ARMENI, GENOCIDIO NEGATO. IL METRO NON E’ SEMPRE DI 100 CENTIMETRI

Gli Amici della Comunità Armena di Roma mi hanno inviato, come oramai fanno da anni, una delle loro “rassegne stampa” editate alla vita alla storia ed alle vicende del Genocidio Armeno. Su questo, dopo un po’ di silenzio, vorrei tornare. Voglio tornare poiché proprio gli Armeni mi hanno segnalato vari articoli tra i quali uno della Stampa, di Torino, che titolo “La Comunità Europea grazia la Turchia”. Che dice l’articolo? Che, nell’ambito della definizione del termine “genocidio”, al fine di sanzionare penalmente chi li nega, quello degli Armeni nella Turchia NON è stato considerato. Solo quello Ebraico e del Ruanda. Ecco perché la Turchia è “graziata”: dato che non ha mai voluto riconoscere il misfatto, come si può solo immaginare di ammetterla all’EU se ha compiuto un genocidio che, per di più, si rifiuta di ammettere? Sin qui la Stampa. Ora sono assai perplesso sul sanzionare penalmente il “negazionismo”. Possiamo definirci realmente liberi, quando imponiamo verità per legge? Badate che il quesito non è da nulla, poiché oggi è la volta dell’Olocausto ebraico, ad essere sostenuto per legge, ma domani potrà essere proibito negare altro A mio modesto avviso si rischia di cadere in un giustizialismo politico assai pericoloso, .. noi Italiani ne sappiamo ben qualcosa. Inoltre un conto è osannare un genocidio, altro è negarlo, altro ancora è studiarlo “fuori dal coro”. Ad esempio, mi scusino gli amici ebraici, il numero totale dei morti Ebrei, per mano germanica (ma anche di moltissimi dei loro alleati), varia, a seconda delle fonti e dei Paesi, da 4 a 6 milioni. Non è cosa da poco. Nulla toglie all’orrore ma investigare dovrebbe essere sempre possibile. Ed invece pare che solo discutere di queste cose, ad esempio in Germania, sia rischioso. Lo ripeto: non mi piace che certe cose siano sanzionate per legge. Tanto più che il caso turco dimostra come queste sanzioni siano utilizzate a fini politici. Noi processiamo allegramente (si fa per dire) criminali nazisti novantenni ma pochissimi sono gli ex Jugoslavi portati di fronte a nostri tribunali per le foibe. Con le motivazioni più speciose la nostra giustizia ha preferito sorvolare. Si sono processati non pochi Ufficiali germanici ma non mi risulta neppure un Russo. Eppure il tasso di NON ritorno, dal campi di quel paese, fu del 86% (!!) mentre quello dai campi germanici, lo posso ben dire dato che mio Padre si fece circa 22 mesi di villeggiatura in Germania, fu attorno al 6%, non dissimile da quelli USA, GB e Francia. Eppure, qualcuno si è mai preoccupato di investigare penalmente su cosa successe? Se e quando vi furono voluti comportamenti criminali, da parte dei custodi e delle autorità politiche dell’URSS ? Acqua passata, dirà qualcuno. Concordo. Ma se l’acqua è passata (come credo) per Mosca, non vedo perché non debba passare per Berlino. Ma torniamo ancora al caso turco. Da ciò che sostiene l’EU, cui – non lo nego – credo sempre meno, massacrare volutamente da 1 e mezzo a 2 milioni di persone NON è Genocidio. Attenzione: tale massacro, in parte direttamente, in parte indirettamente (facendo fuggire i superstiti) mise fine alla presenza millenaria del popolo Armeno, in quella che oggi è la Turchia. Gli Armeni infatti nell’Anatolia orientale erano a casa loro: i Turchi erano giunti secoli e secoli dopo, possiamo dire fossero gli ultimi arrivati. In parallelo, non va dimenticato, la presenza Greca, fortissima sulla coste dell’Anatolia, sovente maggioritaria (Troia, Efeso e Pergamo oggi sono in Turchia) fu annientata anch’essa. Un po’ con massacri, molto con deportazioni forzate. Basta leggere la storia della guerra Turco-Greca del 1920/22 per sapere come andarono le cose. Quindi vi fu una precisa volontà di “far pulizia etnica” delle popolazione non turche. E, mi scusino i filo-islamici ma certe cose vanno pur dette, pure della presenza cristiana in Turchia. Poiché i Curdi (islamici), al tempo NON furono perseguitati, anzi furono aizzati contro i “cristiani” Armeni, che i Curdi furono felicissimi di vessare e massacrare, spesso superando in ferocia e fanatismo gli stessi Turchi DOC. Basta leggere uno dei 1000 libri sull’argomento per conoscere tutto ciò. Quindi il massacro fu immane e voluto. Ma, secondo i nostro governanti di Bruxelles, NON fu Genocidio. Mancò, dicono loro, la “volontà genocidiaria”, A me, con tutto rispetto (se fa per dire) per Bruxelles e l’EU, mi pare una tipica soluzione all’Europea. Il fatto non si può negare, il fatto è documentato. Ma la Turchia nell’EU ha “patron” molto potenti, per cui cerchiamo di spiegare l’inspiegabile, facciamo finta che massacrare VOLUTAMENTE un milione e mezzo di innocenti, estirpandone persino il ricordo dalla loro Patria, non sia stato un genocidio. Così, dato che Ankara continuerà a negare la cosa, nessuno potrà domani sostenere che la Turchia nega un Genocidio. A mio avviso sono questi equilibrismi politici che stanno facendo perdere, nella gente della strada, la residua fiducia che l’EU e Brusselles ancora conservavano.

Nemo Canetta

La redazione segnala:

Genocidio del popolo armeno - 24 aprile 1915 - 24 aprile 2007

92° anniversario - Una tragedia che non ha parole

Alberto Rosselli, L'OLOCAUSTO ARMENO

Pagg. 96 - € 7,50

Nemo Canetta
Politica