AL CONSIGLIO EUROPEO TRATTATO DI LISBONA E CARO-PETROLIO. LA PRESIDENZA PASSA DALLA SLOVENIA ALLA FRANCIA

Si è svolta a Bruxelles dal 19 al 20 giugno la seduta del Consiglio europeo, l'ultima tenuta sotto la Presidenza slovena retta dal premier Janez Janša, che il 30 giugno passerà il testimone a Sarkozy per il semestre di Presidenza francese. I leader europei hanno focalizzato l'attenzione, in particolare, sulle questioni relative al processo di ratifica del Trattato di Lisbona e al rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari e petroliferi. Sul Trattato di Lisbona il Consiglio europeo ha approvato la proposta dell'Irlanda di ritornare sulla questione in occasione della riunione del 15 ottobre 2008 per esaminare la via da seguire. Ricordando che il Trattato di Lisbona ha l'obiettivo di aiutare l'Unione allargata ad agire in modo più efficace e più democratico, il Consiglio europeo ha preso atto che i parlamenti di 19 Stati membri hanno già ratificato il trattato, mentre il processo di ratifica prosegue negli altri paesi. Nel settore agricolo l'Unione è già intervenuta per diminuire la pressione sui prezzi dei prodotti alimentari mediante: - la vendita delle scorte d'intervento; - la riduzione delle restituzioni all'esportazione; - la soppressione dell'obbligo di ritiro dei seminativi dalla produzione per il 2008; - l'aumento delle quote latte; - la sospensione dei dazi all'importazione sui cereali. Il Consiglio ha invitato la presidenza entrante, in cooperazione con la Commissione, ad esaminare la fattibilità e l'impatto di misure intese a mitigare gli effetti degli improvvisi aumenti del prezzo del petrolio e del gas e a riferire in merito prima del Consiglio europeo di ottobre. Nei settori petrolifero e del gas, il Consiglio ha infine auspicato che il dialogo con le imprese, i paesi produttori e i paesi in via di sviluppo importatori possa essere rafforzato, al fine di assicurare una migliore risposta dell'approvvigionamento alle esigenze del mercato.

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