CINEMA: THE ORDER
Ci sono voluti 20 anni e circa 20 titoli affinché Van damme,
co-sceneggiatore di questo ultimo Blockbuster-movie, infilasse
un’opera, pur condita dalle solite noiosissime arti marziali di
serie B, un minimo credibile e verosimile, ma tant’è.
The Order è la storia di un figlio d’arte, minimamente colto in
campo artistico, che sfrutta le proprie conoscenze per rubare
opere d’arte e preziosi in tutto il mondo, ma che, coinvolto
nella sparizione del padre, cercherà di recuperarlo.
Probabilmente soggetto e sceneggiatura non vinceranno premi a
valanghe, nè peraltro ce lo si aspettava; ciononostante come già
accennato quest’ultimo lavoro risulta indiscutibilmente di
miglior qualità rispetto a tutti i suoi predecessori, più curato
nei particolari, più verosimile, con un discreto ritmo.
Una nota di merito anche per Andrew Robinson (Hellraiser e
Liberace).
Mirko Spelta
Per comunicazioni all'autore della recensione:
ginodilegno@inwind.it
GdS 8 IX 2002
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