Le foto che fanno battere il cuore

Grande Mostra a Villa Manin

Il centro d’arte di Villa Manin, un posto straordinariamente
evocativo del passato, con il suo immenso parco e la sua tipica
costruzione di luogo ricco di memorie, sta facendo a “pugni” con
la vicina Venezia, e le altre città, in quanto ad arte e
cultura.

La sua organizzazione che conta su gente esperta del mestiere e
sulla promozione turistica di questa Regione italiana, Il Friuli
Venezia Giulia tra le più “silenziose” e lavoratrici, aprono
orizzonti rosei, anche in tempo di crisi( e non per fare il
verso al titolo della Mostra).

Sembra un po’ la storia di Davide e Golia e ciò induce a sperare
che tutti i “Davide” del mondo possano trovare la fionda con la
pietra giusta per atterrare Golia( mai Venezia, però), nel senso
di proposte culturali che vale la pena di gustare, a costo di
lunghi viaggi e disagi non indifferenti

Che cos’è :

LA DOLCE CRISI

Fotografia contemporanea in Italia

A cura di F. Bonami e S. Cosulich Canarutto

dove: Villa Manin, Passariano ­ Codroipo (UD)

fino al 5 marzo 2006.

E’ sicuramente la prima grande mostra che guarda all'arte
contemporanea italiana attraverso la fotografia, un mezzo in
Italia spesso marginalizzato e vincolato dalla sua natura
tecnica( ma usato tantissimo).

Quali sono i problemi della fotografia italiana contemporanea in
un mondo globale?

Il Centro d¹Arte Contemporanea di Villa Manin presenta La Dolce
Crisi, un viaggio insieme a ventidue artisti italiani alla
ricerca, attraverso la fotografia, delle possibili soluzioni.
Una crisi culturale e sociale che è cresciuta dolcemente e
pericolosamente sul nostro territorio. Ora è arrivato il momento
di risolverla non più semplicemente raccontando il presente ma
progettando storie e immagini per il futuro.

La Dolce Crisi si propone di guardare - più che alla fotografia
in senso stretto - all'uso della fotografia nell'arte. Una
visione fresca che vuole capovolgere stereotipi a favore di
un'interpretazione nuova di approcci e immagini. E¹ per questo
che tra gli artisti invitati ci sono sia importanti nomi della
fotografia classica che artisti che la utilizzano come uno dei
loro molteplici mezzi espressivi. Dalla scomposizione del
paesaggio, all¹accumulazione della periferia urbana,
dall¹ambiguità del ritratto alla complessità dell¹universo
visivo della rete, dalla pittorica manipolazione digitale alla
cruda semplicità del reale.

Il percorso espositivo si snoda attraverso un eterogeneo
percorso tra le sale espositive della settecentesca Villa Manin.


La Dolce Crisi un percorso non tradizionale che parte dalla
tradizione e presenta le opere di:

Andreoni_Fortugno, Stefano Arienti, Marina Ballo Charmet, Olivo
Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Vincenzo
Castella, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Giuseppe Gabellone,
Massimo Grimaldi, Luisa Lambri, Armin Linke, Marcello Maloberti,
Tancredi Mangano, Walter Niedermayr, Diego Perrone, Francesco
Raffaelli, Lorenzo Scotto di Luzio, Toni Thorimbert, Massimo
Vitali.


Di alcuni di loro, eccone un breve ritratto.

Andreoni_Fortugno Luca Andreoni (Sesto San Giovanni, 1961) e
Antonio Fortugno (Novi Ligure, 1963) lavorano insieme dal 1994
firmandosi Andreoni_Fortugno.

La loro ricerca si focalizza in particolare sullo studio delle
forme architettoniche dell'edilizia civile, popolare e borghese.
Le grandi periferie metropolitane e le prospere città
dell¹Italia settentrionale

sono i luoghi privilegiati della loro indagine.

Per Villa Manin hanno realizzato un agghiacciante installazione
con immagini scattate al cimitero di Redipuglia (GO)

Sefano Arienti nato nel 1961 ad Asola (MN), vive e lavora a
Milano.

