Valtellinesi nel nuovo Governo: due, uno, nessuno? - Tutti gli articoli
Il Totocalcio applicato alla politica. Non è irriverente l'accostamento visti i tempi che corrono di gran lunga meno seri e affidabili della tanto vituperata, a sproposito, Prima Repubblica. Allora, pur fisiologicamente con ineliminabili difetti nessuno avendo il requisito della santità, erano rispettati e praticati i requisiti fondamentali alla base del vivere democratico, in primis la corrispondenza fra volontà popolare e sua espressione parlamentare. Ora invece siamo al quarto Governo guidato da insigni signori senza alcun avallo elettorale ma anche senza esperienza specifica alle spalle (absit iniuria verbis).
Senza precedenti la piroetta del Premier che però, ha dichiarato, “ha avuto qualche dubbio” poi superato perchè – non l'ha detto ma l'ha fatto capire – l'Italia aveva bisogno di lui. E questo bisogno di lui giustifica non solo la piroetta ma anche la giravolta rispetto a quanto solennemente dichiarato qualche giorno prima, che cioè la sua esperienza governativa era finita. E non era così, ne abbiamo chiara dimostrazione sfuggita ai commentatori politici.
Tant'è. Forte è lo spirito ma la carne è debole e Palazzo Chigi ha un fascino per qualcuno, - lui che sino a i eri era un accademico di vaglia ma non sapendo cosa fosse la politica si dimostra esser fra questi -, irresistibile.
E' evidente che il grillini non potevano fare diversamente perchè andare ad elezioni sarebbe stato catastrofico e l'hanno fatto a costo di abbandonare un mare di cose caratterizzate in particolare dall'avversione quasi tossica, e ricambiata, nei confronti del PD.
E' evidente che il PD, a parte il balletto delle contorsioni interne, a cose fatte gongola. Ha dovuto ingoiare dei rospi alcuni dei quali avranno nel tempo conseguenze negative come l'abbandono del Partito di Calenda già prefigura, ma porta a casa due risultati.
Il primo è il ritorno nella stanza dei bottoni dopo aver corso il rischio di restarne lontano a lungo, a lungo, a lungo dopo il catastrofico responso delle urne che alle politiche gli aveva dato neanche un elettore su cinque.
Il secondo è la prospettiva. Il PD sa governare. Il PD sa far politica, il PD è radicato, anche se non come una volta, nella gente, il PD è largamente presente, anche dove non in maggioranza, negli Enti locali dove il M5S quasi non c'è.
Su 8092 Comuni i Sindaci grillini sono in tutto 47. Cinque i capoluoghi: Roma, Torino, Carrara, Caltanissetta, Campobasso. Uno sui 1948 inferiori a 1000 abitanti, uno sui 3735 Comuni fra 1000 e 5000.
Inevitabile il 'cannibalismo politico' con il passaggio dal PD al M5S in primis di chi 'ritorna' e poi di chi gradualmente viene 'aspirato'. Ci limitiamo a fornire solo i dati finali senza citare la fonte e per non rivelare strumento e contesto.
Ebbene il PD a primavera 2021 è dato, arrotondando tra il 27,5 e il 28,5 con aumento rispetto ad oggi a spese non solo ma soprattutto del M5S. Utile inoltre per il PD la sussistenza di un M5S ridimensionato ma anche rinnovato.
La fondatezza delle conclusioni deriva dalla previsione di permanenza della situazioni attuale senza cambiamenti o rivolgimenti. Il PD infatti ne ha tutto l'interesse mentre il M5S è irregimentato e ulteriori rimpalli non sono possibili.
E ora noi
Andiamo a vedere la situazione che ci riguarda sintetizzata nel trio totocalcistico 1 – x – 2. Indichiamo così le tre possibilità di presenza valtellinese nel Governo. Neanche una per l'x. Un sottosegretario per l'uno, due per entrambi. A chi ci riferiamo? A Del – Del, ossia a Del Barba e Della Vedova
1. Vediamolo partendo dall'x in ragione della sua semplicità: zero, niente per noi.
2. Vediamo anche qui in ragione della sua semplicità: tutti e due dentro, restando in tal caso da vedere i loro indirizzi, oggi impossibile.
3. Esaminiamo questa ipotesi. Uno dentro.
Del Barba non è che giochi in casa ma comunque ha come sponsor Renzi e poi gioca per lui l'in genere sconosciuto 'fattore k' di cui quasi nessuno ha idea di quanto conti.
Della Vedova è da tempo in pressing spesso con la Bonino. Conta sul fatto d'essere segretario nazionale di +Europa. Due difficoltà: la prima riguarda che nel futuro governo non tutti sono d'accordo a mettere a disposizione un sottosegretariato. La seconda riguarda, opinione di qualcuno, che se deve entrare entri la Bonino che però se entra entra solo come Ministro. Improbabile. In terzo luogo bisogna vedere se saranno d'accordo i grillini avendo Della Vedova una lunga serie di incarichi, compreso un sottosegretariato, con formazioni politiche diverse.
Fra i due alla roulette degli incarichi, - sono 36 i numeri + lo zero - gioca meglio Del Barba, puntando su quello zero visto che i posti, come da Governo uscente, erano e forse saranno 44, di cui 4 i viceministri
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Alberto Frizziero
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Valtellinesi nel nuovo Governo: due, uno, nessuno 30.8
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