alimentare.

LE SEDI

Le due sedi della futura Università, Pollenzo (CN) e Colorno
(PR), si trovano in due aree geografiche dalla rinomata
tradizione gastronomica, che detengono un primato nel campo
della produzione alimentare di qualità: il Piemonte e l'Emilia-Romagna.


Pollenzo sorge in una tra le zone vitivinicole italiane più
prestigiose, ed è dunque una sede ideale per la formazione della
cultura e del gusto. La sede di Colorno è situata invece a pochi
chilometri da Parma, in un'area strategica per l'artigianato
alimentare e per l'industria agroalimentare.


Inoltre, saranno strutture qualificanti dell'Università:

* la biblioteca cartacea, multimediale e telematica, che
rappresenterà il primo esempio in Italia di un fondo di studio
interdisciplinare e a carattere internazionale per le scienze
gastronomiche;

* i laboratori per la valutazione sensoriale di alimenti,
bevande e formulazioni, destinati a diventare punto di
riferimento non solo per l'attività didattica ma anche come
servizio esterno per altri operatori;

* il centro di produzione di materiale didattico, supportato
dalle nuove tecnologie dei servizi ICT e di e-learning.

LE TECNOLOGIE

Il sistema in corso di progettazione prevede un uso
intenso delle tecnologie di comunicazione senza fili, adottando
gli standard emergenti che vanno sotto il nome di Wi-Fi (IEEE
802.11). In questo modo sia la rete locale (LAN) che i
collegamenti a Internet potranno essere realizzati senza
stendere cavi, garantendo la massima mobilità alle persone,
senza vincolarle a un posto fisso di lavoro.

I personal computer in dotazione a professori e studenti saranno
di conseguenza tutti equipaggiati con schede di connessione
Wi-Fi e lo stesso avverrà per i palmtop.

LA SCUOLA

Docenti di prestigio internazionale e stage in Italia e
all'estero formeranno i futuri gastronomi che opereranno nei
diversi settori agroalimentari: comunicazione, didattica,
giornalismo, gestione d'impresa, marketing alimentare e turismo.

L'articolazione:

il triennio di base

il biennio di specializzazione

gli stage

i docenti

la ricerca

il piano di studi del biennio

il piano di studi del triennio

convegni e seminari


Sarebbe interessante vedere anche le materie dei corsi nonché in
dettaglio le voci dell'articolazione come appena indicate, ma
occorrerebbe troppo spazio, per cui indirizziamo gli interessati
al sito della nuova e originale università.
CS


GdS 20 X 2004 - www.gazzettadisondrio.it

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