La ricerca di Stefano Arienti, basata su inedite manipolazioni
di materiali semplici e comuni, tende ad accrescere la
consapevolezza visiva dello spettatore coinvolgendolo nel
processo critico di rielaborazione delle immagini.

Le sue indagini coprono ogni ambito delle potenzialità del
visibile attraverso l¹utilizzo di mezzi diversi.

Olivo Barbieri nato a Carpi (MO) nel 1954, vive e lavora a
Carpi.

Barbieri, fotografo attivo fino dai primi anni ¹70, fa della
macchina fotografica uno strumento di indagini poetica. I suoi
scatti, lontani da intenti realistici o di ricerca socio-
architettonica, mettono in luce gli aspetti simbolici dei
contesti urbani e della realtà abitata dall¹uomo. Nella mostra
vi è una serie fotografica su Las Vegas.

Gabriele Basilico, nato a Milano nel 1944, vive e lavora a
Milano.

E¹ uno dei più noti fotografi documentaristi europei. La sua
azione di indagine privilegiata si basa sul paesaggio
contemporaneo, rappresentato da zone industriali ed aree urbane.
Attraverso i suoi scatti cerca di indagare la complessità di
queste realtà e delle trasformazioni che le investono.

Letizia Battaglia nata a Palermo nel 1935, vive e lavora a
Palermo.

Giornalista, fotoreporter ed editore, Letizia Battaglia dedica
la sua attività di intellettuale e la sua sensibilità di
fotografa per denunciare l¹azione mafiosa ed i mali della
criminalità e della corruzione.

Attualmente dirige la rivista Mezzocielo, fondata assieme ad
altre donne, luogo di elaborazione e discussione di temi e
argomenti cari al mondo femminile.

Fotografa, editore, difensore dei diritti delle donne e dei
diritti umani, nel 1999 ha ricevuto il premio Photography
Lifetime Achievement del Mother Jones Internetional Fund.

Vincenzo Castella nato a Napoli nel 1952, vive e lavora a Milano

La ricerca di Vincenzo Castella pone la fotografia come mezzo
espressivo in grado di creare un dialogo tra realtà ed
immaginazione. Vicino stilisticamente alla fotografia
documentaria la sua indagine parte dagli aspetti più intimi di
interni fino ad allargasi alle realtà paesaggistiche urbane.

Marina Ballo Charmet nata a Milano nel 1952, vive e lavora a
Milano.

Marina Ballo Charmet unisce nei suoi lavori la formazione
analitica da psicologa e la sensibilità da artista. Le sue
fotografie, come i suoi video, indagano il corpo e gli oggetti
che ci circondano, concentrandosi sugli aspetti meno eclatanti,
più semplici e poco connotati del reale, e proprio per

questo spesso ignorati dal nostro sguardo.

Come si raggiunge VILLA MANIN Centro d'arte Contemporanea?

Automobile

- Autostrada A4 in direzione Trieste - uscita Latisana poi si
prosegue in direzione Codroipo.

- Dalla Slovenia e dalla Croazia si entra in Italia a Trieste;
quindi autostrada A4 in direzione Venezia - uscita Palmanova; si
prosegue in direzione Codroipo – Pordenone sulla SS 252.

- Dall'Austria si entra in Italia a Tarvisio; quindi autostrada
A23 fino all'uscita di Udine Sud; si prosegue in direzione
Pordenone-Venezia sulla SS 13.

Treno

Linea Venezia-Udine: si scende alla stazione di Codroipo. Dalla
stazione di Codroipo si raggiunge Passariano in autocorriera o
taxi.

www.trenitalia.it

Aereo

- Dall'aeroporto del Friuli Venezia Giulia di Ronchi dei
Legionari (GO) in autocorriera fino alla stazione ferroviaria di
Ronchi dei Legionari Nord, quindi in treno fino a Codroipo (via
Udine).

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica - I.A.T

Associazione fra le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia

T + 39 0432 90090 * F + 39 0432 905914

info@prolocoregionefvg.it * www.prolocoregionefvg.it

Per maggiori informazioni sull'ospitalità in Friuli Venezia
Giulia: www.turismo.fvg.it
Maria de Falco Marotta & Enrico Marotta

GdS 10 I 2006 - www.gazzettadisondrio.it

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Società