IL CROLLO DELLA MATERIA I PARADOSSI DELLA FISICA QUANTICA SOSPESA TRA MATERIA E SPIRITO
SFUMATI I CONFINI
TRA SPIRITO E MATERIA
L’ultimo mezzo secolo della fisica ha sconvolto la tradizionale
contrapposizione esistente tra il soggetto osservatore e
l’oggetto osservato sfumando i tranquillizzanti e positivistici
confini tra lo spirito e la materia, lo spazio e il tempo, la
vita e la morte, la causa e l’effetto.
Il fisico quanto più profondamente è penetrato nei regni delle
dimensioni subatomiche e supergalattiche, tanto più intensamente
è diventato consapevole che la loro struttura è paradossale e
sfida il senso comune. Il mondo del fisico, basato sulla teoria
della relatività e sulla teoria dei quanti è in effetti un mondo
dell’impossibile.
GLI
ATOMI NON SONO COSE
Heisenberg sostiene che gli atomi non sono cose. Quando si
scende a livello atomico, il mondo oggettivo non esiste più nel
tempo e nello spazio e i simboli matematici della fisica teorica
si riferiscono semplicemente a un mondo di possibilità e non di
fatti.
Suo è il Principio di Indeter-minazione: se si osserva la
velocità dell’elettrone è la sua posizione a diventar confusa e
viceversa. Ciò per l’impossibilità di rendere conto
contemporaneamente della natura ondulatoria e corpuscolare con
cui si evidenziano le particelle subatomiche a seconda del
modello descrittivo adottato.
Koestler osserva che la fisica moderna sembra obbedire a una
delle leggi che il Signore aveva ordinato a Mosè: "Non vi farete
immagini scolpite" nè di divinità nè di protoni.
UNIVERSO-PENSIERO
E NON UNIVERSO-MACCHINA
Oggi c’è una concordanza di vedute molto vasta, sottolinea Sir
James Jeans, sul fatto che la corrente delle conoscenze si sta
dirigendo verso una realtà non meccanica; "l’universo comincia
ad assomigliare a un grande pensiero piuttosto che a una grande
macchina." Gli aspetti immateriali la fanno da protagonisti sia
nel mi-crocosmo subatomico che nel macrocosmo einsteiniano. In
entrambi la materia si dissolve in energia e l’energia in
mutevoli configurazioni di qualcosa di sconosciuto.
E’ di Eddington nel 1928 questa affermazione: "la sostanza del
mondo è la sostanza della mente".
Il neutrino, per esempio, (la cui esistenza fu predetta da W.
Pauli nel 1930 e scoperto in laboratorio solo trent’anni dopo)
non presenta alcuna proprietà fisica: non ha massa, non ha
carica elettrica, non ha campo magnetico. Esso può essere
fermato solo dalla collisione diretta e frontale con un’altra
particella elementare.
"L’assenza nel neutrino di proprietà fisiche grezze , e le sue
caratteristiche quasi eteree, incoraggiano le ipotesi sulla
possibile esistenza di altre particelle che fornirebbero il
legame che ci manca tra la materia e la mente" (Koestler).
MENTONI O ATOMI
DELLA MENTE
A questo proposito l’astronomo Firsotff ipotizza addirittura
l’esistenza di particelle elementari della sostanza della mente:
i "mentoni".
Concludiamo con un dialogo del noto astrofisico Paul Davies:
Scettico : Tutti gli eventi sono determinati da eventi
precedenti! Fisico: No, secondo la teoria quantica, ad esempio,
gli eventi a livello atomico accadono spontaneamente senza una
causa che li preceda.
Scettico: Ma così noi non possiamo determinare il nostro futuro!
? Fisico: Il futuro sarà quel che sarà a prescindere dalle
nostre azioni precedenti. Da un punto di vista fisico lo spazio
tempo è simile a un grafico, con il tempo in ascissa od in
ordinata. Gli eventi sono punti segnati sul grafico: certi sono
collegati ad altri da relazioni di tipo casuale; altri, quali ad
esempio il decadimento dei nuclei radioattivi, sono definiti
spontanei. Ma è tutto là , sia che vi si incorporino le
relazioni casuali o meno. Quindi la mia affermazione per cui non
esiste nè passato nè presente nè futuro non riguarda il libero
arbitrio o il determinismo. Si tratta di questioni del tutto
diverse, nonchè ricche di contraddizioni e di incoerenze.
Mario Quaglia
(x) Mario Quaglia: curriculum
nell'articolo "Miti e leggende. Osiride e il "Ka" dei Faraoni
GdS 15 III 2002